Da appassionata di manga giapponesi e cultura orientale, raramente mi capita di trovare un’opera capace di stregarmi con la stessa forza de Il Monologo della speziale (Kusuriya no Hitorigoto). Questa serie, nata come light novel dalla penna acuta di Natsu Hyūga e poi espansa in manga e anime, è un piccolo gioiello narrativo che unisce mistero, medicina tradizionale, vita di corte e una protagonista fuori da ogni schema. È un viaggio elegante, ironico e a tratti brutale, che cattura fin dalla prima pagina – o, se siete come me, dal primo frame animato.
Una protagonista fuori dal comune
Maomao, la giovane farmacista protagonista della saga, è un personaggio che si insinua lentamente sotto la pelle del lettore. Non è l’eroina romantica e sognante che ci si aspetterebbe in una storia ambientata in una corte imperiale. Al contrario: cresciuta nel quartiere a luci rosse della capitale e istruita da un padre speziale, è pragmatica, schietta, dal pensiero analitico e dalla lingua tagliente. Quando viene rapita e venduta come serva alla Corte Interna dell’impero, non è la disperazione a guidarla, ma l’osservazione silenziosa e metodica. E mentre attorno a lei si agitano giochi di potere, consorti imperiali, eunuchi e servitori, Maomao non rinuncia al suo amore per l’alchimia dei veleni e per le soluzioni che la natura, se studiata con attenzione, può offrire.
È un piacere vederla agire: il modo in cui analizza sintomi, individua cause e svela misteri intrecciati alla politica di corte ricorda un investigatore d’altri tempi, ma con la grazia e la ferocia tipiche del Giappone antico.
Dai portali online alle librerie
Come molte light novel di successo, Il Monologo della speziale ha origini umili. Inizia nel 2011 come serializzazione sul sito Shōsetsuka ni Narō, piattaforma amatissima dagli aspiranti scrittori giapponesi. Ma già dalle prime pubblicazioni, la voce di Hyūga si distingue: c’è qualcosa di magnetico nel ritmo della narrazione, nella commistione di atmosfere da romanzo storico e nella presenza di una figura femminile forte, lontana dagli stereotipi.
Nel 2012, l’opera viene acquisita da Shufunotomo per la pubblicazione cartacea e nel tempo diventa una delle serie più lette e amate del genere. In Italia arriva solo nel 2022 grazie a Dokusho Edizioni, che con grande cura ne propone la versione light novel, offrendo anche ai lettori nostrani l’opportunità di perdersi tra le stanze segrete della Corte Imperiale.
L’elemento “eunuco”: fascino e mistero
Tra i personaggi più affascinanti spicca Jinshi, alto funzionario imperiale ed eunuco, sebbene attorno a questa sua “natura” si addensino parecchi sospetti. La sua bellezza androgina e irresistibile, la sua intelligenza e il suo carisma lo rendono un elemento di continuo contrasto con Maomao. Lei, tutt’altro che innamorata a prima vista, lo guarda con diffidenza, ma non può evitare di restarne coinvolta, pur con tutto il sarcasmo che la caratterizza. Jinshi sa quanto Maomao valga, e infatti la coinvolge in indagini sempre più complesse, fino a farla diventare assaggiatrice ufficiale di una delle consorti dell’imperatore.
Il piacere dell’investigazione e dell’osservazione
Ciò che rende Il Monologo della speziale così affascinante per chi, come me, ama perder tempo a risolvere misteri insieme ai personaggi, è la precisione con cui vengono condotte le indagini. Maomao non si lascia ingannare dalle apparenze: osserva, studia, ragiona, sperimenta. I suoi ragionamenti non sono mai banali. E la narrazione riesce a trasmettere al lettore proprio questo senso di attenzione costante, di tensione che nasce non solo dall’intrigo politico, ma anche da una febbrile curiosità scientifica. I suoi interventi non sono mai superflui, e salvare una vita attraverso l’uso corretto di un’erba o di un antidoto diventa un atto eroico silenzioso, ma potentissimo.
Il manga: due volti per un’unica anima
Il successo della light novel ha presto portato alla sua trasposizione manga, con una particolarità unica: Kusuriya no Hitorigoto ha infatti dato origine a due adattamenti paralleli.
Il primo, più famoso e diffuso, è I Diari della speziale, pubblicato in Italia da J-Pop Manga. I disegni di Nekokurage e la sceneggiatura di Itsuki Nanao restituiscono fedelmente le atmosfere della light novel: sono dettagliati, raffinati, quasi pittorici. Qui seguiamo Maomao nel suo percorso più investigativo, assistendo alla sua crescita in un ambiente tanto ostile quanto affascinante.
Il secondo, Maomao no Kōkyū Nazotoki Techō, ha un taglio più umoristico e leggero, pur mantenendo gli elementi centrali della trama. Disegnato da Minoji Kurata, è orientato più verso il slice of life, regalando momenti di ilarità, ma anche scorci più intimi sulla vita quotidiana nella corte.
L’anime: la consacrazione definitiva
Con il boom dell’interesse mondiale, era solo questione di tempo prima che arrivasse anche l’adattamento anime. E così è stato: nel 2023, The Apothecary Diaries fa il suo debutto televisivo, portato alla luce da Toho Animation e dallo studio OLM. Un successo straordinario. L’interpretazione vocale di Aoi Yūki nei panni di Maomao è semplicemente perfetta: sa essere fredda e tagliente, ma anche tenera e ironica nei momenti giusti. La colonna sonora, le animazioni, la ricostruzione dettagliata degli ambienti e degli abiti della corte imperiale trasformano l’opera in un’esperienza visiva immersiva.
Una storia che parla alle donne… ma non solo
Quello che più mi ha colpito di Il Monologo della speziale è il suo modo elegante e deciso di parlare al femminile. Maomao è una donna che pensa, agisce, sceglie. Non si lascia soggiogare, non si adegua, non desidera l’amore romantico a tutti i costi. Vuole solo imparare, vivere, capire il mondo attraverso ciò che la sua mente e le sue mani possono creare. In un ambiente dominato dal potere maschile, dove perfino i medici devono essere eunuchi per poter accedere alla Corte Interna, la sua figura emerge come un inno alla competenza, alla lucidità, alla resilienza.
Ma Il Monologo della speziale non è solo per lettrici e spettatrici: è una storia per chi ama i romanzi storici, per chi cerca il mistero, per chi si lascia incantare da un Oriente antico e al tempo stesso modernissimo. Per chi, insomma, crede ancora nel potere di una buona storia raccontata con grazia e intelligenza.
E io, che ogni settimana aspetto una nuova pagina da leggere o un nuovo episodio da guardare, vi invito a entrare anche voi nella Corte Interna. I veleni, i segreti e i rimedi di Maomao vi aspettano.