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I robot di telepresenza: la nuova frontiera dell’istruzione?

In Giappone, la città di Kumamoto sta sperimentando un approccio all’istruzione piuttosto diverso dal solito. Grazie alla tecnologia, gli studenti possono partecipare alle lezioni anche da casa, grazie a robot di telepresenza controllati a distanza.

Il problema dell’assenteismo scolastico è in aumento in tutto il mondo, e in Giappone non fa eccezione. Nel 2022, a Kumamoto, il numero di studenti assenti è più che raddoppiato rispetto al 2018.

Inizialmente, le autorità scolastiche hanno cercato di affrontare il problema con soluzioni tradizionali, come le lezioni online. Tuttavia, queste soluzioni non sono state completamente efficaci, in quanto molti studenti hanno segnalato un senso di isolamento e solitudine.

Per questo motivo, la scuola ha deciso di sperimentare l’utilizzo di robot di telepresenza. Questi dispositivi, soprannominati “Classroomba”, sono essenzialmente tablet montati su una base con ruote. Gli studenti possono controllare i movimenti del robot da casa, comunicando con compagni e insegnanti attraverso videochat.

I robot di telepresenza offrono una serie di vantaggi rispetto alle lezioni online tradizionali. Innanzitutto, permettono agli studenti di partecipare attivamente alle lezioni, muovendosi liberamente nello spazio della classe. In secondo luogo, consentono agli studenti di interagire con i compagni e gli insegnanti in modo più naturale.

L’obiettivo di questo esperimento è quello di aiutare gli studenti a superare le loro ansie e timori, preparandoli a frequentare le lezioni in presenza, in particolare al liceo.

Se l’esperimento avrà successo, potrebbe aprire la porta a nuove modalità di apprendimento e insegnamento in Giappone, e confermare come i confini tra il reale e il virtuale stiano diventando sempre più sfumati.

Tuttavia, c’è anche chi critica questa sperimentazione. Alcuni sostengono che i robot di telepresenza non siano in grado di sostituire la reale esperienza di frequentare la scuola. Altri temono che questi dispositivi possano contribuire a una maggiore solitudine e isolamento degli studenti.

Che ne pensate? I robot di telepresenza sono la nuova frontiera dell’istruzione? Oppure sono solo una soluzione temporanea a un problema più profondo?

maio

maio

Massimiliano Oliosi, nato a Roma nel 1981, laureato in giurisprudenza, ma amante degli eventi e dell'organizzazione di essi, dal 1999 tramite varie realtà associative locali e nazionali partecipa ad eventi su tutto il territorio nazionale con un occhio particolare al dietro le quinte, alla macchina che fa girare tutto.

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