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Cosa vuol dire “Isekai”? Avventure tra mondi fantastici e quest straordinarie

L’isekai (異世界), tradotto letteralmente come “mondo differente”, è un sottogenere di light novel, manga e anime che ha conquistato un enorme pubblico globale negli ultimi decenni. La premessa di base di un’opera isekai è semplice ma intrigante: un personaggio, spesso un individuo comune, viene trasportato, evocato, reincarnato o intrappolato in un universo parallelo. Questo nuovo mondo, di solito fantastico, può essere conosciuto dal protagonista, ad esempio sotto forma di videogioco o libro, ma in alcune opere è completamente sconosciuto, creando un effetto di sorpresa e scoperta per il personaggio (e, di conseguenza, anche per il lettore o spettatore).

Ciò che rende il genere isekai particolarmente affascinante è la sua capacità di mescolare la quotidianità con l’eccezionalità. Molti protagonisti di questi racconti sono persone normali, magari NEET (Not in Education, Employment, or Training), hikikomori o semplici giocatori di videogiochi, che si ritrovano improvvisamente in mondi pieni di magia, creature mitiche e pericoli soprannaturali. Questi protagonisti sono spesso dotati di abilità speciali che non possiedono nel loro mondo originale. In alcuni casi, come nel popolare Sword Art Online, i protagonisti si trovano intrappolati in mondi virtuali, mentre in altri, come in Log Horizon, il mondo virtuale diventa realtà, creando un legame ancora più forte tra il protagonista e il nuovo universo in cui si trova.

Un aspetto distintivo dell’isekai è la varietà di approcci narrativi che esso può adottare. Alcuni protagonisti, come nel caso di Saga of Tanya the Evil, mantengono i ricordi della loro vita precedente e si adattano rapidamente al nuovo mondo, sfruttando le conoscenze acquisite. Altri, invece, come in Hai to Gensō no Grimgar, dimenticano completamente il loro passato, trovandosi a ricostruire la loro identità mentre affrontano le sfide del nuovo mondo.

Le opere isekai non sono limitate a mondi fantasy, ma possono esplorare qualsiasi tipo di universo parallelo, compresi scenari storici o distopici. Prendiamo, ad esempio, Inuyasha di Rumiko Takahashi, in cui la protagonista Kagome viene catapultata nell’antico Giappone, dove magia, demoni e miti si intrecciano con la storia reale. Oppure Magic Knight Rayearth, dove le protagoniste vengono trasportate in un mondo fantastico sostenuto dalla forza di volontà di un popolo, dando vita a una storia che mescola avventura e temi profondi.

Ma cosa rende l’isekai così popolare e perché continua a crescere in popolarità? La risposta risiede nell’immediatezza e nella curiosità che questo genere evoca. Chi non ha mai desiderato fuggire dalla routine quotidiana e intraprendere una nuova vita in un mondo straordinario, magari diventando un eroe o acquisendo poteri straordinari? Questo è l’aspetto che affascina la maggior parte dei fan dell’isekai: la possibilità di evadere in un mondo dove i limiti sono diversi, dove i protagonisti possono avere successo o fallire, ma sempre imparando e crescendo in un modo che nel nostro mondo reale non è sempre possibile.

Tuttavia, come ogni genere, l’isekai ha anche i suoi difetti. La vasta popolarità ha portato alla produzione di un gran numero di opere, alcune delle quali sono state considerate di bassa qualità, ripetitive o troppo stereotipate. Alcuni titoli, purtroppo, non riescono a sfruttare appieno le potenzialità del genere e finiscono per cadere nella trappola della banalità. Non è raro che ci si imbatta in opere che sembrano seguire la stessa formula di base, con protagonisti che acquisiscono poteri esagerati o vengono portati in mondi che non sono mai veramente esplorati in modo significativo.

Tra le opere più apprezzate e di successo, tuttavia, ci sono titoli che si distinguono per la loro qualità. Mushoku Tensei: Jobless Reincarnation, ad esempio, è una delle serie più amate dai fan, grazie alla sua profonda caratterizzazione dei personaggi e alla sua capacità di esplorare tematiche complesse come il riscatto e la crescita personale. Un altro titolo che ha conquistato molti è Re:Zero – Starting Life in Another World, in cui il protagonista Subaru Natsuki è costretto a rivivere continuamente la sua morte, cercando di cambiare il corso degli eventi e salvare i suoi compagni.

Anche se il genere isekai è indubbiamente affascinante, alcuni dei suoi tratti più iconici sono diventati oggetto di ironia e parodia. Un esempio su tutti è “Truck-kun”, il mitico camion che, in molte storie isekai, è responsabile del trasporto del protagonista nel nuovo mondo, spesso in modo tragicomico. Questo personaggio “inanimato” è ormai diventato un meme ricorrente tra i fan del genere, simbolo di quanto l’isekai possa essere autoironico e consapevole della sua stessa struttura narrativa.

Inoltre, l’isekai ha recentemente visto l’emergere di una sottocategoria chiamata otome isekai, che si rivolge principalmente a un pubblico femminile. In queste storie, la protagonista si ritrova in un mondo fantasy, ma con un focus sulle relazioni romantiche e sull’interazione con altri personaggi maschili, spesso all’interno di contesti simili a quelli dei giochi otome, dove la protagonista è chiamata a fare delle scelte che influenzano la trama. Un esempio di questo sottogenere che ha ottenuto un grande successo è My Next Life as a Villainess.

Infine, per gli appassionati di manga isekai, ci sono numerose serie che non possono mancare nella propria collezione. Re:Zero è senza dubbio un classico moderno, ma anche titoli come Inuyasha, Dosei Mansion e Il principe Norman (una delle prime opere isekai datate 1968) meritano di essere letti per comprendere l’evoluzione del genere. L’isekai è un genere che ha saputo evolversi e adattarsi ai gusti di un pubblico sempre più vasto, attraversando generazioni e mezzi di comunicazione. Nonostante le sue sfide, l’isekai rimane una forma di narrazione che, con la giusta combinazione di creatività e approfondimento, continua a offrire storie che sanno appassionare e stupire.

Redazione

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