L’inteliggenza artificiale sviluppata da Google non si limita a generare testi, immagini e linee di codice: oggio è anche in grado di gestire il traffico stradale! In realtà, i progetti di semafori controllati dall’IA di Google esistono da un po’ di tempo. La prima sperimentazione è stata annunciata nel 2021 e molte città hanno già adottato questi semafori in alcune delle loro strade. In ordine cronologico, l’ultima città ad averne sperimentato è Atene, anche se in modo limitato.
Durante l’evento sulla sostenibilità nel 2023, Google ha annunciato che i suoi semafori intelligenti arriveranno in molte nuove città nel corso del 2024. Secondo quanto spiegato dall’azienda, il programma è stato un successo nella fase di sperimentazione precedente. Purtroppo, nessuna città italiana sarà coinvolta nella prossima fase di prova dei semafori di Big G.
Le metropoli coinvolte nel progetto includono Seattle, Rio de Janeiro, Manchester, Budapest, Amburgo, Abu Dhabi, Haifa (in Israele) e altre città in India e nel Pacifico come Bali, Giacarta, Bangalore, Hyderabad e Calcutta. Google ha inoltre dichiarato che i semafori intelligenti, chiamati anche Green Light, mirano a garantire la sicurezza sia dei conducenti che dei pedoni, a gestire il traffico in modo efficiente e a ridurre l’impatto ambientale, riducendo i tempi di attesa ai semafori rossi e le emissioni dei veicoli.
In particolare, Green Light utilizza il Machine Learning e i dati in tempo reale di Google Maps per calcolare il volume di traffico presente in ogni incrocio, stimare il tempo di attesa medio per ogni conducente e fornire queste informazioni all’IA che gestisce la rete dei semafori. In questo modo, i tempi di attesa vengono ottimizzati, così come il numero di frenate e accelerazioni che i conducenti devono effettuare per sfruttare al meglio il “flusso verde” ad ogni stop.