Ricordi i primi anni del 2000? Le foto sfocate di MySpace, le band indie che cantavano di cuccioli e la tua felpa con cappuccio preferita? Se sì, preparati a rivivere l’Indie Sleaze, l’estetica dissoluta e vibrante che sta tornando alla ribalta.
Che cos’è l’Indie Sleaze?
Immagina colori sgargianti, accessori vistosi, minigonne, stivali workwear e una montagna di collane. Pensa a Effy Stonem di Skins, a Hedi Slimane per Dior Homme e alle foto decadenti di Mark Hunter. Un’epoca di eccesso, disordine e libertà, senza le pressioni del metaverso o del tardo capitalismo.
Perché sta tornando?
Forse per nostalgia di un tempo più semplice, o per ribellione all’influencer culture di Instagram. L’Indie Sleaze rappresenta un’era in cui l’immediatezza e l’imperfezione erano cool, e l’unica regola era esprimersi senza censure.
Come si manifesta oggi?
Non aspettarti di vedere kefieh e leggings dorati per le strade. L’Indie Sleaze si reinventa in dettagli come:
- Cuffie con filo
- Fotografie “candide” con flash
- Caption di Instagram stile Tumblr
- Ritorno delle sigarette
- Immagini di edonismo (vedi Skims con Megan Fox)
Dove lo vediamo?
- Pubblicità e campagne (Loewe x Studio Ghibli, Skims)
- Serie TV (Saltburn)
- Brand emergenti (Cheap Monday)
- Tendenze moda (pellicce)
L’Indie Sleaze non è solo un trend, è un mood. Un’attitudine che celebra il caos, l’imperfezione e la libertà di essere sé stessi.
Pronto a tuffarti in questa nuova era di sfacciata bellezza?
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