L’arte che “si crea e si vive”, il Cosplay, ovvero la pratica di travestirsi e impersonare personaggi di film, fumetti, videogiochi o altri media, ha un valore psicologico che va oltre il semplice divertimento. Il cosplay può infatti favorire lo sviluppo dell’identità, della creatività, dell’autostima e delle relazioni sociali dei praticanti, secondo alcuni studi e testimonianze .
Il cosplay permette di esplorare aspetti diversi di sé, sperimentando ruoli, personalità e comportamenti che altrimenti potrebbero rimanere inespressi o repressi. Questo può aiutare a scoprire nuove potenzialità, a superare paure o limiti, a esprimere emozioni e desideri. Il cosplay può anche essere un modo per affrontare situazioni difficili, come il bullismo, la depressione o la solitudine, trovando una via di fuga e una fonte di conforto nel personaggio scelto.
La psicoanalista Adelia Lucattini ha recentemente commentato sul AdnKronos:
“Tanti ragazzi, considerati timidi e chiusi col tempo si sono sbloccati poiché indossare un costume aiuta a superare la timidezza poiché permette di attingere a una fiducia interiore che non si sapeva di avere. Inoltre, frequentando questo ambiente, trovano l’energia per costruire i loro costumi, la forza di uscire dal guscio protettivo della propria casa o stretta cerchia di amici, allargano la rete sociale, stringono nuove relazioni. Condividere la stessa passione, accomuna e avvicina, fa sentire di essere parte di un gruppo vivace, che attraverso un serissimo gioco delle parti, allontana tristezza e solitudine, regalando attimi di intensa felicità… Travestirsi e giocare a essere qualcun altro ha origini antiche. Come avviene in teatro, anche il cosplay è un veicolo di espressione che permette di giocare creativamente con la propria identità. È indubbio che il cosplay offra benefici psicologici a chi lo pratica. Tuttavia, come ogni attività, in alcuni adolescenti o giovani, più fragili, può essere estremizzato e divenire un’ossessione che non permette di uscire dal personaggio. Per molti rappresenta un modo per affrontare sotto mentite spogli, alcuni aspetti negativi o tristi della propria vita e per condividerli con gli amici con cui hanno in comune la stessa passione. In tutti favorisce un’appartenenza, ad un gruppo e a qualcosa di più grande, durevole, stabile e organizzato. È un luogo interno ed esterno, uno spazio transizionale, in cui rendere presenti i ricordi, far vivere i propri sogni, scoprire le attitudini personali e rivitalizzare i desideri”.
Il cosplay stimola inoltre la creatività, sia nella realizzazione dei costumi e degli accessori, sia nell’interpretazione del personaggio.
Il cosplay richiede infatti una ricerca approfondita sul personaggio, sul suo contesto, sul suo stile e sulle sue caratteristiche, oltre che una capacità di adattare e personalizzare i materiali disponibili per creare il costume più fedele possibile. Il cosplay richiede anche una capacità di recitare, di imitare le espressioni, le pose, le voci e le frasi tipiche del personaggio, di interagire con gli altri cosplayer e con il pubblico.
Questa arte favorisce anche l’autostima, in quanto i cosplayer ricevono apprezzamenti, complimenti e riconoscimenti per il loro lavoro e per la loro performance. Il cosplay può anche aiutare a migliorare l’immagine di sé, in quanto i cosplayer si sentono più belli, più sicuri e più a loro agio nel corpo del personaggio che nel loro. Il cosplay può anche essere un modo per esprimere la propria sessualità, scegliendo personaggi che rispecchiano le proprie preferenze o che sfidano gli stereotipi di genere.
Infine, il cosplay favorisce le relazioni sociali, in quanto i cosplayer entrano a far parte di una comunità di appassionati che condividono gli stessi interessi, le stesse passioni e le stesse esperienze. Il cosplay permette di conoscere nuove persone, di stringere amicizie, di partecipare a eventi, di scambiare consigli e opinioni, di collaborare a progetti comuni. Il cosplay può anche essere un modo per rafforzare i legami affettivi con le persone già conosciute, come i familiari, i partner o gli amici, condividendo con loro il piacere di travestirsi e di interpretare i personaggi.
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