Provate a chiedere a qualsiasi intenditore del fumetto di qualità di stilarvi una classifica degli autori più straordinari, dei disegnatori che hanno fatto del loro lavoro una vocazione e delle opere destinate a entrare nel pantheon dell’immortalità artistica. Vedrete che Tsugumi Ooba, Takeshi Obata e Death Note non mancheranno di figurare nella loro risposta. Il manga dello straordinario tandem creativo Ooba/Obata è una delle opere di cultura popolare più significative degli ultimi venti anni, è diventato un fenomeno di culto in Giappone in brevissimo tempo e, ancora dopo la sua conclusione, continua a furoreggiare ispirando guide alla lettura e live action. Un capolavoro di fantasia, ma con inequivocabili tratti di realismo thriller, e della “peggior” specie, ovvero quello mentale. Una storia che si nutre di morte, ma che tuttavia non ne abusa, lasciando il giusto spazio al duello a distanza fra i protagonisti.
Il manga di Death Note fu serializzato per la prima volta nel settimanale Weekly Shonen Jump, prodotto da Shueisha, nel dicembre 2003. La serie in Giappone terminò con un totale di 108 capitoli. In seguito, i singoli capitoli furono raccolti in dodici volumi separati. In aggiunta a questi dodici è stato pubblicato un tredicesimo volume dal titolo “Death Note – How to Read”, contenente dettagli e informazioni necessarie per risolvere alcuni misteri lasciati irrisolti alla fine della serie, come il destino di alcuni personaggi. Il manga è stato pubblicato in diverse lingue, comprese inglese, tedesco, e cinese. Inoltre è in pubblicazione bimestrale in Italia ed ha raggiunto la conclusione con il volume 12 al quale è stato allegato un DVD promozionale dell’anime.
1. Noia
2. Confluenza
3. Corsa intensa
4. Amore
5. Carta bianca
6. Scambio
7. Zero
8. Marchio
9. Contatto
10. Cancellazione
11. Concentrico
12. Fine
13. Guida alla Lettura (contiene l’episodio pilota)
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