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Il Codice a Barre: Cinquant’anni di Innovazione e Cultura

Il codice a barre, una sequenza di linee verticali di spessore variabile che simboleggiano numeri e altri segni, si è trasformato in uno degli strumenti più pervasivi nel mondo del commercio e oltre. Era il 26 giugno 1974, esattamente cinquant’anni fa, quando un codice a barre fu per la prima volta scannerizzato alla cassa del supermercato Marsh, nella città di Troy, in Ohio. L’acquisto inaugurale fu una confezione di chewing-gum Wrigley’s al gusto Juicy Fruit. Mentre celebriamo il suo cinquantesimo anniversario, possiamo riflettere su come questa invenzione apparentemente semplice abbia rivoluzionato non solo il nostro modo di fare acquisti, ma abbia anche lasciato un’impronta indelebile nella cultura popolare.

Il codice a barre è stato inizialmente progettato per velocizzare il processo di checkout nei supermercati. Da quel primo pacchetto di gomme da masticare Wrigley, l’uso dei codici a barre si è diffuso rapidamente in innumerevoli settori, dalla logistica alla gestione dell’inventario, dalla sanità all’industria manifatturiera.

Il codice a barre ha trascinato con sé un’estetica distintiva che ha influenzato la moda, l’arte e il design.

Artisti come Banksy hanno utilizzato l’immagine del codice a barre per commentare temi di consumismo e identità. Nel cinema e nella letteratura, il codice a barre è stato spesso associato a distopie future, dove simboleggia la perdita di individualità e l’aumento del controllo corporativo o governativo.

La leggenda della Console a codici a barre

Il Barcode Battler è una console tascabile prodotta nel 1991 dalla giapponese Epoch. Questo gioco si basa su battaglie tra combattenti i cui valori sono determinati da codici a barre, letti da un dispositivo ottico al centro della console. I codici determinano il tipo di personaggio (guerriero o stregone) o oggetto bonus (difesa, attacco, punti vita, ecc.). Fornito con un manuale di istruzioni e un set di carte, il gioco permette modalità Player vs Player o Single Player. I giocatori scelgono e potenziano i loro combattenti con carte bonus e si affrontano a turni alterni, utilizzando mosse di attacco, recupero o magia. Il giocatore che perde tutti i punti vita viene eliminato. La mancanza di una grafica tradizionale, limitata a numeri e simboli di classe, contribuì al successo modesto della console, che competette con dispositivi più avanzati come il Game Gear della Sega e il Game Boy della Nintendo.

I cavalieri del Barcode

Un esempio interessante di videogioco che utilizza i codici a barre è Barcode Knight. È un gioco per smartphone e tablet Android ed iOS che integra un aspetto retrò con una tecnologia moderna. In questo gioco, i codici a barre vengono scansionati per generare dinamicamente i dungeon e i nemici. Ogni codice a barre rappresenta un dungeon diverso, e i giocatori possono ripetere i livelli semplicemente scansionando più volte lo stesso codice. Man mano che si combatte, il personaggio sale di livello e ottiene equipaggiamenti di qualità superiore, che possono essere fusi per ottenere oggetti migliori o venduti in cambio di oro. Il gioco è stato sviluppato da Magic Cube e segue la precedente produzione dell’azienda, Barcode Kingdom, che aveva un concetto simile. Barcode Knight si distingue per la sua idea originale di utilizzare codici a barre, che sono onnipresenti nella nostra vita quotidiana, per creare un’esperienza di gioco unica.

Con l’avvento della tecnologia digitale, il codice a barre ha continuato a evolversi.

I codici QR, una forma bidimensionale del codice a barre, sono diventati uno strumento essenziale nell’era degli smartphone, utilizzati per tutto, dalla condivisione di informazioni personali alla realizzazione di pagamenti digitali. Questa evoluzione ha dimostrato la capacità del codice a barre di adattarsi e rimanere rilevante in un mondo in rapido cambiamento. Mentre guardiamo al futuro, è chiaro che i codici grafici come il “vecchietto” codice a barre continueranno a svolgere un ruolo cruciale nella nostra vita quotidiana. Con l’Internet delle Cose (IoT) e l’intelligenza artificiale (AI) che stanno plasmando nuove applicazioni, questi codici fisici potrebbero diventare ancora più integrati nella nostra esperienza del mondo, fungendo da ponte tra il fisico e il digitale.

In conclusione, il codice a barre è molto più di uno strumento per il tracciamento dei prodotti; è un’icona culturale che ha influenzato la nostra società in modi che i suoi inventori probabilmente non avrebbero mai immaginato. Mentre celebriamo il suo mezzo secolo di esistenza, possiamo solo immaginare quali nuove forme prenderà e come continuerà a modellare il tessuto della nostra cultura popolare.

Gianluca Falletta

Gianluca Falletta

Gianluca Falletta, creatore di Satyrnet.it, finalista nel 2019 di Italia's Got Talent, è considerato "il papà del Cosplay Italiano". Come uno dei primi sostenitori e promotori del fenomeno made in Japan in Italia, Gianluca, in 25 anni di attività ha creato, realizzato e prodotto alcune delle più importanti manifestazioni di  settore Nerd e Pop, facendo diventare Satyrnet.it un punto di riferimento per gli appassionati. Dopo "l'apprendistato" presso Filmmaster Events e la Direzione Creativa di Next Group, due delle più importanti agenzie di eventi in Europa, Gianluca si occupa di creare experience e parchi a tema a livello internazionale e ha partecipato allo start-up dei nuovissimi parchi italiani Cinecittà World, Luneur Park e LunaFarm cercando di unire i concetti di narrazione, creatività con l'esigenza di offrire entertainment per il pubblico. Per info e contatti gianlucafalletta.com

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