Hellblade è una serie che, fin dal suo esordio, ha saputo catturare l’immaginazione di tanti appassionati grazie alla sua straordinaria capacità di unire una narrazione densa e affascinante con una qualità visiva che spinge i limiti delle capacità tecniche delle console. Il primo capitolo, Hellblade: Senua’s Sacrifice, aveva già impressionato per la sua ambientazione evocativa e il modo in cui trattava temi delicati come la psicosi e la mitologia norrena. Ma, a quanto pare, il secondo capitolo, Senua’s Saga: Hellblade 2, ha portato con sé anche una certa delusione, soprattutto riguardo a un aspetto fondamentale che ha sempre caratterizzato la serie: il gameplay.
Nonostante la maestria con cui Ninja Theory ha saputo realizzare un mondo visivamente stupefacente, la componente ludica di Hellblade 2 ha mostrato le sue crepe. Il combattimento, che nel primo capitolo era già stato oggetto di critiche per la sua semplicità e la ripetitività, ha continuato a essere un punto debole. Se nel primo gioco l’assenza di un sistema di combattimento particolarmente complesso poteva essere giustificata dalla natura introspectiva e narrativa del gioco, nel secondo capitolo, purtroppo, l’evoluzione che molti speravano non è arrivata. Il gioco ha sacrificato troppo il lato ludico in favore di una ricerca quasi ossessiva della perfezione tecnica, creando un’esperienza che molti hanno definito più un “walking simulator” che un titolo d’azione avvincente.
Ed è proprio questo punto che fa da sfondo all’entusiasmo e alle speranze che accompagnano l’annuncio di un terzo capitolo, che potrebbe finalmente essere il titolo che i fan avevano sognato. Non è ancora chiaro se Hellblade 3 abbia già ricevuto il via libera da Microsoft, soprattutto considerando che Senua’s Saga non è ancora stato rilasciato e il suo impatto commerciale rimane una variabile sconosciuta. Eppure, ci sono segnali che lasciano ben sperare. Gli sviluppatori di Ninja Theory, infatti, non solo hanno confermato di essere al lavoro su un nuovo capitolo, ma hanno anche pubblicato un annuncio di lavoro per un Senior Combat Designer, un segno chiaro che l’approfondimento e il miglioramento del sistema di combattimento saranno al centro di questa nuova avventura.
L’idea che Ninja Theory stia cercando di rinnovare il gameplay è particolarmente interessante, poiché le esperienze passate hanno mostrato che la serie Hellblade potrebbe trarre enormi benefici da un sistema di combattimento più variegato e meno ripetitivo. In effetti, uno dei motivi principali per cui molti giocatori non sono riusciti a portare a termine Hellblade 2 potrebbe risiedere proprio nella ripetitività di alcune meccaniche di gioco. Solo il 13% degli utenti, infatti, ha completato il titolo, un dato che non lascia spazio a dubbi sul fatto che un cambiamento fosse necessario. Se Ninja Theory riuscirà a combinare una maggiore libertà nelle scelte del giocatore con un sistema di combattimento più interessante e meno lineare, Hellblade 3 potrebbe davvero diventare il capitolo che tutta la community attendeva.
C’è un altro aspetto che potrebbe rivelarsi decisivo: la lezione che Ninja Theory sembra aver imparato dal secondo capitolo. Se c’è una cosa che si può dire su questo studio è che non ha mai avuto paura di spingersi oltre i confini del possibile. La serie Hellblade ha sempre brillato per la sua capacità di innovare sul piano tecnico, sia nel design dei mondi che nel trattamento di tematiche psicologiche profonde, ma ora sembra che gli sviluppatori vogliano dare la stessa attenzione anche al gameplay, cercando di trovare un equilibrio tra il lato emozionale e quello ludico.
Infine, non si può fare a meno di notare un cambiamento significativo all’interno di Ninja Theory, con il co-fondatore dello studio che ha deciso di lasciare l’azienda ad aprile 2024. Una mossa che, pur lasciando una certa incertezza sul futuro dello studio, non sembra aver influenzato la visione a lungo termine. Il team è concentrato sul lancio di uno dei suoi progetti più ambiziosi e, sebbene l’abbandono di una figura storica possa sembrare un segnale preoccupante, la conferma di Hellblade 3 e la ricerca di nuovi talenti indicano che Ninja Theory è determinata a proseguire la sua strada.
Il futuro della serie Hellblade potrebbe dunque essere brillante, se gli sviluppatori riusciranno a dare vita a un titolo che sappia rispondere alle critiche, mantenendo quella capacità di emozionare e coinvolgere che ha sempre caratterizzato la saga. Un sistema di combattimento rinnovato, una trama che sappia ancora una volta toccare corde emotive profonde e, soprattutto, una grafica che continua a spingere i limiti del possibile, potrebbero finalmente restituire ai fan quella che, a conti fatti, è una delle saghe più promettenti dell’era moderna dei videogiochi.
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