Intervista a Nantu delle Erisu

Le Erisu sono una band dalle diverse ispirazioni, si va dalle idol giapponesi che cantano con vocine squillanti ed allegre alla musica rock progressiva degli anni ’70, dall’immaginario oscuro di Black Sabbath e Alice Cooper alla musica delle Babymetal unita al canto lirico come nei K-ble Jungle. Insomma, una moltitudine di influenze che su diversi livelli si congiungono per creare suono e aspetto delle Erisu. Ne parliamo con una delle componenti della band in questa intervista a Nantu delle Erisu, la componente sudamericana.

Com’è cantare in tante lingue diverse? Chi scrive i testi delle canzoni?

Anche da bilingue che sono posso dire e che è  piuttosto complicato … io ho sempre ascoltato musica in altre lingue e amo il fatto che uno può lasciarsi trasportare dall’atmosfera delle canzoni anche senza capire effettivamente di cosa stiamo parlando ma cantando in più lingue vi è sempre la responsabilità nei confronti di chi parla quell’idioma, devi essere rigorosa nelle forme verbali e nelle pronunce per non dare l’impressione di essere parodistici o improvvisati.

I nostri testi trattano la relazione tra umano e divino. Ognuna di noi in qualche modo si è interrogata su questo argomento ed i testi non sono altro che la trasposizione dei nostri pensieri più profondi. Puoi interpretare Erisu a diversi livelli, come gruppo colmo di energia live e con una grande voglia di “fare casino”, ma chi è attento ai dettagli riesce a cogliere anche le tematiche forse meno evidenti, i simboli, le connessioni storiche, la ricerca delle nostre origini di esseri umani, il femminino sacro.

Nantu sul palco in una delle date europee del tour

Hai origini sudamericane, a quanti anni sei venuta in Italia?

Prima di arrivare in Italia ho vissuto in molti altri Paesi, per questo motivo non sono particolarmente legata a nessuna delle tradizioni dei Paesi in cui ho vissuto, o forse sono per questo più attenta a come le persone organizzano la loro rete sociale e relazionale e come questo cambia da luogo a luogo, pronta ad adattarmi ogni volta se serve. Su Nibiru era più facile, ero una dea e non dovevo tenere conto delle opinioni degli altri (ride).

Che rapporto avete con i musicisti che registrano le basi dei vostri pezzi?

I nostri musicisti sono molto più che dei semplici collaboratori, sono degli attivatori, direi una vera e propria famiglia. Hanno condiviso con noi la loro lunga esperienza in campo musicale e stare a contatto ci permette di imparare tante cose e di crescere sempre di più. Erisu è una unità intergenerazionale, chi ha esperienza sta dietro le quinte e ci aiuta e ci spinge, ci sono molti musicisti della scena punk rock italiana anni ’90 dietro al progetto Erisu, ci hanno dato le chiavi e ora tocca a noi procedere.

Suoni o suoneresti qualche strumento?

Ho sempre amato la musica e ho un buon orecchio quindi mi piace sperimentare nuovi strumenti.  la mia indole distruttiva mi ha portato ad avvicinarmi alla batteria, uno strumento che mi ha sempre affascinata. Vedremo di registrare qualcosa in futuro insieme agli altri membri.

Ci puoi raccontare un aneddoto divertente dai vostri concerti o dalla sala registrazione?

Durante le registrazioni di Principia Discordia eravamo a Carpi presso gli studi SDS e all’ora di pranzo decidemmo di andare a mangiare una pizza con i produttori e i tecnici. Arrivati al ristorante ci accorgemmo che Aruru non era su nessuna delle macchine ed era sparita, tornammo indietro e la trovammo addormentata sul divano del salotto del proprietario dello studio, accovacciata addosso al cane Google, un cane di 50 kg con cui aveva fatto amicizia.

Alcool e gusto di gelato preferiti?

Nella mitologia Erisiana Nantu è raffigurata con una bevanda in mano…. La birra era comune tra i sumeri visto che la hanno inventata loro, per indole direi che la tequila non deve mai mancare, io e le colleghe sperimentiamo anche nuovi alcolici dei luoghi che frequentiamo. Il gelato invece è quella cosa di cui non puoi decidere un gusto definitivo.

Esperienze musicali precedenti? Progetti futuri?

Fin da quando ero piccola sono riuscita in qualche modo ad essere circondata dalla musica. Ho sempre saputo di essere nata per il palco, è la mia confort zone, finalmente in Erisu ho trovato la definizione della mia linea artistica e personale e spero di affinarla e completarla sempre più in questo bellissimo progetto.

Link per approfondire l’intervista a Nantu delle Erisu

Intervista a Nenlu delle Erisu – Nanoda
Intervista ad Aruru delle Erisu – Cultura Coreana (cultura-coreana.it)
Intervista a Ninlil delle Erisu – ProjectNerd.it
Canale YouTube delle Erisu
Profilo Instagram

Articoli sulle idol – CorriereNerd.it

4 commenti su “Intervista a Nantu delle Erisu”

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