John Williams, il leggendario maestro delle colonne sonore, ha smentito le voci sul suo ritiro dal mondo del cinema. Il compositore novantunenne, vincitore di 5 Oscar e di numerosi altri premi, ha dichiarato di essere ancora aperto a nuove sfide e opportunità.
In un’intervista al quotidiano britannico The Times, Williams ha confidato che non ha intenzione di chiudere definitivamente la sua carriera cinematografica, che conta oltre 160 film tra cui capolavori come Guerre stellari, Indiana Jones, E.T., Jurassic Park e Schindler’s List. Il musicista, che ha collaborato con alcuni dei più grandi registi della storia, tra cui Steven Spielberg, George Lucas, Alfred Hitchcock e Robert Altman ha affermato:
“Se arrivasse un film interessante, con un programma gestibile, non lo escluderei. Tutto è possibile. Tutto è davanti a noi. Solo le nostre limitazioni ci trattengono. O, per dirla più semplicemente: mi piace mantenere una mente aperta”.
Williams ha anche espresso il suo desiderio di dedicarsi maggiormente alla musica classica, un genere che ha sempre amato e praticato fin da giovane. Tra le sue opere da concerto, spiccano il Concerto per violino, il Concerto per tuba, il Concerto per tromba, il Concerto per flauto, il Concerto per clarinetto, il Concerto per arpa e il Concerto per violoncello, quest’ultimo scritto appositamente per il virtuoso Yo-Yo Ma. Nonostante il suo impegno nella composizione personale, Williams non ha rinunciato a dirigere le più prestigiose orchestre del mondo, come la Boston Symphony Orchestra, la New York Philharmonic, la Chicago Symphony e la Los Angeles Philharmonic. Per il 2024, il suo calendario è già ricco di appuntamenti: a gennaio dirigerà il suo Secondo Concerto per Violino con la Philharmonic Orchestra di Londra, a settembre sarà a Tokyo con la Saito Kinen Orchestra e a novembre a Vienna con la Wiener Philharmoniker. Inoltre, ha già accettato l’invito a dirigere a Berlino nel 2025.
Nel corso dell’intervista, Williams ha anche riflettuto sul rapporto tra la musica da film e la musica classica, due mondi che spesso sono stati considerati in contrapposizione. Williams ha raccontato che in passato ha dovuto affrontare il pregiudizio di alcuni critici e musicisti che ritenevano la musica da film inferiore o meno artistica rispetto alla musica classica. Williams, che ha sempre cercato di unire le due tradizioni musicali, attingendo sia alla musica classica europea che alla musica americana, dal jazz al musical, ha aggiunto:
“Trenta o quarant’anni fa, quando portavo un programma di musica da film in una delle nostre grandi orchestre, poteva esserci un certo disprezzo. Lo capivo; capisco il valore delle cose fatte nel mondo commerciale e il loro posto nel mondo dell’arte. Ma ora le cose sono diverse. Mi piacerebbe tornare tra 50 anni e vedere come il cinema sta contribuendo allo sviluppo della nuova musica, perché credo che i giovani compositori vorranno lavorare in entrambi i campi”.
John Williams è considerato uno dei più grandi e influenti compositori di tutti i tempi, non solo per il cinema, ma anche per la cultura e la società. Le sue musiche hanno emozionato e ispirato generazioni di spettatori e ascoltatori, entrando a far parte dell’immaginario collettivo. In una carriera che si estende per oltre sei decenni, John Williams è diventato uno dei compositori americani più realizzati e di successo per il cinema e il palcoscenico. Ha composto la musica per oltre cento film, tra cui tutti e nove i film di Star Wars, i primi tre film di Harry Potter, La Lista di Schindler, E.T. l’Extraterrestre, Lo Squalo, Jurassic Park, Salvate il Soldato Ryan, Lincoln, Incontri Ravvicinati del Terzo Tipo, Superman e la serie di film di Indiana Jones. Ha ricevuto cinque premi Oscar e cinquantatré nomination agli Oscar, sette British Academy Awards, venticinque Grammy, quattro Golden Globe e cinque Emmy. Altre sue onoreficenze includono i Kennedy Center Honors, la National Medal of Arts, un KBE onorario conferito da Queen Elizabeth II, il Life Achievement Award dall’American Film Institute, il Princess of Asturias Award for the Arts in Spagna e la Gold Medal dalla prestigiosa Royal Philharmonic Society nel Regno Unito.
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