Grendel, il primo antagonista di Beowulf

Grendel è uno dei personaggi più enigmatici e memorabili del poema epico anglosassone “Beowulf”. Descritto come un mostro divoratore di uomini, Grendel è il primo dei tre antagonisti che l’eroe Beowulf deve affrontare. La sua natura è ambigua: sebbene possieda attributi animali e un aspetto mostruoso, sembra essere guidato da emozioni e impulsi vagamente umani, mostrando una vita interiore più complessa di quanto ci si potrebbe aspettare.

Grendel è esiliato nelle paludi al di fuori dei confini della società umana, diventando un emarginato che sembra desiderare di essere reintegrato. Il poeta suggerisce che dietro l’aggressività di Grendel contro i Danesi si nasconda la solitudine e la gelosia. Per discendenza, Grendel appartiene al “clan di Caino, che il creatore aveva bandito e condannato come emarginati” (versi 106-107). È quindi discendente di una figura che incarna il risentimento e la malizia.

Mentre il poeta suggerisce in modo alquanto empatico che l’amaro risentimento di Grendel per essere escluso dai festeggiamenti nella sala del mead sia dovuto, in parte, al suo status maledetto, sottolinea anche che Grendel è “malvagio per natura” e che “non ha mai mostrato rimorso” (verso 137). La sua lotta contro i Danesi è simbolica di un attacco all’idea stessa di società, poiché Heorot, la sala del mead, è un simbolo di tale società e compagnia, essendo il luogo dove i Danesi si riuniscono per mangiare, bere, raccontare storie, costruire legami tra loro e condividere la generosità del loro re.

La figura di Grendel ha ispirato altre opere, come il romanzo “L’orco” di John Gardner, che esplora più a fondo queste idee su Grendel, raccontando gli eventi di Beowulf dal punto di vista del mostro. Inoltre, Grendel appare anche nella saga di Hrólf Kraki, un’altra opera che racconta le vicende del personaggio Beowulf. Grendel è un personaggio complesso che incarna temi universali come l’esclusione, la vendetta e la lotta tra il bene e il male, rendendolo un elemento fondamentale nella letteratura epica e nella mitologia nordica.

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