Oggi vogliamo parlavi del grande Isaac Asimov, il più famoso scrittore di fantascienza di tutti i tempi, in occasione della ricorrenza della sua scomparsa avvenuta il 6 aprile 1992. Isaac Asimov è l’emblema dello scienziato che si dedica alla letteratura, riuscendoci senza troppo tergiversare. Una scrittura appassionata mescolata a un rigore scientifico e maniacale, che ovviamente deriva dalla sua vita di biochimico amante di grandi storie. La passione per la lettura lo travolge sin da infante, quando leggeva le riviste che arrivavano nel negozio di giornali che gestivano i suoi genitori. Studia come chimico e ben presto ottiene importanti risultati scientifici, ma senza tralasciare la sua passione per la scrittura, inviando i primi racconti, che diventeranno romanzi e i libri di successo che tutti oggi conosciamo.
Asimov, nato in Russia nel 1920 da famiglia ebraica, naturalizzato statunitense, contribuì in modo sostanziale a nobilitare il romanzo di fantascienza, tradizionalmente attribuito alla narrativa di consumo elevandolo al concetto di “letteratura”. Laureato in Chimica, ha unito la sua passione per la scienza a quella per lo storytelling, divenendo uno degli autori cardine dell’Epoca d’oro del genere. Da Io, Robot al Ciclo delle Fondazioni, da I mondi di Asimov alla letteratura per ragazzi, Asimov ha scritto racconti e romanzi oggi ancora saldi nell’immaginario collettivo.A lui dobbiamo le tre leggi della robotica, ancora oggi fondamentali per gli studi sull’intelligenza artificiale.
Dal 1960 al 1970 abbandonerà totalmente – ma momentaneamente – la narrativa e la fantascienza per dedicarsi alla stesura di volumi di divulgazione scientifica, ed è in questo frangente che farà alcune tra le sue più grandi pubblicazioni divulgative come Guide alla Scienza per l’Uomo Intelligente in cui fa dei veri e propri compendi scientifici facilmente accessibili a tutti. Non si contano i premi che ottiene, dai “più banali” come i quattordici dottorati ad honorem da varie Università di tutto il mondo al premio Hugo – vinto in più occasioni –; dal premio Nebula alla nomina di un cratere su Marte in suo onore.
Il 6 aprile 1992 sopraggiunge la morte a spazzare via una delle esistenze più affascinanti del panorama americano del tempo. Solamente molti anni dopo, grazie alla biografia inedita della sua seconda moglie, si scoprirà che aveva contratto l’AIDS in ospedale.