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Chi è Ken Loach?

Ken Loach è uno dei più celebri registi indipendenti d’Inghilterra. Nei suoi film, che non si piegano mai ai dettami Hollywoodiani, vi sono caratteristiche ricorrenti che fanno della sua produzione in qualcosa di unico e immediatamente riconoscibile. Il regista,nato il 17 giugno 1936 a Nuneaton in Inghilterra, è uno dei più influenti registi indipendenti di nazionalità britannica. Nonostante i suoi molti successi, infatti, Loach si è sempre rifiutato di produrre film per Hollywood.

Nato e cresciuto nella regione del Warwickshire, in una famiglia operaia, Loach studia legge al St. Peter College a Oxford. Durante gli anni dell’università scopre il teatro, prima come attore, poi anche come regista, nella compagnia studentesca Oxford Revue. Dopo la laurea continua a dedicarsi al teatro a Birmingham, ma all’inizio degli anni Sessanta viene attratto dalla televisione. La BBC aveva appena creato il suo secondo canale, più aperto e sperimentale e Loach si specializza nella realizzazione di docu-dramas, film in parte documentari e in parte drammatizzati che spesso sollevavano accese polemiche.

Il successo planetario e il contributo alla lotta per i diritti umani Nel 1966 il successo del suo impressionante documentario “Cathy Come Home” porta addirittura a una riforma della legge sui senza fissa dimora. Verso la fine degli anni Sessanta, Loach si sente pronto per passare alla regia cinematografica. Il suo primo film è “Poor Cow” (1967), una tragica storia d’amore del sottoproletario. Nel 1969 realizza “Kes”, la storia di un ragazzo povero e del suo falco raccontata con un realismo misto a toni lirici che diventa quasi un suo marchio di fabbrica. Il film passa completamente inosservato, ma attualmente è considerato uno dei migliori prodotti del cinema inglese degli anni Sessanta.

Negli anni Settanta e Ottanta, Ken Loach lavora molto sia al cinema che in TV, ma i suoi lungometraggi sono mal distribuiti e quasi sempre ignorati. I suoi documentari televisivi sono spesso rifiutati dai committenti o censurati dalle reti televisive. E’ il caso di “A Question of Leadership”, contro il governo Thatcher del 1981 o “Which Side Are You On?” (1984) a supporto dei minatori inglesi in sciopero. A partire dagli anni Novanta, il rigore e la costanza di Loach sono premiati da una maggior attenzione da parte della critica e del pubblico.

Il suo “L’agenda nascosta” (1990) basato su oscure vicende di repressione in Irlanda del Nord, vince il Premio della giuria al Festival di Cannes. Negli anni il regista gira altri lavori che ricevono un’ottima accoglienza da parte del pubblico come “Riff-Raff” (1991) e “Piovono pietre” (1993) intensi ritratti del proletariato inglese. “Terra e libertà” (1995) pluripremiata ricostruzione degli scontri fra stalinisti e anarchici durante la Guerra di Spagna, e “La canzone di Carla” (1996) una descrizione della tragica condizione dei profughi del Nicaragua.

Molto amati anche “Bread and Roses” (2000), “Paul, Mick e gli atri” (2001) e “Un bacio appassionato” (2004). Nel 2005 Loach realizza un episodio per il film collettivo “Tickets”, insieme all’italiano Ermanno Olmi e all’iraniano Abbas Kiarostami. Nel 2006 con “Il vento che accarezza l’erba”, un ambizioso affresco della guerra di indipendenza irlandese, vince la Palma d’Oro al Festival di Cannes. Nel 2007 si cimenta con il tema dell’immigrazione clandestina con “In questo mondo libero”, per poi passare a “Il mio amico Eric” (2009) che racconta la vita di un impiegato delle poste con toni tra il drammatico e la commedia. Nel 2010 gira “L’altra verità”. Due anni dopo dirige “La parte degli angeli”: quattro amici decidono improvvisamente di cambiare vita, ma per farlo dovranno dar vita ad un colpo bizzarro. Nel 2013 Ken Loach ritorna al genere del documentario, declinandolo in favore delle correnti socialiste inglesi, nella pellicola “The Spirit of ‘45” sul dopoguerra in Gran Bretagna e sugli esiti di un governo laburista. Nel 2014 riceve l’Orso d’oro alla carriera al Festival internazionale del cinema di Berlino.

Negli ultimi 15 anni, Loach è stato molto attivo anche come organizzatore politico, intervenendo instancabilmente nel dibattito internazionale (famose alcune sue prese di posizione contro la guerra in Iraq e contro il coinvolgimento di truppe europee in Afghanistan). Loach è un fervente sostenitore di Respect, un movimento politico che critica da sinistra il New Labour di Tony Blair. Ha preso una dura posizione contro ogni tipo di censura in campo artistico ed ha rifiutato di ricevere l’Ordine dell’Impero Britannico, un’importante onorificenza concessa dal governo agli artisti britannici.

Satyr GPT

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