Hangry Butterflies di Maruska Albertazzi è la storia di un gruppo di ragazze che soffrono di disturbi alimentari che si incontrano per la prima volta. E’ la storia di queste ragazze prese singolarmente ed è la storia del loro rapporto col cibo. E’ la storia del loro profilo alimentare ed è anche la mia storia. E, alla fine, solo alla fine, è un documentario sui disturbi del comportamento alimentare. Come in una frase piena di coordinate e subordinate ma con una punteggiatura adeguata, Hangry Butterflies è stato pensato e realizzato per raccontare, informare e prevenire ma soprattutto per emozionare e non annoiare un pubblico non solo di adolescenti ma di tutte le età, anagrafiche e di spirito.
Dietro l’hashtag #larinascitadellefarfalle c’è una community di migliaia di ragazze, spesso giovanissime, che grazie alla loro forza diventano ogni giorno più consapevoli e unite. Un gruppo di guerriere che, attraverso i propri profili social, sono riuscite a creare una rete vera, fisica, reale a cui aggrapparsi nei momenti più difficili. Hangry Butterflies racconta del primo incontro dal vivo tra un gruppo di queste ragazze: hanno tra i 14 e i 22 anni e stanno guarendo dal disturbo del comportamento alimentare. Storie che si intrecciano, che si toccano, che scivolano l’una nell’altra come in un gioco di scatole cinesi. Perché queste ragazze sono una la sponsor dell’altra. Sono oltre 3 milioni in Italia le persone che convivono con disturbi del comportamento alimentare.
Tra queste 2,3 milioni sono adolescenti. “Hangry” è un neologismo nato unendo “hungry” – affamato – e “angry” – arrabbiato” – e descrive quella sensazione di nervosismo, rabbia e inquietudine che ci prende quando siamo affamati e non possiamo mangiare. Milioni di donne, in questo momento, sono “hangry” e non perché non hanno accesso al cibo. Perché se lo negano. All’anoressia, alla bulimia e agli altri disturbi dell’alimentazione è dedicato il 15 Marzo, la Giornata nazionale del Fiocchetto Lilla. Il Fiocchetto Lilla è il Simbolo della lotta contro i Disturbi del Comportamento Alimentare (DCA), ed è il simbolo di una lotta per il diritto alla cura contro un’epidemia che sta prendendo dimensioni sempre più preoccupanti, alla quale non vengono ancora destinati fondi sufficienti e specifici.
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