Se vi dicessero che potete “bere un fumetto”, ci credereste? No, non stiamo parlando di una stravagante invenzione da convention nerd, ma di una realtà elegante e creativa che prende vita al Bar Joséphine, situato nel lussuoso Hotel Lutetia di Parigi. Qui, tra le raffinate luci soffuse e l’atmosfera art déco, il confine tra mixology e graphic novel si dissolve in una miscela di arte e gusto.
L’idea nasce dall’incontro tra il managing director del Lutetia, Jean-Pierre Trevisan, e il talento creativo del bartender italiano Angelo Forte. Il risultato? Ogni cocktail non è solo una bevanda da sorseggiare, ma una piccola storia illustrata, un’avventura a colori che si apre con una tavola disegnata dall’artista parigino Lucas Harari.
Un Concept che Sembra Uscito da una Tavola di Moebius
L’intuizione è tanto semplice quanto geniale: rendere ogni cocktail un racconto, proprio come accade in un fumetto. Ogni drink ha il suo titolo, la sua copertina e una trama fatta di ingredienti selezionati con cura maniacale. Chi ordina una di queste opere liquide non riceve solo un bicchiere da degustare, ma anche una tavola illustrata che racconta la storia di quel cocktail.
Non si tratta di una semplice “decorazione” o di un omaggio al cliente. Qui il fumetto è parte integrante dell’esperienza, un filo narrativo che collega l’ospite al bicchiere. La narrazione visiva di Lucas Harari cattura l’essenza di ogni cocktail, trasformando ogni sorso in una vignetta gustativa. Un concept che sembra uscito da una tavola di Moebius o da una graphic novel firmata Enki Bilal.
Il Supereroe della Mixology: Angelo Forte
Dietro il bancone c’è Angelo Forte, un bartender che ha il carisma di un protagonista da shōnen manga. Italiano d’origine, con un passato fatto di viaggi, concerti e un amore per la narrazione, Forte non si limita a shakerare e mescolare. Ogni suo cocktail ha il sapore di una “origin story” da supereroe.
Le sue creazioni, come “The Pretender” (un mix audace di Mezcal, Vermut rosso, Campari, oliva taggiasca e cardamomo nero) e “Bob Dylan was here last night” (un viaggio malinconico tra Vermut, Champagne, Shrub e bacche rosse), non sono solo drink, ma veri e propri “capitoli liquidi” di una saga personale.
Forte non nasconde le sue fonti di ispirazione in una recente intervista a Repubblica: «Mi lascio guidare da aneddoti storici, storie di musicisti e artisti che ho incontrato nel corso della mia carriera». Proprio come un mangaka in cerca di ispirazione, Angelo raccoglie le sue esperienze di vita e le distilla in forma liquida.
Cocktail Illustrati: Bere una Storia a Fumetti
Avete mai letto un fumetto sorseggiando un cocktail? Al Bar Joséphine, i due piaceri si fondono. I disegni di Lucas Harari non sono semplici illustrazioni decorative, ma rappresentazioni simboliche delle emozioni racchiuse nel bicchiere. Ogni drink diventa così un piccolo racconto a colori, con tanto di protagonista, antagonista e colpo di scena finale.
Ad esempio, il “The Pretender” potrebbe essere il perfetto anti-eroe: forte, audace e con un retrogusto inaspettato. “Bob Dylan was here last night”, invece, ha il fascino dell’antagonista dal cuore d’oro, un drink che sembra una ballata folk raccontata in note alcoliche.
Una storia da Collezione
Ma la vera rivoluzione è che queste tavole illustrate non sono effimere. L’idea di Jean-Pierre Trevisan è quella di far crescere la collezione di illustrazioni come una serie di albi da collezionare. Gli ospiti possono portare a casa una copia della tavola che racconta la storia del cocktail che hanno appena assaporato.
Non è difficile immaginare un futuro in cui queste tavole diventeranno pezzi da collezione per i fan del fumetto e della mixology. Il Bar Joséphine potrebbe lanciare una “limited edition” di drink illustrati, proprio come accade con le variant cover dei fumetti più iconici.
Un Ritrovo per Star, Artisti e Sognatori
Il Bar Joséphine non è solo la patria dei nerd con la passione per i fumetti e i cocktail d’autore. È anche un ritrovo per artisti e star del cinema e della musica. Tra i clienti affezionati figurano Sofia Coppola e Isabelle Huppert, che spesso si concedono una serata lontano dai riflettori, lasciandosi raccontare una storia “alcolica” da Angelo Forte.
Ogni cliente diventa parte della narrazione. La scelta del cocktail non è più solo una questione di gusto, ma di identità. Sei un sognatore malinconico? Potresti scegliere “Bob Dylan was here last night”. Sei un ribelle senza causa? Allora il “The Pretender” è la tua storia.
Dal Fumetto alla Realtà: Quando il Pop Diventa Lusso
L’idea del Bar Joséphine rappresenta alla perfezione il concetto di “pop che diventa cultura d’élite”. Da sempre, il fumetto ha influenzato il cinema, i videogiochi e persino il design. Ma vedere il fumetto farsi strada nel mondo della mixology è qualcosa di straordinario.
Immaginate di entrare in un bar e sfogliare una “carta dei drink” che sembra un albo a fumetti. Ogni titolo vi cattura, ogni illustrazione vi invita a scoprire cosa c’è dietro. Non state solo scegliendo un drink, state scegliendo una storia.
Se i cocktail fossero fumetti, ogni sorso sarebbe una vignetta e ogni ingrediente una splash page di sapore. Angelo Forte ha capito che il cliente non cerca solo un drink, ma un’avventura. Ed è qui che il fumetto diventa la chiave di tutto.
La prossima volta che sarete a Parigi, non lasciatevi sfuggire l’occasione di visitare il Bar Joséphine. Scegliete il vostro drink come scegliereste un fumetto in fumetteria. Magari scoprirete che, proprio come accade con le storie migliori, non riuscirete a fermarvi al primo capitolo.
Chi l’avrebbe mai detto che il fumetto, da sempre associato all’intrattenimento popolare, potesse elevarsi a icona di lusso? Forse è proprio questa la sua forza: riuscire a entrare in ogni ambito, anche il più inatteso. E al Bar Joséphine del Lutetia, questa magia accade ogni sera.
Un Invito ai Lettori
Se siete amanti di cocktail d’autore, fumetti e storie che sanno sorprenderci, fate un salto al Bar Joséphine. Non si tratta solo di bere un drink, ma di partecipare a una storia. E come ogni buon fumetto, vi lascerà con la voglia di scoprire il seguito.
Perché, in fondo, chi non vorrebbe vivere almeno una volta una storia raccontata in un bicchiere?