È uscito “Indiana Jones e il quadrante del destino”, quinto film della saga dell’archeologo più famoso al mondo. Ci sono alcune domande alle quali intendo rispondere per farvi capire il mio pensiero su questo film.
– Ne sentivamo il bisogno?
No.
– Era necessario?
Sì.
– Ha compiuto il suo scopo?
No, perché dopo averlo visto non si capisce quale fosse il suo scopo.
Probabilmente lo scopo di Indiana Jones 5 consisteva nel sancire un passaggio di consegne da un archeologo ad un altro oppure a chiudere definitivamente la storia del dottor Jones. Questo film non fa assolutamente niente di tutto questo. Non fa un passaggio di consegne e non chiude la storia di Henry Walton Jones Jr..
Allora a che serve?
Risponderò in modo chiaro: completamente a niente! Serve a mettere un altro film in cascina e sperare di guadagnare quanti più soldi possibili. Intendiamoci, non credo sia sbagliato, però Harrison Ford ha 81 anni e nel film si vedono tutti (la CGI non funziona benissimo, soprattutto quando devi attaccare la faccia ringiovanita di Ford sul corpo di una controfigura).
Forse il più grande difetto del film è che non ha sentimento (quell’emozione che ti trasmette un film da “chiusura della saga”, un po’ come ha fatto divinamente James Gunn con Guardiani della Galassia vol. 3). Questo è un film di transizione.
Mi sarei aspettato una chiusura della storia (bella o brutta) per andare avanti con un nuovo nome o, perché no, chiuderla definitivamente. È ora che i dirigenti di Hollywood si prendano delle responsabilità e rischino un po’!
Nel 1969, l’archeologo Henry Jones vive nel periodo della guerra fredda con le potenze dei due blocchi intente alla corsa allo spazio. L’ormai anziano Indiana Jones, nutre seri dubbi sul governo degli Stati Uniti che ha reclutato scienziati Nazisti, gli ex nemici della seconda guerra mondiale, nel disperato tentativo di primeggiare contro l’Unione Sovietica nella competizione per arrivare sulla Luna. La sua figlioccia, Helena, lo accompagna nel suo viaggio alla scoperta della verità. Nel frattempo, Voller, un membro dell’ente Spaziale Americano ed ex nazista, coinvolto nel programma di sbarco sulla luna, ha un piano segreto rendere il mondo un posto migliore come meglio crede.
Insieme a Ford, il cast del quinto capitolo dell’iconico franchise include Phoebe Waller-Bridge (Fleabag), Mads Mikkelsen (Animali Fantastici – I segreti di Silente), Antonio Banderas (Dolor y gloria), Boyd Holbrook (Logan – The Wolverine), Shaunette Renee Wilson (Black Panther), Thomas Kretschmann (Das Boot) e Toby Jones (Jurassic World – Il regno distrutto). Il film è diretto da James Mangold (Le Mans ‘66 – La grande sfida) e prodotto da Kathleen Kenned, Frank Marshall e Simon Emanuel, mentre Steven Spielberg è il produttore esecutivo. Come per tutti e quattro i precedenti capitoli di Indiana Jones, Williams ha compostola colonna sonora del nuovo film Il film è stato girato anche in Italia, nelle splendide cornici dei monumenti e delle viuzze di alcune città Siciliane.
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