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Le ispirazioni Musicali di John Williams in Star Wars (e non solo!): un Omaggio o un plagio?

Nel vasto universo di Star Wars, dove galassie lontane lontane e battaglie epiche si intrecciano, la musica gioca un ruolo fondamentale nel creare un’atmosfera unica e coinvolgente. Tuttavia, dietro le potenti composizioni di John Williams, che hanno accompagnato la saga fin dai suoi albori, si nascondono influenze sorprendenti e, in alcuni casi, anche delle polemiche riguardo il plagio. Ma la questione è più complessa di quanto sembri: siamo davvero di fronte a furti musicali, o piuttosto a un omaggio alla grande tradizione musicale classica?

John Williams, uno dei compositori più celebrati della storia del cinema, ha spesso dichiarato di essersi ispirato a grandi opere sinfoniche e operistiche, tra cui quelle di Puccini, Wagner e Stravinsky, e la sua colonna sonora per Star Wars non fa eccezione. In effetti, alcuni dei temi che hanno reso celebre la saga sembrano quasi risuonare con echi di altre opere, alcune delle quali si possono direttamente ricollegare alla musica classica.

Una delle influenze più evidenti riguarda il maestro Giacomo Puccini, in particolare l’Intermezzo dalla Manon Lescaut. Ascoltando l’opera del compositore toscano, si può notare una sorprendente somiglianza con una delle melodie più iconiche della saga di Star Wars, quella che accompagna il destino di Luke Skywalker e della sua famiglia. Il motivo “do, sol, fa, mi, re, do, sol…” che appare nell’Intermezzo di Puccini trova un’eco quasi identica nel tema musicale di Williams, tanto che molti appassionati e studiosi hanno notato la somiglianza. Lo stesso Williams ha ammesso di aver preso ispirazione dalla musica operistica e sinfonica, come quella di Puccini e Wagner, e di aver utilizzato queste influenze per creare un suono epico e universale.

Ma non è solo Puccini a trovare una sua eco in Star Wars. La leggendaria Parata degli Ewoks che sembrerebbe essere molto influenzata dall’Amore delle tre melarance di Prokof’ev, o almeno questa è l’opinione di molti studiosi della musica.

Un’altra connessione interessante è quella con Kings Row, una composizione di Erich Wolfgang Korngold, che sembra aver ispirato la celebre fanfara di ottoni del tema principale della saga. Qui, Williams sembra voler stabilire un legame tra il cinema d’avventura contemporaneo e le sonorità grandiose delle colonne sonore classiche, utilizzando una struttura musicale che richiama proprio le composizioni di Korngold, un maestro del cinema classico.

Anche compositori come Igor Stravinsky e Gustav Holst hanno lasciato il loro segno nel lavoro di Williams. Se ascoltiamo attentamente la colonna sonora di Star Wars, possiamo notare influenze di La Sagra della Primavera di Stravinsky, un’opera che evoca il caos primordiale, un tema che si adatta perfettamente ai paesaggi selvaggi e desertici di Tatooine, il pianeta natale di Luke. Inoltre, il Concerto per violino in Re maggiore di Tchaikovsky sembra riecheggiare nel tema che accompagna il romantico incontro tra Han Solo e Leia Organa.

Anche in altri episodi della saga possiamo identificare tracce musicali che rimandano ad opere famose: The Battle of Yavin è stata paragonata a The Planets di Holst, un’opera che esplora le caratteristiche dei pianeti del nostro sistema solare, mentre Duel of the Fates si dice abbia una sorprendente somiglianza con il 3° movimento della Sinfonia dal Nuovo Mondo di Dvořák.

E non è finita qui: la famosa opening di Star Wars, con la sua imponente fanfara, ricorda le note della colonna sonora di Delitti senza castigo di Korngold, una rivelazione che, purtroppo, non è sfuggita alla critica.

Le somiglianze non si fermano a Star Wars: anche in altre celebri composizioni, come quella di Lo Squalo, Williams ha dimostrato di essere stato influenzato dalla musica classica. La colonna sonora del film, vincitrice di un Oscar, è stata paragonata alla Sinfonia n°9 di Antonín Dvořák, un altro dei grandi compositori che Williams ha preso come riferimento.

Eppure, c’è chi sostiene che queste somiglianze non siano tanto frutto di un plagio intenzionale, quanto piuttosto un tributo ai grandi maestri della musica. Dopotutto, la musica classica è un universo di temi, melodie e motivi che si intersecano e si sovrappongono continuamente. Non è raro che un compositore prenda spunto da un’opera precedente, reinterpretandola e adattandola al proprio stile. In questo senso, non è sbagliato considerare le influenze di Williams come una sorta di omaggio a quei giganti della musica che hanno gettato le basi per la musica cinematografica.

Quindi, la domanda che sorge spontanea è: si può parlare davvero di plagio, o piuttosto di una contaminazione creativa, che rende la musica di Star Wars ancora più affascinante e ricca di significati? Le somiglianze tra le composizioni di Williams e quelle dei grandi classici sono evidenti, ma piuttosto che accusarlo di furto, forse dovremmo vedere in queste affinità un riconoscimento del genio di chi ha ispirato la sua musica. La musica, dopo tutto, è un linguaggio universale che supera i confini temporali e spaziali, e Star Wars, con le sue radici profonde nella musica classica, ne è la prova vivente.

Maria Merola

Maria Merola

Laureata in Beni Culturali, lavora nel campo del marketing e degli eventi. Ama Star Wars, il cosplay e tutto ciò che riguarda il mondo del fantastico, come rifugio dalla realtà quotidiana. In particolare è l'autrice del blog "La Terra in Mezzo" dedicato ai miti e alle leggende del suo Molise.

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