Il grande ascensore di cristallo di Roald Dahl

“Il grande ascensore di cristallo” è il seguito de “La fabbrica di cioccolato“, ma anche un incredibile romanzo a sé stante, scatenato e sarcastico. Una presa in giro delle campagne pubblicitarie che sorgono intorno ai viaggi interplanetari, con Presidenti infantili devoti alla loro Tata e Alberghi Spaziali infestati da malefiche uova: i Cnidi Vermicolosi. E per ogni circostanza il signor Wonka, proprietario della fabbrica, ha una trovata, una battuta, una stupefacente soluzione: un po’ prestigiatore, un po’ clown, un po’ filosofo. Così come doveva essere Roald Dahl.

Charlie Bucket sta per diventare il nuovo Willy Wonka!

Dopo essere stato scelto come erede dalla geniale mente di Wonka, insieme alla sua famiglia, Charlie è a bordo del Grande Ascensorazzo di Cristallo, che vola alto nel cielo sopra la città. Ma non si tratta di un semplice ascensore, è un razzo! E non è proprio una scusa per saltare la fila all’ufficio postale, è reale! Tutti sono entusiasti di prendere possesso della Fabbrica di cioccolato, ma prima devono spaccare il tetto! Sì, avete letto bene, devono sfondarlo! Il signor Wonka spiega che dovranno premere un pulsante al momento giusto per fare questa roba pazzesca. Ma naturalmente, nel caos generale, nonna Josephine afferra Wonka per la coda della giacca e lo trattiene nel suo letto che sta galleggiando nello spazio. Cosa potrebbe andare storto, giusto?

Intanto, nell’orbita terrestre, una nave spaziale con a bordo tre astronauti si trova di fronte a uno spettacolo bizzarro. Un’astronave di vetro, con persone che fluttuano nell’aria. E persino un letto! Chi porta un letto nello spazio? Dev’essere sicuramente una bomba mascherata da letto! Non voglio immaginare come sia stato difficile mettere quel letto nel bagagliaio.

Ma aspettate un attimo! La voce che parlava in cuffia era nientemeno che il Presidente degli Stati Uniti. Chissà quanti impegni importanti abbia nella sua agenda per il giorno. Probabilmente elencare i suoi errori più spettacolari, parlare senza senso per ore alla televisione e fare gaffe a non finire. Ah, la politica!

In mezzo a tutto questo caos spaziale, Roald Dahl ci regala un’avventura divertente e satirica. Il nostro eroe, Charlie, insieme a Willy Wonka e alla sua eccentrica famiglia, si trova a combattere contro alieni mutaforma e a sfidare le leggi della gravità. Ma non dimentichiamo l’ironia politica che permea tutto il libro. Dahl prende in giro la classe politica e mostra quanto possano essere inefficaci e auto-indulgenti.

E naturalmente, non possiamo ignorare le strane parole inventate da Dahl. Bobolinco, Polcarana, Scrucco e tante altre creature bizzarre popolano il mondo di Wonka. Ma nonostante tutto il nonsense, è difficile non lasciarsi trascinare dalla penna frizzante di Dahl e dalle illustrazioni delicate di Quentin Blake.

Quindi, preparatevi per una folle avventura nello spazio, tra cioccolato, risate e spunti di satira politica. Questo sequel de La fabbrica di cioccolato è adatto a tutte le età, quindi non ci sono scuse per non leggerlo. E ricordate, se qualcuno vi chiede perché avete un letto nello spazio, dite semplicemente che avevate bisogno di riposarvi dopo tanto riso.

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