Dragonlance: I draghi del Crepuscolo d’Autunno

I draghi del crepuscolo d’autunno (titolo originale Dragons of Autumn Twilight) è un romanzo fantasy scritto da Tracy Hickman e Margaret Weis e pubblicato per la prima volta nel 1984 in America dalla TSR. È il primo romanzo della trilogia delle Cronache di Dragonlance. Il ritorno dei draghi di Takhisis sembra togliere ogni speranza di pace agli abitanti di Krynn, ma anche nel buio più totale c’è sempre una luce che brilla. Si crea infatti un’alleanza fra un gruppo di eroi tra cui: la Regina delle tenebre, elfi, gnomi, cavalieri, barbari, che tutti insieme si mettono alla ricerca della mitica Dragonlance. Ce la faranno i nostri eroi? Una storia avvincente in cui Il Bene e il Male sono impegnati in una lotta estenuante e senza esclusioni di colpi.

Nel mondo fantastico di Krynn da ormai tre secoli gli antichi dei hanno abbandonato le popolazioni, dopo aver scagliato su di loro una montagna di fuoco. Dopo questo cataclisma, le popolazioni umane si sono date alla ricerca di nuovi dei. Alcuni tuttavia credono ancora in quelli vecchi. Un gruppo di amici si ritrova alla Locanda dell’Ultima Casa a Solace, dopo cinque anni di separazione. Si erano lasciati per girare il mondo in cerca di tracce degli antichi dei e per verificare la veridicità delle voci su di un’imminente guerra al nord.A ritrovarsi nel paese dove avevano vissuto per lunghi anni sono: Tanis Mezzelfo, il mago Raistlin Majere con il suo gemello guerriero Caramon, l’aspirante Cavaliere di Solamnia Sturm Brightblade, il nano Flint Fireforge, e il kender Tasslehoff Burrfoot. Manca all’appuntamento la spadaccina mercenaria Kitiara. Durante la sera giungono alla locanda due barbari, un uomo ed una donna, con un bastone tutto decorato. La massima autorità religiosa del villaggio cerca di sequestrare l’oggetto e ne nasce un tafferuglio durante il quale si scopre che il bastone è un potente artefatto taumaturgico. Un vecchio, presente nella sala, istiga gli avventori non solo contro i barbari ma anche contro i compagni. Sono quindi costretti a fuggire tutti insieme dal villaggio. Durante la loro fuga vengono però attaccati da strane creature draconiche, pericolose anche dopo la morte. Nel tentativo di sfuggire a queste creature i compagni si ritrovano nel Bosco stregato di Darken. Ed è proprio qui che il debole e malaticcio Raistlin dimostra quanto siano cresciuti i suoi poteri in quei cinque anni, riuscendo a comunicare con gli spettri che li stavano attaccando. A questo punto gli spettri si ritirano e giungono dei centauri che li conducono dalla Guardiana della foresta, uno stupendo unicorno bianco. Essa rivela loro che un grande male sta prendendo forma nel mondo e dice loro di cercare le risposte nel luogo da cui proviene il bastone, la città distrutta di Xak Tsaroth. L’avventura nella città si rivela piena di emozioni: il barbaro, di nome Riverwind, muore ucciso da un drago. La sua compagna, Goldmoon, lo resuscita con il potere del bastone di cristallo azzurro e ai compagni viene rivelata una grande verità: gli antichi dei non hanno mai abbandonato gli uomini, sono stati loro a dimenticarli. Viene anche rivelato loro che la Regina delle Tenebre, potentissima dea malvagia, è ritornata e ha risvegliato i draghi con l’obbiettivo di conquistare tutto il mondo. Sempre nella città i compagni riescono infine ad uccidere il possente drago nero, ma al prezzo della vita di Goldmoon. Ma Mishakal, Dea della Salute, la riporta alla vita e la consacra come sua chierica.I compagni decidono di tornare a Solace, ma arrivati lì scoprono che il villaggio è nelle mani dei malvagi padroni dei draghi. Mentre cercano di capire cosa è successo vengono catturati insieme alla cameriera Tika e deportati verso le miniere di Pax Tharkas. Insieme a loro viene deportato un elfo, Gilthanas, vecchio compagno di infanzia di Tanis ora, però, non più in buoni rapporti con lui. Prima di giungere a destinazione, gli elfi attaccano il convoglio e liberano i prigionieri. I compagni vengono a portati a Qualinesti, il regno degli elfi, prima patria di Tanis. Lì egli incontra Laurana, figlia del Portavoce dei Soli e sorella di Gilthanas, con la quale aveva avuto una relazione. La ragazza pensa che egli sia tornato per lei, ma viene delusa quando il mezzelfo le rivela di amare Kitiara. Il Portavoce dei Soli chiede ai compagni di provocare una rivolta degli umani prigionieri nelle miniere di Pax Tharkas per distrarre l’esercito del Padrone dei Draghi e permettere agli elfi di fuggire dalle loro terre ormai minacciate. I compagni accettano e si imbarcano in quest’avventura; con loro vanno anche Gilthanas e Laurana. Alla fine riusciranno a provocare la rivolta e addirittura ad uccidere il Padrone dei Draghi.

Si tratta indubbiamente di un libro interessante e avvincente, ma se lo paragoniamo ai due seguente, si dimostra, almeno a mio giudizio, il meno riuscito. Difatti ci sono pochi riferimenti alle vicende passate e alla psicologia dei protagonisti. È comunque un libro indispensabile per chi abbia intenzione di leggere il seguito.

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