Roma, 313 d.C.: l’imperatore Costantino I, fresco della vittoria su Massenzio a Ponte Milvio, commissiona una colossale statua in suo onore. Alta circa 13 metri, la statua raffigurava l’imperatore in abiti regali, con lo scettro in mano e il drappo che scendeva dalla spalla.
Un’opera grandiosa:
Realizzata in marmo, la statua era una delle più grandi dell’epoca romana. Simboleggiava il potere e la grandezza dell’imperatore e del suo impero. Era posizionata nella Basilica di Massenzio, un imponente edificio romano situato lungo la Via Sacra.
Un destino travagliato:
Nel Medioevo, la statua venne danneggiata e smembrata. I frammenti rimasti furono riscoperti nel XV secolo e conservati nei Musei Capitolini di Roma. Ancora oggi, la maggior parte della statua è perduta.
Un’eredità importante:
I frammenti del Colosso di Costantino sono ancora visibili ai Musei Capitolini. Ci offrono uno spaccato dell’arte e della cultura romana del IV secolo d.C. Sono una testimonianza del potere e dell’ambizione di uno dei più grandi imperatori romani.
Un gigante di 13 metri:
La statua originale era colossale, alta come un palazzo di quattro piani! I resti originali, nove frammenti marmorei, sono conservati nel cortile di Palazzo dei Conservatori.
Un viaggio nel tempo:
La ricostruzione è frutto di un’accurata ricerca archeologica e di innovative tecnologie digitali. Permette di ammirare la statua come se fosse ancora intatta, dopo quasi 1700 anni.
Un’opera ricca di misteri:
La statua raffigura Costantino con lo scettro e il drappo regale, in una posa di potere e devozione. Non si sa con certezza se la statua fosse originariamente un ritratto di Giove Capitolino modificato per raffigurare Costantino.
Un’occasione imperdibile:
La ricostruzione è gratuita e sarà visibile per tutto l’anno giubilare. Un’occasione unica per immergersi nella storia e nella grandiosità dell’Impero Romano.