Twitch ha un nuovo concorrente di nome Kick.com: una competizione che ha recentemente iniziato ad imperversare sulla rete, con milioni di dollari in palio per attirare streamer e follower. Mentre abbiamo molte informazioni sulla piattaforma di Amazon, non ancora molto chiaro chi siano gli investitori reali di Kick, ma si ipotizza che il suo successo sia sostenuto da finanziamenti provenienti dall’industria del gioco d’azzardo offshore. Questa teoria è corroborata dal fatto che molti dei più popolari streamer su questa nuova piattaforma, che è online in versione beta dal dicembre 2022, trascorrono il loro tempo a giocare nei casinò digitali con puntate in criptovalute di uno dei finanziatori del sito più che sugli ultimi videogiochi per PS5.
Il business dello streaming è molto particolare: su Twitch si basa su donazioni libere degli spettatori e dei follower ai propri streamer preferiti, che vengono ricompensati semplicemente con emoji personalizzate e un ringraziamento, senza ricevere nulla di più in cambio. Dalle donazioni, che avvengono in milioni di transazioni quotidiane, Twitch incassa una percentuale che oscilla tra il 50% e il 30%, a seconda dei casi. Twitch guadagna anche dalla pubblicità che appare sempre più spesso durante i video, cosa che può causare frustrazione agli spettatori. Nel 2022, questo business ha generato ricavi per 2,8 miliardi di dollari. Microsoft aveva provato a sfidare Twitch, puntando sull’integrazione con le console Xbox e su importanti acquisizioni per rendere popolare la sua piattaforma Mixer, ma è durata meno di quattro anni. Nel 2020 è comparso Trovo Live, la risposta del colosso cinese Tencent, che tuttavia non è mai riuscito a attecchire tra i giocatori e i loro seguaci. Poi ci sono Facebook e YouTube Live, che si basano su sistemi di monetizzazione consolidati.
L’interfaccia di Kick non è molto diversa da quella di Twitch: sulla homepage ci sono gli streamer più popolari in diretta in quel momento, mentre in basso ci sono le categorie con il maggior numero di spettatori. Ma a differenza di Twitch, Kick prende solo il 5% delle donazioni come guadagno. Inoltre, non è necessario raggiungere requisiti elevati per iniziare a guadagnare denaro; gli streamer possono offrire fin da subito ai loro spettatori la possibilità di iscriversi al canale, versando un abbonamento mensile di almeno 5 euro. Nonostante il sito sia ancora relativamente giovane, ci sono molte trasmissioni con migliaia di utenti connessi contemporaneamente.
Si è iniziato a parlare di Kick solo in questi giorni, dopo che la piattaforma ha avviato una campagna di acquisizioni aggressiva, contrattando esclusività multimilionarie e “rubando” alcuni iconici streamer da Twitch, come xQc, alias Félix Lengyel, che conta 11,8 milioni di follower: secondo il New York Times, l’accordo vale 70 milioni di dollari per un periodo di 24 mesi, con possibilità di rinnovo. Allo stesso modo, la famosa streamer Amourath, che ha guadagnato 27 milioni di dollari, ha annunciato di aver stretto un accordo simile. Le ingenti somme di denaro confermano l’ipotesi che dietro Kick.com si nasconda un’altra nota piattaforma di gioco d’azzardo, Stake.com, un’azienda che offre casinò online offshore, quindi non regolamentati, con puntate in criptovalute. Kick è stato creato da Easygo Entertainment Pty Ltd, un’azienda australiana in parte di proprietà di Ashwood Holdings Pty Ltd, che appartiene interamente al fondatore di Stake.com, Ed Craven. Non sorprende quindi che oggi Kick abbia più utenti che guardano persone che fanno scommesse nei casinò e alle slot machine rispetto a chi guarda Call of Duty o ammiri game girl. La battaglia dello streaming è appena iniziata!
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