Grazie Piero Angela

Non amo scrivere “coccodrilli” per vip e gente dello spettacolo, ma questa volta è diverso. Oggi l’Italia intera si è fermata apprenendo la scomparsa di Piero Angela, il celebre conduttore di Quark che si è spento nella notte tra il 12 e il 13 agosto, all’età di 93 anni.  “Buon viaggio papà”. Così Alberto Angela ha dato l’annuncio della morte del padre Piero su Twitter. Questa è la lettera che Piero Angela ha lasciato a tutti noi in questo giorno di lutto condiviso:

Cari amici, mi spiace non essere più con voi dopo 70 anni assieme. Ma anche la natura ha i suoi ritmi. Sono stati anni per me molto stimolanti che mi hanno portato a conoscere il mondo e la natura umana.
Soprattutto ho avuto la fortuna di conoscere gente che mi ha aiutato a realizzare quello che ogni uomo vorrebbe scoprire. Grazie alla scienza e a un metodo che permette di affrontare i problemi in modo razionale ma al tempo stesso umano.
Malgrado una lunga malattia sono riuscito a portare a termine tutte le mie trasmissioni e i miei progetti (persino una piccola soddisfazione: un disco di jazz al pianoforte…). Ma anche, sedici puntate dedicate alla scuola sui problemi dell’ambiente e dell’energia.
È stata un’avventura straordinaria, vissuta intensamente e resa possibile grazie alla collaborazione di un grande gruppo di autori, collaboratori, tecnici e scienziati.
A mia volta, ho cercato di raccontare quello che ho imparato.
Carissimi tutti, penso di aver fatto la mia parte. Cercate di fare anche voi la vostra per questo nostro difficile Paese.
Un grande abbraccio
Piero Angela

Tutti noi “nerd” siamo letteralmente cresciuti con le trasmissioni del grande divulgatore scientifico nato a Torino il 22 dicembre 1928 e che ha inizialmente inaugurato la sua carriera come cronista radiofonico con Giornale Radio. per poi approdare in tv al Telegiornale e successivamente comincerà la sua esperienza in RAI. 

In un’intervista a LaPresse, Piero Angela ricorda perfettamente il momento in cui ha deciso di dedicarsi alla “divulgazione scientifica” grazie alla diretta dello Sbarco sulla Luna del 1969:

La notte della Luna ero a New York, vidi lo sbarco su un maxi schermo a Central Park e lì decisi che mi sarei dedicato alla divulgazione scientifica“.

Sono gli anni Settanta quelli in cui comincia a spiegare agli italiani le meraviglie della natura, del mondo, dello spazio, della scienza: nel ’71 conduce Destinazione Uomo, mentre esattamente 10 anni dopo comincia la sua esperienza con Quark.

Quark venne trasmessa ogni settimana a partire da mercoledì 18 marzo 1981 fino a mercoledì 14 settembre 1994 in seconda serata su Rai 1. Quark, con le trasmissioni successive da essa derivate, rappresenta la trasmissione scientifica più longeva e di maggior successo della tv italiana. Quark è stato il capostipite di un’intera famiglia di trasmissioni nate nel corso degli anni, da Il mondo di Quark (in onda quotidianamente nel primo pomeriggio di Rai 1 negli anni ’80 e ’90) fino ad arrivare a Superquark, programma di maggiore durata e presentato ancora oggi in prima serata.

Nel 1981 l’Italia scoprì la passione per la scienza grazie alla rubrica curata da Angela, sottotitolata “viaggi nel mondo della scienza”:

«Il nome “Quark” nacque da una lista di 50 nomi. Allora quark era una particella ipotetica, costituente dell’atomo: usare questo nome per un programma voleva dire andare dentro le cose per comprendere i meccanismi di base. La scienza permette di capire tutto: è quello che fanno i filosofi dall’antica Grecia. Risponde a domande quali “da dove veniamo?” (astrofisica), “com’è nata la terra?” (geologia), “com’è nata la vita?” (biochimica), come si è evoluta la vita?” (biologia), “perché siamo diversi?” (genetica), “cos’è il cervello?” (neurologia) e così via. Sono le domande che l’uomo si è sempre posto e alle quali la scienza può rispondere. I miei telespettatori sono curiosi: vogliono capire e sapere».

 Ci saranno poi tantissime altre trasmissioni, come Il pianeta dei dinosauriViaggio nel cosmo e Ulisse – il piacere della scoperta, che lo consacreranno come uno dei volti più noti nel mondo della scienza e della televisione italiana.

Figlio di una famiglia antifascista, pur non essendo stato uno studente eccellente e pur non avendo conseguito la laurea, gli sono state state conferite 8 lauree Honoris Causa. Nel 2004 è stato insignito del titolo di Grande Ufficiale dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana e nel 2021 del titolo di Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana. Apertamente agnostico, nel 1989 fu tra i fondatori del Cicap, associazione per il controllo sulle pseudoscienze, nata per promuovere l’educazione scientifica e lo spirito critico, nonché per indagare sull’effettiva esistenza dei presunti fenomeni paranormali.

Eccellente musicista di pianoforte da quando aveva 7 anni e prima d’iniziare la carriera giornalistica si esibiva nei Jazz Club di Torino. Sposato con un’ex ballerina di danza classica, Margherita Pastore il giornalista ha avuto due figli: Christine Angela e Alberto Angela, che ha seguito i passi del padre come divulgatore scientifico. Curiosamente, nonostante lavorino insieme, Alberto non lo chiama mai ‘papà’: 

“Gliel’ho chiesto io di chiamarmi Piero, mi piace avere un rapporto di lavoro“, 

Per continuare a sognare il mondo con le parole immortali di Piero Angela vi consigliamo di leggere i suoi numerosi volumi scientifici / divulgativ: Nel cosmo alla ricerca della vita (1980); La macchina per pensare (1983); Oceani (1991); La sfida del secolo (2006); Perché dobbiamo fare più figli (con L. Pinna, 2008); A cosa serve la politica? (2011); Dietro le quinte della Storia. La vita quotidiana attraverso il tempo (con A. Barbero, 2012); Viaggio dentro la mente: conoscere il cervello per tenerlo in forma (2014); Tredici miliardi di anni. Il romanzo dell’universo (2015); Gli occhi della Gioconda (2016). Nel 2017 ha pubblicato il libro autobiografico Il mio lungo viaggio. 

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