I kaiju sono mostri giganti che hanno origine nella cultura giapponese e che sono diventati famosi in tutto il mondo grazie ai film di fantascienza nipponici. Il termine kaiju significa “strana bestia” e si riferisce a creature mostruose che minacciano l’umanità con la loro forza e il loro potere distruttivo. I kaiju sono spesso ispirati a animali preistorici, mitologici o mutanti, e sono influenzati dal contesto storico e sociale del Giappone, in particolare dall’era atomica.
Il primo kaiju cinematografico è Godzilla, il re dei mostri, che appare per la prima volta nel film omonimo del 1954 della Toho. Godzilla è un dinosauro risvegliato dalle radiazioni nucleari che attacca Tokyo con il suo alito atomico. Il film è una metafora delle conseguenze della bomba atomica e del trauma subito dal Giappone nella seconda guerra mondiale. Godzilla diventa presto un’icona della cultura popolare e il protagonista di numerosi sequel e crossover con altri kaiju, come Mothra, Rodan, King Ghidorah e King Kong.
I film di kaiju sono spesso classificati come kaiju eiga, ovvero “film di mostri giganti”, che sono un sottogenere della fantascienza giapponese. I kaiju eiga si caratterizzano per l’uso di effetti speciali basati sulle tecniche del tokusatsu, ovvero “effetti speciali”, che consistono nell’uso di modellini, marionette, costumi e animatronica. I kaiju sono interpretati da attori in costume che si muovono in scenari in miniatura che rappresentano le città o i paesaggi distrutti dai mostri. Questo stile visivo ha un fascino retrò e artigianale che contribuisce al successo dei film di kaiju.
I kaiju non sono solo mostri da combattere o da temere, ma anche personaggi con una propria personalità, motivazioni e sentimenti.
Alcuni kaiju sono eroici o simpatici, come Gamera, la tartaruga volante che protegge i bambini, o Daimajin, lo spirito della statua di pietra che si vendica degli oppressori. Altri kaiju sono ambigui o tragici, come Biollante, la pianta mutante che cerca di comunicare con gli umani, o Hedorah, lo smog vivente che simboleggia l’inquinamento ambientale.
I kaiju hanno influenzato anche altre forme di media, come i manga, gli anime, i videogiochi e i romanzi.
Tra le opere più note ci sono Kaiju No. 8, un manga di Naoya Matsumoto che racconta la storia di un uomo che si trasforma in un kaiju; Neon Genesis Evangelion, un anime di Hideaki Anno che presenta dei robot giganti che combattono contro degli angeli; Pacific Rim, un film di Guillermo del Toro che omaggia i film di kaiju e mecha; e Godzilla vs Kong, il film più recente del MonsterVerse che vede lo scontro tra i due mostri più famosi.
I kaiju sono quindi delle creature affascinanti e complesse che rappresentano le paure, le speranze e i sogni dell’umanità. Sono il frutto della fantasia e della creatività giapponese che ha saputo creare dei mostri memorabili e originali. I kaiju sono le strane bestie che hanno conquistato il cinema e la fantascienza.