Nasce il 4 aprile 1963 a Tokyo, ma vive a Chiba fin dall’infanzia, trascorrendo una giovinezza sregolata ed eccessiva. Pluribocciato a scuola, dopo l’ennesimo anno perso decide di abbandonare gli studi e la vita in famiglia. Per mantenersi si adopera in molteplici lavori saltuari: cuoce hamburger in un fast-food, serve cocktail in un pub, fa l’operaio in un cantiere edile e l’addetto alla security a Tokyo Disneyland. Diciassettenne torna sui propri passi e dai propri genitori i quali, a seguito delle infinite insistenze del giovane acconsentono a iscriverlo e mantenerlo alla Scuola d’Arti Grafiche di Tokyo. Coltivando già da tempo l’idea di diventare mangaka coglie la sua prima occasione di entrare nel mondo del fumetto rispondendo ad un annuncio di Dirty Matsumoto, diventandone l’assistente. La collaborazione con il fumettista si protrae per oltre due anni e, una volta diplomatisi, il nostro Hagie decide di impegnarsi seriamente per imparare tutto nella difficile arte di fare fumetti. Ma il fato vuole che un altro ben più noto Matsumoto, lo accolga sotto la sua capace guida. Hagie entra a far parte dello staff di un Izumi Matsumoto già all’apice del successo, per il quale lavorerà durante gli ultimi due anni di composizione di Kimagure Orange Road.Si tratta di un periodo durissimo, di lavoro serrato, che regala al promettente giovane invidiabili basi tecniche, rese ancora più solide dal sincero rapporto d’amicizia che lo lega al mangaka suo maestro. Sui “banchi di scuola” di Izumi, Hagie conosce e simpatizza anche con alcuni giovani che lo affiancheranno nella carriera professionale, tra cui l’estroso Takeshi Okazaki noto anche in Italia per il suo ELEMENTALORS.
Nonostante l’impegno richiestogli in quegli anni, sul finire del suo apprendistato il nostro Hagie si dedica nei ritagli di tempo alla sua prima breve storia, che ne segnerà il debutto artistico. Nel 1987 lo speciale estivo Shoen Jump accoglie difatti Binetsu Ruhjyo (Febbre leggera per un rossetto), una graziosa e moderna storia d’amore fra il diciassettenne Tatsuro e la bella Yoriko più grande di due anni. I due giovani, pur non avendo legami di sangue, sono cresciuti insieme come fratello e sorella, maturando tuttavia nel tempo un profondo amore. Questo piccolo capolavoro di 31 pagine, oltre a mostrare una marcata influenza derivata da Orange Road, esemplifica ed anticipa quello che costituirà il tema centrale di tutto il lavoro di Hagiwara, ovvero la complessità e l’ambiguità dei sentimenti umani, determinati e regolati da leggi tanto inspiegabili quanto naturali. Tatsuro e Yoriko ci ricordano tanto Rusie e Yoko con il loro rapporto composito fatto di fraternità, amicizia, amore materno e passionale. La dualità insita in ciascuno, le metamorfosi, la poliedricità dei sentimenti, il ribaltarsi delle situazioni e delle verità date per certe…. Un universo magico di mediate indagini psicologiche si interseca e si scioglie con l’epicità e il frastuono che accompagna le storie del nostro autore. Ma a una figura come quella di Hagiwara, fatta di “presunzione”, artistica e creativa, le commedie d’amore non possono che andare strette. conclusosi felicemente l’impegno con il maestro Izumi Matsumoto, il Nostro accende le micce dei suoi fuochi d’artificio, facendo esplodere, sul finire dello stesso anno di Binetsu Ruhjyo, Wizard!!, prologo e prova di ciò che prenderà il più azzeccato titolo di BASTARD!!.
Nell’inverno dell’anno seguente è la volta di Virgin Tyrant, la seconda e autoconclusiva storia sentimentale, nuovamente incentrato su due giovanissimi protagonisti che faticheranno non poco a trovarsi e a rivelare i loro sentimenti più intimi. Nel ’92, ormai consacrato dal pubblico e dalla critica come nuovo dio del pantheon fumettistico, Hagiwara si dedica a Bauken Campus Guardress (La guardiana dell’Università Esplosiva), un progetto multimediale che lo vede impegnato, oltre che come mangaka, anche alla realizzazione dell’animazione. In occasione del decimo anniversario del suo debutto, nessun festeggiamento sarebbe stato più appropriato del riproporre l’opera che ha segnato un intero decennio: se AKIRA è la pietra di paragone degli anni ottanta, BASTARD!! lo è dei novanta. In questo fumetto riassaporerete lo sfacciato anticonformismo e la genialità esasperata del manga che ha cresciuto un’intera generazione di lettori e fumettisti. E se l’opera detiene mille primati l’artefice non è da meno: Kazushi Hagiwara è stato il primo (e l’unico?) fumettista in grado di piegare al proprio volere la casa editrice Shueisha, famosa per la sua vincente politica di spietatezza commerciale. Dopo un braccio di ferro durato mesi, Hagiwara è infatti riuscito a reimpostare in maniera radicale i propri ritmi di lavoro, più interessato alla buona riuscita della propria produzione e alla propria integrità di artista che non alle aride logiche di mercato, a cui i più devono sottostare. Kazushi Hagiwara ribelle come Dark Schneider, creatore e creatura si confondono in un gioco di luci ed ombre tanto spettacolare quanto originale.
GIANLUCA BEVERE , Planet Manga