Laura Pompei, in arte Hoclarix Bane, è una cosplayer di Civitavecchia (RM) dal 2009. É sempre stata appassionata di anime e manga, ma crescendo lo è diventata anche di fantasy e serie tv. Ha iniziato a leggere i manga alle scuole medie e a giocare di ruolo al liceo. Nei primi anni duemila questo mondo non era così popolare come lo è ora, infatti le sue passioni erano considerate di nicchia e difficilmente riusciva a conoscere persone con i suoi stessi interessi. Hoclarix è un nome che si porta dietro sin da quando giocava a Lineage due e deriva da Clarissa, la moglie di Dracula. Bane, invece, è la sua divinità preferita di dungeon and dragon e non deriva dall’antagonista di Batman come pensano in molti.
Hoclarix Bane ha scoperto il cosplay nel 2009, l’anno del suo quinto liceo Psico Socio Pedagogico. Nella sua scuola era rappresentante d’istituto e aveva organizzato una festa in maschera per carnevale. Per l’occasione aveva deciso di vestirsi da Misa Misa di Death Note e una ragazza della sua scuola le chiese se fosse una cosplayer. In quel momento decise di perfezionare il suo abito e di partecipare a quella che fu la sua prima fiera: il Romics 2009. Quindi in realtà la sua passione per il cosplay nacque con la scoperta del cosplay stesso. I suoi primissimi lavori non li considera veri e propri cosplay, infatti erano frutto dell’unione di alcune cose rimediate qua e la abitate al meglio per cercare di dare un senso al tutto. Il primo cosplay cucito e realizzato appositamente per lo scopo fu quello di Nana di Elfen Lied, da appassionata di manga e anime horror il suo inizio non poteva essere troppo lontano da questo genere. Hoclarix Bane ha realizzato più di 50 cosplay tra i quali: la vedova nera, Dentolina, Madame Vatra, l’Angelo piangente e la premiata regina di cuori del film di Tim Burton. Negli ultimi anni si è dedicata molto alla creazione di Original tutti a tema Horror. La cosplayer afferma di adorare gli original e secondo lei sono la giusta evoluzione del cosplay. Secondo la Bane gli appassionati di questa disciplina iniziano con il cosplay dirigendosi piano piano verso l’original così da poter portare in fiera qualcosa di completamente ideato da loro. Gli original permettono di creare qualcosa di assolutamente personale e unico.
Non c’è un cosplay in particolare a cui Hoclarix Bane è più legata degli altri, ma sicuramente preferisce quelli realizzati nella sua fase adulta come lo spaventapasseri o il corvo (Original Cosplay). Dei primi anni da cosplayer è molto legata al personaggio di Tiny Tina di Borderlands II perché le ha permesso di giocare e di interpretare una folle e divertente pazzoide. Hoclarix Bane riferisce di non avere una buona manualità e di commissionare la gran parte dei suoi cosplay ad artigiani del settore. La cosplayer si dedica prevalentemente al make up e alla parte dell’ideazione dei personaggi.
Secondo Hoclarix Bane non ci sono bravi e cattivi cosplayer, ma persone che si divertono portando avanti il loro hobby al meglio delle proprie possibilità. Riferisce di non essersi mai ispirata a nessun cosplayer perché la sua passione è nata per gioco e non per emulare qualcuno. Anche oggi la cosplayer racconta di viversi la passione del cosplay come qualcosa di personale e non come qualcosa di basato sull’apparire difronte a una massa di persone. La cosplayer pensa che ognuno dovrebbe vivere questo hobby come preferisce, in modo sereno e divertente. Pe quanto riguarda la cosplayer è un modo di dimostrare l’affetto che si prova verso un personaggio e non se la sente di parlare di industria del cosplay.
Nella vita la cosplayer è fa l’assistente sociale presso l’autorità giudiziaria di Roma Capitale, la sua vita professionale e il suo hobby difficilmente trovano dei punti d’incontro, però spesso insieme ad alcuni fotografi realizza dei servizi fotografici su temi sociali come la violenza sulle donne. Hoclarix Bane ha anche un master in sessuologia clinica ed ultimamente si è vista protagonista di un servizio fotografico realizzato dalla fotografa Alessandra Angelini sul Gender Fluid. Hoclarix Bane non vorrebbe mai lavorare con il cosplay perché ci tiene a mantenerlo come hobby facendolo diventare la sua “isola felice” lontana dai problemi lavorativi. Pensa che guadagnare con il cosplay in se non sia troppo facile, ma che qualcuno potrebbe utilizzarlo per crearsi un mestiere nell’intrattenimento dei bambini. La cosplayer pensa che non ci sia niente di male a guadagnare con il cosplay, ma che sia giusto offrire un servizio come nell’ambito delle feste a tema.
La cosplayer conferma di prendere parte agli eventi di settore e sottolinea che i suoi preferiti sono il Lucca Comics and Games, il Romics e il Pellicano Festival Fantasy. Hoclarix pensa che i social network abbiano avuto un ruolo fondamentale nella diffusione del cosplay e che senza di questi sarebbe ancora un’attività dedicata ad una piccola nicchia di persone. La cosplayer racconta che le è capitato una volta di finire su una nota pagina Facebook che prendeva in giro i cosplayer per aver indossato un’armatura fatta da un suo amico alle prime armi, ma dichiara di essere pronta ad indossarla di nuovo perché l’amicizia e il dare sostegno agli altri per lei è più importante. Questo ragazzo oggi è un ottimo artigiano che la cosplayer stima molto, ma come in tutte le cose, si impara dai propri errori e si migliora con l’esperienza. La cosplayer, essendo anche una assistente sociale, non ama nessun genere di pagina dedita alla derisione del prossimo ed è sempre pronta a mettersi in gioco per aiutare una persona cara. Hoclarix Bane è convinta che grazie a questo hobby ha trovato molti amici con passioni simili alle sue e che non cambierebbe per nulla al mondo. Secondo lei questo mondo è faticoso, ma si può vivere con positività senza doversi ritenere migliore di altri, ma avendo la possibilità di condividerlo con tutti costruendo, a volte, rapporti amicali molto solidi. Hoclarix Bane consiglia di buttarsi, di provare e di divertirsi senza temere giudizi.
“Questo mondo non è facile e ci sarà sempre qualcuno pronto a puntare il dito, sta a noi continuare a sorridere, ignorare queste persone, e divertirci facendo qualcosa che amiamo”.
Per conoscere al meglio la creatività di Hoclarix Bane, vi consigliamo di visitare i suoi profili:
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