Il Gioco di Ruolo di Guerre Stellari – Seconda Edizione

Tra i molteplici giochi che sono stati realizzati, dedicati alla saga di Guerre Stellari (prima che si chiamasse con il termine anglosassone!), i generi sono molto vari, dai classici giocattoli ai giochi da tavolo fino ai videogiochi per PC e Console. In questo articolo, voglio soffermarmi su un gioco che anni addietro, anzi per essere in tema, “tanto tempo fa….”, insieme a un gruppo di vecchi amici, ho passato mesi, a cadenza settimanale, intere nottate di puro divertimento. Ovviamente stiamo parlando della versione Gioco di Ruolo, abbreviato in GdR;  di Star Wars, e tra le molteplici versioni che ne hanno realizzate, quella a cui sono più legato è “Guerre stellari Gioco di Ruolo Seconda Edizione”.

Gioco realizzato agli inizi degli anni ’90, dalla West End Games e pubblicato in Italia dalla Stratelibri. Il manuale base, era stato graficamente realizzato con la copertina colorata di blu e recante in primo piano il volto mascherato di Darth Vader, e il prezzo nelle vecchie Lire.

Per quanto riguarda, invece, il sistema di gioco, a prima vista, come molti manuali di GdR, sembra avere una giocabilità molto complicata, ma, approfondendo sempre di  più, si scopre pian piano la sua semplicità. In primo luogo il tipo di dadi utilizzato per giocare, è quello a 6 facce, per questo viene definito un GdR D6 Sistem; infatti, per effettuare una certa azione, oppure per risolvere una certa situazione, come ad esempio sparare col blaster, volare con un Caccia Tie, oppure afferrare un oggetto, vengono utilizzati un certo numero di dadi a 6 facce di un unico colore, più un dado di colore diverso che viene definito “dado del destino”, il numero di dadi da tirare è determinato dall’abilità o dal tipo di azione che il giocatore, oppure il Png (personaggio non giocante) deve effettuare, dopo il tiro si sommano i risultati e si verifica sulla tabella se tale azione è riuscita oppure no, però il vero brivido del gioco è il dado del destino.

Oltre al sistema di gioco, il bello di questo gioco è la grandissima varietà di ambientazioni e di personaggi che può creare, infatti, leggendo il capitolo che riguarda la storia e l’ambientazione, si possono creare moltissime avventure ambientate in vari periodi della Saga, compreso, facendo alcune opportune modifiche, il periodo del Prequel, oppure ambientarla nel periodo del Primo Ordine. Per quanto riguarda i personaggi, oltre alla possibilità di crearlo dal nulla, vi sono moltissimi personaggi già precostruiti di vario tipo, oltre a quelli consueti, pilota ribelle, ufficiale imperiale e assaltatore imperiale eccetera, vi sono molteplici scelte. Oltre alle tipologie, come ad esempio contrabbandiere, medico oppure giocatore d’azzardo, vi è la possibilità anche di interpretare varie razze, gli Ewoks, Wookiee i Sullustani e anche i droidi. Con tutti i loro punti forti e punti deboli; infatti era divertente interpretare l’unico Wookiee in mezzo a un gruppo di umani, con il problema che nessuno capiva la lingua dei Wookiee, immaginatevi di giocare facendo versi e ringhi per farvi capire dal resto del gruppo, non vi dico che putiferio ne veniva fuori, ma che divertimento c’era, pochi lo immaginano.

Un’altra particolarità di questo manuale è tra le sue pagine, infatti ve ne sono alcune che recano bandi di arruolamento Imperiale e pubblicità di eventi o di prodotti di vario tipo dell’universo Star Wars, che arricchiscono questo gioco rendendolo unico.

Questo manuale essendo, come detto in precedenza, degli anni 90 è ormai da tempo fuori catalogo e quasi introvabile, ed è diventato un bel pezzo vintage che con il tempo acquisterà sempre più valore, almeno quello sentimentale. Per quanto mi riguarda personalmente è un pezzo speciale della mia collezione sia di Star Wars che di GdR, oltre a essere un bel gioco mi riporta alla mente bei ricordi delle interminabili sessioni che facevo con gli amici. Vi do un piccolo consiglio, chi ha questo manuale se lo tenga stretto, a chi manca se riesce a trovarlo, ci faccia un pensierino ne varrà la pena.

Alla prossima!

By Marco Talparius Lupani

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