Il mondo dell’horror è sempre alla ricerca di nuove gemme capaci di affascinare e terrorizzare. “Immaculate – La prescelta”, diretto da Michael Mohan e scritto da Andrew Lobel, emerge come uno di questi preziosi ritrovamenti. Con un cast stellare che include Sydney Sweeney, Álvaro Morte, Benedetta Porcaroli, Dora Romano, Giorgio Colangeli e Simona Tabasco, questo film ci trasporta in un convento italiano dove la bellezza pittoresca nasconde segreti inenarrabili.
Presentato in anteprima al South by Southwest il 12 marzo 2024 e distribuito nelle sale cinematografiche americane da Neon il 22 marzo 2024, “Immaculate” ha subito conquistato critica e pubblico, incassando oltre 27 milioni di dollari a fronte di un budget di 9 milioni.
Sydney Sweeney, nota per le sue performance in “Tutti tranne te”, “Euphoria” e “The White Lotus”, interpreta Cecilia, una giovane suora americana profondamente religiosa. La sua vita cambia radicalmente quando viene chiamata a trasferirsi in un remoto convento nella splendida campagna italiana. Il caloroso benvenuto si trasforma presto in un incubo quando Cecilia scopre i segreti oscuri e gli orrori che si celano dietro le antiche mura del convento. Forze maligne minacciano di trascinarla nell’abisso della follia, rendendo ogni giorno una lotta per la sopravvivenza.
“Immaculate” e “The First Omen”: Gemelli nel Terrore
Non è sorprendente che “Immaculate” venga spesso accostato a “The First Omen”. Entrambi i film, pubblicati nello stesso periodo, esplorano temi simili, centrati sull’autonomia corporea femminile e il controllo sistemico dei corpi delle donne. Bilge Ebiri di Vulture commenta come questi film riflettano le preoccupazioni contemporanee, soprattutto alla luce delle recenti leggi religiose che minano i diritti delle donne.
Il film di Mohan affronta temi delicati come la modificazione genetica, il parto, l’aborto e l’infanticidio. Nonostante la sua famiglia abbia abbandonato la chiesa dopo un sermone pro-life, Mohan insiste che “Immaculate” non intende essere un veicolo di messaggi sociali. Tuttavia, riconosce l’importanza della conversazione che il film può ispirare, preferendo concentrarsi sullo scopo primario dell’horror: terrorizzare il pubblico.
Critici e appassionati hanno paragonato “Immaculate” a una moderna rinascita del sottogenere nunsploitation. Le influenze estetiche e tematiche del cinema horror europeo degli anni ’70, con registi come Dario Argento, Mario Bava, Lucio Fulci e Roman Polanski, sono evidenti. Questa connessione non solo arricchisce l’esperienza visiva, ma collega “Immaculate” a una tradizione cinematografica che continua a influenzare e ispirare il genere horror.
“Immaculate – La prescelta” è un film che non solo spaventa, ma fa riflettere. Con una trama avvincente, un cast eccezionale e una regia che omaggia il grande horror europeo, Michael Mohan offre un’opera che si distingue nel panorama cinematografico contemporaneo. Un viaggio oscuro e affascinante che terrà gli spettatori con il fiato sospeso fino all’ultimo fotogramma.