Da appassionata di anime giapponesi, raramente mi capita di imbattermi in una storia che riesca a toccarmi nel profondo, tanto da farmi riflettere sul modo in cui l’amore viene raccontato nei contesti più inaspettati. Eppure, I Have a Crush at Work (Kono Kaisha ni Suki na Hito ga Imasu) ha fatto proprio questo. Questo anime, tratto dall’omonimo manga di Akamaru Enomoto, mi ha conquistata fin dai primi episodi con la sua capacità di trattare l’amore in maniera matura, autentica e, soprattutto, distante dagli stereotipi romantici che tanto spesso invadono il mondo degli anime.
La trama, che ruota attorno alla relazione segreta tra i colleghi Yui Mitsuya e Masugu Tateishi, è già di per sé intrigante. I due protagonisti sono innamorati, ma la loro storia d’amore è tutto tranne che semplice. Non si tratta di una tipica commedia romantica ambientata in un liceo, né di un flirt adolescenziale tra compagni di classe, ma di una relazione che si sviluppa nell’ambito professionale, dove le dinamiche lavorative si mescolano a quelle sentimentali. E la bellezza di questo anime risiede proprio nel modo in cui esplora la difficoltà di bilanciare la vita privata con quella lavorativa, il tutto immerso in un’atmosfera di tensione, dolcezza e vulnerabilità.
Yui e Masugu non sono solo colleghi, ma si amano con passione. Tuttavia, la loro relazione deve rimanere nascosta, per evitare che diventi motivo di imbarazzo sul posto di lavoro. Questo elemento di segretezza, che permea la trama, arricchisce l’anime di un’intensità emotiva che difficilmente si trova in altre storie simili. Ogni loro interazione è intrisa di un sottile gioco di sguardi e gesti delicati, ma la difficoltà di nascondere il loro affetto li porta a vivere una tensione costante che fa nascere nel cuore dello spettatore il desiderio di vedere come evolverà la loro storia.
Inutile dire che i personaggi sono un altro punto di forza di I Have a Crush at Work. Masugu Tateishi è il ragazzo dolce e umile che fa impazzire Yui con la sua naturale capacità di prendersi cura degli altri. La sua dolcezza, così evidente nel modo in cui interagisce con lei, è uno degli elementi che lo rendono irresistibile. Dall’altro lato, Yui Mitsuya, una giovane donna dal carattere altrettanto tenero, riesce a far breccia nel cuore di Masugu con il suo comportamento affettuoso e la sua delicatezza. La loro chimica è palpabile, e ogni scena che li vede insieme è un concentrato di emozioni autentiche.
L’adattamento anime, prodotto dallo studio Blade, si è rivelato all’altezza delle aspettative. L’animazione è curata, con una palette di colori che enfatizza il lato romantico e intimo della storia, e la regia di Naoko Takeichi riesce a dare ritmo e intensità a ogni scena. Una delle cose che mi ha colpito di più, inoltre, è la scelta della musica. L’opening “Futarijime” di pachae e l’ending “Ano ne” dei Polkadot Stingray si fondono perfettamente con l’atmosfera dell’anime, aggiungendo un ulteriore strato emotivo alla narrazione. Queste canzoni non sono solo delle ottime tracce musicali, ma autentiche “colonne sonore” che riescono a evocare in modo profondo i sentimenti dei protagonisti.
Fin dal suo debutto, l’anime ha suscitato una notevole attenzione, soprattutto grazie a una scena particolarmente intensa che ha fatto il giro dei social media. Nel primo episodio, infatti, assistiamo a un momento estremamente intimo e vulnerabile tra i due protagonisti, che si rivela una delle sequenze più autentiche mai viste in una commedia romantica. La reazione virale di questa scena, che ha ottenuto milioni di visualizzazioni in pochissime ore, è un chiaro segnale del fatto che I Have a Crush at Work non è solo una serie leggera, ma una storia che sa andare in profondità, trattando temi maturi con grande realismo.
Per chi, come me, è stanco dei soliti cliché romantici, questo anime offre qualcosa di fresco e diverso. Non si concentra sul “primo amore” o su personaggi impacciati che cercano di fare colpo sull’altro, ma esplora invece l’evoluzione di una relazione tra adulti, fatta di alti e bassi, di momenti di dolcezza e di difficoltà. La lotta per tenere separata la vita professionale da quella personale rende la storia estremamente interessante, aggiungendo una dimensione di realismo che non si vede spesso in altre serie del genere.
Sfortunatamente, al momento I Have a Crush at Work non è ancora disponibile sulle principali piattaforme di streaming, ma le voci che circolano lasciano sperare che possa essere acquisito da piattaforme come Crunchyroll. Se dovesse arrivare su un servizio di streaming, sono convinta che l’anime avrebbe tutte le carte in regola per diventare uno dei fenomeni dell’anno. Con la sua narrazione realistica, i suoi personaggi ben sviluppati e la sua capacità di trattare con delicatezza e autenticità una relazione adulta, I Have a Crush at Work ha sicuramente il potenziale per conquistare una fanbase globale. I Have a Crush at Work è un anime che merita di essere visto non solo per la sua trama romantica, ma per la sua capacità di esplorare le sfumature più complesse dell’amore. Se siete pronti a immergervi in una storia che vi farà ridere, emozionare e riflettere, non potete perdere questa perla del 2025.
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