Negli ultimi anni, molti utenti hanno notato un calo preoccupante della qualità dei contenuti sui social media. Post banali, pubblicità invasive, disinformazione dilagante: sono solo alcuni dei problemi che affliggono piattaforme come Facebook, Instagram, Twitter e TikTok. Questo fenomeno, conosciuto come enshittification, rappresenta una minaccia per il futuro dei social media e per la società in generale.
Come funziona l’enshittification?
Le piattaforme social si basano su un modello di business “two-sided market”: da un lato ci sono gli utenti, che creano e consumano contenuti, dall’altro lato gli inserzionisti, che pagano per promuovere i loro prodotti o servizi. Con il tempo, però, questo equilibrio si altera. Le piattaforme, per massimizzare i profitti, tendono a privilegiare gli interessi degli inserzionisti a scapito di quelli degli utenti.
Questo porta a diverse conseguenze:
- Aumento della pubblicità: Le piattaforme riempiono i feed degli utenti di contenuti sponsorizzati, spesso irrilevanti e fastidiosi.
- Diminuzione della qualità dei contenuti: Gli algoritmi premiano i contenuti che generano più engagement, indipendentemente dalla loro qualità. Questo porta alla proliferazione di post banali, clickbait e disinformazione.
- Perdita di controllo da parte degli utenti: Le piattaforme decidono quali contenuti mostrare agli utenti e come farlo, limitando la loro libertà di scelta.
- Danni alla democrazia: La disinformazione e l’odio online possono influenzare le opinioni politiche e minare la stabilità delle democrazie.
Cosa possiamo fare?
L’enshittification è un problema complesso che non ha una soluzione facile. Tuttavia, ci sono alcune azioni che possiamo intraprendere:
- Essere più critici nei confronti dei contenuti che consumiamo: Non credere a tutto quello che leggiamo online e verifichiamo sempre le fonti.
- Utilizzare piattaforme alternative: Esistono diverse piattaforme social più piccole e focalizzate sulla qualità dei contenuti e sulla privacy degli utenti.
- Sostenere le iniziative per una maggiore regolamentazione dei social media: I governi e le organizzazioni internazionali dovrebbero intervenire per limitare il potere delle grandi piattaforme e tutelare i diritti degli utenti.
Il futuro dei social media è incerto, ma è importante che ci impegniamo per renderli spazi più democratici, inclusivi e piacevoli per tutti.
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