Kuroneko To Majo No Kyoushitsu: il Manga tra magia Zodiacale e Avventura Scolastica

“Kuroneko To Majo No Kyoushitsu” (in inglese “The Black Cat and the Witch Classroom”) è un manga giapponese ideato e disegnato da Yōsuke Kaneda, autore noto per il suo approccio fresco e accessibile. Pubblicato su Magazine Pocket, sito web e app della Kodansha, dal marzo 2022, il manga ha rapidamente attirato l’attenzione di un pubblico giovane e amante delle atmosfere fantasy scolastiche. Ambientato in un mondo in cui la stregoneria è influenzata dalle sfumature zodiacali, “Kuroneko To Majo No Kyoushitsu” unisce elementi di magia, commedia e avventura con dinamiche relazionali che rispecchiano la vita studentesca, creando un mix attraente e ricco di potenziale.

Al centro della trama troviamo Spica Virgo, una ragazza con il grande sogno di diventare una strega potente, ma con un piccolo problema: non riesce a padroneggiare nessun incantesimo. La sua aspirazione di entrare nella prestigiosa Royal Diana Academy sembra sempre più lontana finché, per un colpo di fortuna o destino, Spica incontra un gatto nero parlante. Questo non è un comune felino, ma un misterioso essere dotato di vasti poteri magici. Inizia così un sodalizio interessante: Spica promette di aiutarlo a spezzare la maledizione che lo ha trasformato in un gatto, mentre lui la guiderà nel difficile percorso per risvegliare il suo potenziale magico.

La svolta sorprendente arriva già alla fine del primo capitolo, quando Spica, attraverso un rituale, riesce a scoprire che il gatto non è altri che Claude Sirius, un leggendario stregone scomparso e suo idolo personale. Questo avvenimento è carico di suspense e umorismo, ma si conclude con un episodio controverso in cui Spica è costretta a baciare l’ano del gatto per completare il rituale. Tale scelta narrativa, dal tono esplicitamente grottesco, ha suscitato qualche perplessità, apparendo a molti lettori come una sequenza priva di senso e fine a sé stessa.

Dal punto di vista dei personaggi, “Kuroneko To Majo No Kyoushitsu” presenta archetipi classici del genere. Spica è la tipica protagonista ottimista e volenterosa, benché goffa e inesperta. Questo tratto la rende simpatica al lettore, permettendogli di identificarsi facilmente nelle sue insicurezze. Dall’altra parte, Claude Sirius si rivela un personaggio complesso, che bilancia un atteggiamento di apparente cinismo con una sottile generosità e spirito di protezione nei confronti di Spica. La dinamica tra i due personaggi principali dà vita a una relazione intrigante che si sviluppa lentamente, alternando momenti comici a situazioni più profonde e intense.

Kaneda utilizza l’ambientazione scolastica per esplorare le interazioni tra gli studenti e la loro crescita personale, un espediente molto familiare nel mondo dei manga. Tuttavia, ciò che distingue “Kuroneko To Majo No Kyoushitsu” è l’uso di una magia basata sui segni zodiacali. Le abilità dei personaggi sono infatti legate alle costellazioni, con ciascun mago che sviluppa poteri peculiari in linea con le caratteristiche astrologiche del proprio segno. Questa scelta permette a Kaneda di esplorare un universo magico coerente, dove ogni incantesimo è influenzato da forze cosmiche specifiche, offrendo uno spunto di originalità che risulta affascinante per gli amanti della magia e dell’astrologia.

La storia procede con un ritmo altalenante. Inizialmente, la narrazione si concentra sui piccoli problemi quotidiani della vita scolastica di Spica e sull’apprendimento della stregoneria. Tuttavia, l’atmosfera si fa più cupa quando appare un gruppo di cultisti legato alla tredicesima costellazione, Ofiuco. Questi antagonisti, corrotti dalla sete di potere, portano una minaccia concreta alla scuola e danno il via a scontri magici spettacolari, rendendo la trama più movimentata e coinvolgente. I combattimenti, rappresentati con dovizia di particolari, esaltano l’abilità di Kaneda nel disegno e contribuiscono a mantenere alta la tensione nei momenti cruciali della storia.

L’aspetto grafico del manga è un altro punto di forza di “Kuroneko To Majo No Kyoushitsu”. Kaneda mostra una cura minuziosa nei dettagli degli sfondi e nella caratterizzazione fisica dei personaggi, i cui tratti risultano armoniosi e in linea con i canoni estetici tipici del genere. L’approccio visivo dell’autore, benché in linea con le tendenze stilistiche attuali, riesce a comunicare efficacemente le emozioni dei personaggi e a dare profondità al mondo magico che ha creato.

Nonostante alcuni momenti più leggeri e battute inserite per alleggerire l’atmosfera, l’umorismo di Kaneda non sempre raggiunge il livello desiderato, risultando talvolta superfluo e poco incisivo. Questo aspetto potrebbe essere visto come un’occasione mancata per bilanciare il tono complessivo dell’opera, introducendo un elemento di comicità più autentica e funzionale alla narrazione.

In conclusione, “Kuroneko To Majo No Kyoushitsu” di Yōsuke Kaneda è un manga che, pur non distinguendosi in modo innovativo, riesce a catturare l’attenzione grazie a un’atmosfera scolastica ricca di magia e relazioni complesse tra i personaggi. La storia alterna momenti di calma a episodi di grande intensità, mantenendo un ritmo che sa coinvolgere il lettore e stimolare la sua curiosità. La combinazione di magia zodiacale, dinamiche scolastiche e un mistero da risolvere rende questo manga potenzialmente adatto a un adattamento anime, una possibilità che dipenderà dall’interesse del pubblico e dal supporto dei produttori.

 

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Kuroneko To Majo No Kyoushitsu: prime impressioni

Scritto da MarcoF  

 

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