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Il corpo nero di Anna Maria Gehnyei

Il corpo nero è la storia di Anna Maria Gehnyei, in arte Karima 2g: un libro politico per le nuove generazioni che non hanno voce, è la storia di una generazione, la seconda, fatta da chi viene visto solo come un bambino immigrato.. Il razzismo è un cancro che torna e non va via. Non tutti sono razzisti, è ovvio, ma c’è chi lo è e non lo vuole ammettere, c’è chi lo è e non sa di esserlo.

Anna nasce a Roma da genitori liberiani, suo padre è stato il primo uomo Kpelle a cui i capi del villaggio hanno permesso di allontanarsi dalla propria terra, il primo Kpelle ad arrivare in Europa. Nonostante la Liberia fosse “la terra dei Liberi”, ovvero gli schiavi afroamericani rilasciati dagli europei in Africa, i suoi genitori le insegnano ad avere un amore incondizionato verso i bianchi, che per lei si incarnano nei bambini privilegiati di Roma Nord che non la trattano, nelle maestre della scuola che la lasciano sempre in banco con la gemella, nei datori di lavoro che si stupiscono del suo italiano, dei poliziotti che a ogni rinnovo del permesso di soggiorno fanno su chi è in attesa con lei battute razziste. Mentre tutto quello che sa della Liberia sono le storie che sua madre le ha raccontato da piccola.Non conoscendo le fiabe europee, infatti le racconta i giorni della sua infanzia, le descrive una terra magica e ricca di risorse, e i rituali nascosti del villaggio del padre.

La Liberia e l’Africa sono tutti gli zii che frequentano la sua casa e i parenti che non ha mai conosciuto, la sua famiglia lontana. Ovunque lei vada, da sola o con le sue sorelle, qualunque età lei abbia, a Roma c’è sempre qualcosa o qualcuno che le ricorda di essere nera, così si trova a negoziare continuamente tra due culture: quella italiana che non l’accetta, e quella africana a cui non appartiene fino in fondo.

È troppo nera per parlare bene l’italiano, troppo nera per indossare degli abiti eleganti, troppo nera per essere istruita. Il corpo nero è la storia di una generazione, la seconda, fatta da chi viene visto solo come un bambino immigrato. La storia tutta umana, fatta di ricordi, suoni, amore e vergogna, di chi nonostante il mancato riconoscimento dalle istituzioni e una cittadinanza negata, decide di non cadere nella trappola del vittimismo.

Enrico Ruocco

Enrico Ruocco

Figlio della GOLDRAKE generation, l’amore che avevo da bambino per il fumetto è stato prima stritolato dall’invasione degli ANIME, poi dall’avvento dei Blockbuster e annientato completamente dai giochi prima per PC e poi per CONSOLE.
In seguito con l’arrivo del nuovo millennio, il tanto temuto millennium bug , ha fatto riaffiorare in me una passione sopita soprattutto grazie ad INTERNET.
Era il 2000 quando finalmente in Italia internet diventava sempre più commerciale, ed io decisi di iniziare la mia avventura sul web creando il mio sito TUTTOCARTONI. Sito nato da una piccola ricerca fatta fra quello che “tirava” sul web e le mie passioni. Sappiamo bene cosa tira di più sul web … sinceramente non lo ritenni adatto a me, poi c’era lo sport, altra mia passione ma campo altamente minato. Infine c’erano i cartoon e i fumetti…beh qua mi sentivo preparato e soprattutto pensavo di trovare un mondo PACIFICO…
Man mano che passava il tempo l’interesse si spostava sempre più verso il fumetto, ed oggi, nel 2017, guardandomi indietro e senza vantarmi troppo posso considerarmi un blogger affermato e conosciuto, uno dei padri degli eventi salernitani dedicati al mondo del fumetto ma soprattutto lettore di COMICS di ogni genere.

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