Le demoni attaccano senza tregua Sango e Miroku, mentre Menoumaru si scontra con InuYasha e Kagome per sottrarre al nostro eroe la spada Tessaiga. Il mezzo demone viene ferito gravemente e mentre è incosciente Kagome viene rapita. Gli amici si ritrovano così deboli e cominciano a combattere fra di loro per influenza del perfido Menoumaru. Kagome, la cui mente è stata manipolata dal demone, attacca InuYasha fino a bloccarlo con una freccia al sacro albero Goshinboku, esattamente come Kikyou cinquanta anni prima.
In quel momento sopraggiunge proprio la sacerdotessa defunta, che scaccia Kagome dicendole che non avrebbe mai più dovuto rivedere InuYasha e di andarsene infine a casa. La ragazza sconvolta dalle parole di Kiyou, attraversa il pozzo e torna nella Tokyo moderna. E’ il culmine del film: Miroku e Sango combattono Ruri e Hari, InuYasha è incosciente e Kagome è nel suo tempo piangendo sotto la neve… Questo lungo “assaggio” di Toki O Koeru Omoi termina qui, prima del finale, come è giusto. Siete delusi? Aggiungo però che nel film prendono parte anche il glaciale Sesshomaru, il nonno, la madre e il fratello di Kagome (nella Tokyo moderna).
Leggendo i vari articoli presenti in rete, sembra che in questa pellicola ci siano degli evidenti sviluppi nella relazione tra i due protagonisti principali. Il dubbio amoroso, che è l’elemento portante della storia, avrà forse una soluzione? Nel lungometraggio viene fatta rivivere ad InuYasha il momento della sua “morte” contro il Goshinboku. Stavolta però chi lo sigilla all’albero sacro è Kagome e non l’amata Kiykou.
InuYasha punito nello stesso modo e dalla stessa “essenza” in due tempi diversi? Sembra proprio di sì. Forse da un certo punto di vista la cosa manca d’originalità, ma è stata sicuramente una scelta di sceneggiatura per rendere più tragico l’eterno triangolo amoroso InuYasha/Kagome/Kikyou. Kagome, innamorata di InuYasha come la sacerdotessa defunta, è infatti semi cosciente nel puntare la sua freccia mistica contro il mezzo demone, e vive un grave conflitto interiore. InuYasha, dal canto suo, non alzerebbe mai un dito contro Kagome nemmeno quando lei, in un attimo di lucidità, gli grida “Scappa!”. La ragazza dovrà affrontare per l’ennesima volta le proprie paure e la rivalità con Kikyou, forte del sentimento che prova per il mezzo demone. Anche in questo film l’amicizia e i buoni sentimenti trionferanno e il finale sarà lieto?
La conclusione delle avventure di InuYasha è ancora lontana dall’essere scritta e questo lungometraggio non può da solo decidere la sorte di una serie.