Una storia molto particolare di una giovane indocile che non vuole piegarsi alle limitazioni del proprio tempo e per questa ragione riconosciuta come indemoniata. Rafilina è un’anima in pena, trascinata di convento in convento per essere esorcizzata o curata. Nessuno intende fidarsi di ciò che esprime o pare interessato a capire che cosa sente: sono tutti convinti che nella giovane dimori il Maligno.
I tre esorcismi di Rafilina da Torrecuso è un romanzo storico ambientato nel XIII secolo nel regno di Napoli. Narra appunto la storia dell’umile Rafilina, condotta da un monaco dalla campagna del Sannio fino a Napoli, per essere visitata da Tommaso d’Aquino, a quei tempi appena tornato in Italia dalla Francia dopo aver a lungo diretto l’università di Parigi.
Rafilina incontrerà esorcisti, stregoni, medici medievali e approfittatori, rischierà più volte di essere punita. Ma mai si piegherà al volere altrui.
Attraverso il romanzo Giuseppe Franza racconta la condizione universale della donna in un’epoca lontana solo temporalmente. Rafilina è emarginata e perseguitata solo perché prova a ribellarsi ai limiti imposti dalla morale dominante o dalla società. Non è quindi chiaro se la protagonista sia davvero vittima di una possessione demoniaca. Tutte le situazioni spaventose e assurde che le capitano derivano più dal noto che dall’ignoto. E il vero demone imperante è la miseria della realtà.
Giuseppe Franza è nato a Napoli nel 1981, dove si è laureato in Filosofia. Vive a Roma da una decina d’anni e lavora come editor e articolista. Ha già pubblicato per Ortica editrice il romanzo Cagliosa (2019)
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