Il Grifone su Amazon Prime Vide

Non perdete l’occasione di guardare su Amazon Prime Video un titolo che è riuscito a sfuggire ai riflettori di tutti, Il Grifone. Tratto dalla mente geniale di Wolfgang Hohlbein, questo nuovo show originale segue le vicende del giovane Mark Zimmerman (interpretato da Jeremias Myer), il cui destino è stato influenzato dalla sua famiglia da decenni. Una creatura spietata con una voglia matta di divorare l’umanità cerca di varcare il confine e combattere il prescelto per incrementare i propri poteri, aprendo le porte a un mondo oscuro.

Il Grifone inizia con una premessa molto interessante, ma purtroppo i sei episodi della prima stagione non riescono sempre a sfruttare appieno il ricco materiale su cui si basa la trama principale.

La storia ruota attorno al povero Mark, che come ogni Zimmerman che si rispetti, affronta una vita piuttosto complicata. Come al solito, in storie del genere, Mark inizialmente rifiuta di credere a quanto raccontatogli da suo padre quando era piccolo, ignorando la classica chiamata dell’eroe che solo in seguito colpirà in pieno. Inoltre, il padre suppostamente si è ucciso e il fratello Thomas è stato per lungo tempo internato in un ospedale psichiatrico prima di aprire un negozio di musica. Mark, cresciuto con sua madre Petra, si rifiuta di credere a tutte queste storie assurde. Solo l’insistenza di suo fratello e alcune strane visioni lo porteranno ad aprire il libro di famiglia, aprendo una sorta di portale verso un mondo che cambierà la sua vita per sempre.

Il Grifone cerca di mescolare elementi dark fantasy con quelli delle classiche serie adolescenziali, e per farlo ci mostra inizialmente la vita scolastica di Mark e dei suoi compagni. Successivamente, però, approfondisce il percorso di Mark nel mondo nascosto e la vita di alcuni suoi compagni di scuola, tra cui spicca Becky, una nuova arrivata in città. Tuttavia, gli autori sembrano aver dimenticato di far interagire queste due storie. Mark, che è il protagonista indiscusso, viene mostrato solo con Becky, mentre gli altri compagni di scuola dovrebbero avere una storyline secondaria che però non si intreccia mai con la trama principale, creando solo confusione. Una scelta davvero buffa che sembrava voler dare importanza ad altri personaggi ma che, alla fine, li lascia semplicemente in secondo piano, salvo qualche intreccio finale.

Gli spezzoni su Becky e gli altri ragazzi sembrano completamente staccati dalle vicende di Mark, mentre lui viaggia tra i due mondi e (ad eccezione della solita storia d’amore) non ha praticamente nessuna connessione con gli altri compagni di classe. Considerando che ci sono solo sei episodi, non si capisce perché approfondire personaggi secondari che poi vengono esclusi dagli avvenimenti più importanti. Questo è sicuramente uno dei principali problemi della serie.

L’ambientazione è molto ben realizzata, ma ci sono molte lacune. Il primo episodio si apre con Mark che viene portato in macchina dal padre insieme al fratello maggiore per fuggire da una minaccia misteriosa. Tuttavia, la CGI delle creature lascia un po’ a desiderare. La statua di un rospo che prende vita sembra più minacciare il ragazzo che altro. Ancora peggio, nel cimitero, due statue si animano in modo poco convincente. Anche più avanti, quando Mark entra nel mondo di Torre Oscura, ci sono alti e bassi nella resa visiva. L’ambientazione è affascinante e ispirata, ricordando in alcuni momenti una versione dark de Il Signore degli Anelli. Ma quando iniziano ad apparire le prime creature e i servi del Grifone, esteticamente lasciano molto a desiderare. Insomma, l’aspetto visivo è un mix di scenari affascinanti e creature poco convincenti, dimostrando che la serie ha pregi che vengono però affossati da evidenti difetti.

L’atmosfera generale della serie è buona e ci fa immergere in una storia oscura e affascinante. Tuttavia, il ritmo è altalenante; se il primo episodio è ben strutturato, gli episodi successivi sono piuttosto noiosi e poco entusiasmanti. Inoltre, la confusione generale coinvolge anche i vari colpi di scena, risolti in modo frettoloso. L’unica nota positiva è la colonna sonora, che anima l’intero racconto. Soundgarden, Radiohead, Blind Guardian e molti altri gruppi di successo ci portano indietro negli anni ’90, creando un’atmosfera convincente. La musica ha un ruolo importante nella storia, a partire dal negozio gestito dal fratello di Mark, fino ai battibecchi tra amici che aggiungono un tocco in più alla serie.

In conclusione, Il Grifone ha degli elementi affascinanti nella trama e nell’ambientazione, ma non riesce a sfruttarli a pieno a causa di una gestione dei personaggi e delle storie molto discutibile. L’idea di collegare la fuga verso un altro mondo ai problemi mentali di Mark poteva essere interessante, ma viene solo parzialmente sviluppata. Anche se il finale lascia spazio a un possibile sequel, se ci sarà una seconda stagione ci aspettiamo un grande miglioramento. Questa serie ha troppi difetti per ottenere un voto positivo. Il Grifone è una serie che prometteva molto ma che alla fine ha deluso.

 

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *