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Hikikomori: il ritiro sociale tra i giovani nerd

L’hikikomori, un termine che affonda le sue radici nella cultura giapponese, sta diventando sempre più un fenomeno riconoscibile anche in Occidente, con un impatto crescente, in particolare tra i giovani. Questo fenomeno si manifesta come un auto-isolamento prolungato all’interno delle proprie mura domestiche, un ritiro totale dalle attività sociali, familiari e scolastiche. Se, inizialmente, l’hikikomori era un comportamento tipicamente associato alla cultura giapponese, oggi è diventato una realtà tangibile anche in molte società occidentali, compresa l’Italia. L’isolamento, che riguarda milioni di giovani in tutto il mondo, ha innescato un acceso dibattito tra chi lo considera una manifestazione di eccentricità giovanile e chi, invece, lo vede come un serio problema sociale e psicologico.

Seppur l’hikikomori non si limiti a una sola fascia di età, è tra gli adolescenti e i giovani adulti che il fenomeno ha trovato la sua espressione più forte. In particolar modo, all’interno del mondo nerd, l’isolamento diventa spesso un riflesso della passione smisurata per videogiochi, fumetti e cultura pop. Sebbene il legame tra isolamento sociale e passione per hobby come il gaming o la lettura di manga non sia sempre chiaro, la cultura nerd è spesso vista come un rifugio da un mondo che può sembrare difficile o ostile. Il giovane nerd, così, tende a rifugiarsi nel suo universo di pixel e pagine stampate, talvolta trascurando la vita sociale e la partecipazione alle esperienze quotidiane tipiche della sua età.

Il Ritiro Sociale tra i Giovani Italiani

Secondo uno studio condotto dal gruppo di ricerca Musa del Cnr-Irpps e pubblicato sulla rivista Scientific Reports, il fenomeno del ritiro sociale tra i giovani italiani ha visto un preoccupante aumento, in particolare dopo la pandemia di Covid-19. I dati raccolti tra il 2019 e il 2022 rivelano che, sebbene il fenomeno esistesse già prima, la situazione è diventata ancora più grave con l’emergere della pandemia e la crescente digitalizzazione delle relazioni. Le indagini hanno coinvolto un campione significativo di adolescenti italiani, portando alla luce che la percentuale di ragazzi che si definiscono “lupi solitari”, ossia quelli che interagiscono solo in ambito scolastico e che limitano le loro relazioni sociali al mondo virtuale, è aumentata drasticamente: dal 5,6% nel 2019 al 9,7% nel 2022.

La pandemia ha amplificato l’uso dei social media, spostando molte interazioni nella dimensione virtuale e isolando ulteriormente gli adolescenti. Un fenomeno che non ha risparmiato nemmeno i più giovani, rendendo più difficile la gestione delle proprie emozioni e la costruzione di una sana identità sociale.

Il Fenomeno degli Hikikomori Nerd: Una Passione che Diventa Isolamento

Gli hikikomori, spesso definiti come “lupi solitari”, possono essere spinti verso il ritiro sociale per molteplici ragioni, alcune delle quali strettamente legate alle difficoltà psicologiche, altre alla crescente dedizione per hobby considerati solitari. Nel mondo nerd, in particolare, l’eccessiva passione per videogiochi, fumetti, serie TV o manga può essere un rifugio per chi ha difficoltà a entrare in contatto con la realtà sociale. La passione si trasforma così in una sorta di rifugio sicuro, lontano dalle pressioni scolastiche e sociali, ma anche da un mondo che, in alcuni casi, può apparire spietato e difficile da affrontare.

La solitudine digitale è la nuova frontiera dell’isolamento: i giovani hikikomori si rifugiano dietro uno schermo, dove possono vivere storie epiche e combattere battaglie senza essere giudicati o dover fare i conti con le aspettative sociali. L’ansia sociale, la paura di non essere all’altezza o la depressione, che spesso accompagna questi giovani, finiscono per spingerli sempre più lontano dalla vita reale. Seppur a livello superficiale possa sembrare una semplice passione per il mondo nerd, dietro si nascondono problemi più profondi legati alla salute mentale e alle relazioni sociali.

Le Cause Psicologiche e Sociali del Ritiro

Le motivazioni dietro l’hikikomori sono complesse e variegate. Oltre alla passione per i propri hobby, ci sono fattori psicologici, relazionali e sociali che influiscono sul comportamento di questi giovani. Ansia sociale, depressione, bullismo e cyberbullismo sono tra i principali fattori che contribuiscono a spingere gli adolescenti in uno stato di isolamento. La paura di essere giudicati, la bassa autostima e il confronto con modelli estetici irraggiungibili sui social media sono solo alcuni degli elementi che contribuiscono ad accentuare il ritiro sociale.

L’iperconnessione digitale è uno dei principali fattori di rischio. La continua esposizione a contenuti sui social media può danneggiare l’identità adolescenziale, facendo sentire i giovani sempre più lontani dal mondo reale. Non è raro che, con l’aumentare dell’isolamento, diminuisca anche l’interazione virtuale. Il giovane hikikomori, infatti, spesso si ritira anche dai social, abbandonando progressivamente quella che sembrava una delle sue uniche vie di contatto con il mondo esterno.

Conseguenze dell’Hikikomori: Un Rischio per la Salute Mentale e Fisica

Le conseguenze dell’hikikomori sono spesso gravi e di lunga durata. Tra gli effetti più evidenti vi è l’isolamento sociale che influisce negativamente sul benessere psicologico del giovane. La solitudine prolungata porta a una serie di disturbi mentali, come l’ansia e la depressione, che se non trattati possono acutizzarsi nel tempo. Ma le problematiche non si limitano alla sfera psicologica: l’isolamento fisico, la scarsa attività fisica e l’assenza di luce solare possono anche generare problemi di salute come obesità, carenze vitaminiche e disturbi del sonno.

Il reinserimento sociale è spesso un processo lungo e doloroso, in cui il giovane deve affrontare non solo le sue paure e insicurezze, ma anche il giudizio di chi lo circonda. L’interazione sociale, che per molti è stata vissuta come un peso, può diventare una vera e propria barriera psicologica difficile da superare.

Cosa Si Può Fare per Aiutare un Giovane Hikikomori?

Il trattamento dell’hikikomori richiede un approccio multidisciplinare, che tenga conto delle cause psicologiche, sociali e familiari del comportamento. La terapia psicologica rappresenta uno degli strumenti più efficaci per aiutare il giovane a superare le difficoltà emotive e relazionali che lo spingono a ritirarsi. Il supporto familiare è cruciale: una rete di affetti stabili e una comunicazione aperta possono favorire il reinserimento graduale nella vita sociale.

Esistono anche gruppi di supporto che offrono sostegno reciproco a chi si trova a vivere questa condizione. La partecipazione ad attività sociali, inizialmente in modo graduale, può essere un altro passo importante per combattere l’isolamento. Tuttavia, è fondamentale che l’approccio sia sempre personalizzato, in quanto ogni caso di hikikomori è unico e richiede soluzioni specifiche.

L’hikikomori è un fenomeno complesso che merita attenzione e sensibilizzazione. Solo attraverso un intervento mirato, che coinvolga non solo i professionisti ma anche la famiglia e la società, sarà possibile aiutare i giovani a superare l’isolamento e a vivere una vita sana e socialmente integrata.

maio

maio

Massimiliano Oliosi, nato a Roma nel 1981, laureato in giurisprudenza, ma amante degli eventi e dell'organizzazione di essi, dal 1999 tramite varie realtà associative locali e nazionali partecipa ad eventi su tutto il territorio nazionale con un occhio particolare al dietro le quinte, alla macchina che fa girare tutto.

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