Giornate calde per le temperature e per i trailer: dopo il discutibile (nel senso che ha generato milioni di discussione sui social!) trailer di Jumanji 2 ecco che Netflix diffonde quasi a sorpresa quello di Death Note, la versione “in carne e ossa” dello strafamoso manga di Tsugumi Ohba e Takeshi Obata. “In questa storia tratta dal famoso manga giapponese, un ragazzo, intossicato dai poteri di un quaderno soprannaturale, ammazza chi reputa indegno di vivere”. Il fumetto di Death Note fu serializzato per la prima volta nel settimanale Weekly Shonen Jump, prodotto da Shueisha, nel dicembre 2003. La serie in Giappone terminò con un totale di 108 capitoli. In seguito, i singoli capitoli furono raccolti in dodici volumi separati. In aggiunta a questi dodici è stato pubblicato un tredicesimo volume dal titolo “Death Note – How to Read”, contenente dettagli e informazioni necessarie per risolvere alcuni misteri lasciati irrisolti alla fine della serie, come il destino di alcuni personaggi. Il manga è stato pubblicato in diverse lingue, comprese inglese, tedesco, e cinese. Inoltre è in pubblicazione bimestrale in Italia ed ha raggiunto la conclusione con il volume 12 al quale è stato allegato un DVD promozionale dell’anime.
Il regista Adam Wingard, che abbiamo già conosciuto per You’re Next, The Guest e il remake Blair Witch, spiega così le differenze con la serie originale: ” … si tratta di uno di quei progetti nei quali più si cerca di essere fedeli al materiale originario più è inevitabile allontanarvisi. È [ambientato in] un altro Paese e in un contesto diverso, e tutto deve essere condensato in un film di due ore. Per me, ha significato indagare alcune tematiche attuali nell’America del nostro tempo. Ad esempio, cosa sono il bene e il male e cosa c’è nella zona grigia compresa tra i due estremi. Questo è il vero cuore di Death Note ed è per questo che ci abbiamo lavorato. All’inizio dei lavori, leggendo il manga, mi chiedevo “Come si traduce tutto questo negli Stati Uniti? A quali tipologie di programmi segreti potrebbe lavorare il Governo? E come trasporre tutto questo nel mondo di Death Note?” Anche la caratterizzazione dei personaggi sarà molto diversa ” … le personalità dei personaggi sono leggermente diverse. L è leggermente diverso anche se ci sono similitudini con la versione originaria, come nel fatto che adori i dolci.[…] Tuttavia, alla fine, l’approccio al personaggio di L è diverso. […] Probabilmente, l’unico personaggio che abbiamo trasposto in maniera del tutto fedele è Ryuk.
Questo live action di Death Note debutterà su Netflix il prossimo 25 Agosto. Willem Dafoe darà la voce a Ryuk mentre nel cast troviamo Masi Oka, Nat Wolff nei panni Light Turner; Lakeith Stanfield è L; Margaret Qualley interpreterà Mia Sutton; Paul Nakauchi è Watari; Shea Whigham è James Turner. Di seguito il trailer e una clip in cui il regista parla delle sue ispirazioni creative!
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