La nuova tecnologia di ricerca di Google, chiamata Search Generative Experience (SGE), utilizza l’intelligenza artificiale per fornire risposte più dettagliate e dirette alle query di ricerca. Questa tecnologia sarà integrata in Google Search anziché essere un’app separata come Google Assistant. SGE si basa su un decennio di informazioni provenienti da Google e altre fonti e utilizza un potente nuovo modello di intelligenza artificiale chiamato PaLM. Inizialmente, SGE mostrerà solo frammenti di informazioni, ma Google prevede di ampliare le capacità della tecnologia per consentire agli utenti di completare compiti direttamente nei risultati di ricerca. Mentre SGE è attualmente in fase di test beta, Google mantiene gran parte dei dettagli della tecnologia e dei piani di sviluppo futuri sotto chiave. Tuttavia, il lancio iniziale di SGE si concentrerà su query informative, query di prodotti e query locali, che genereranno fino al 10% del traffico del motore di ricerca. SGE non includerà link o informazioni promozionali e potrebbe non mostrare risultati di marchi più grandi, concentrandosi invece su aspetti specifici e dettagli minuti delle query. I praticanti SEO potrebbero dover concentrarsi maggiormente su parole chiave a coda lunga e contenuti completi per rimanere visibili nei risultati di SGE. La funzionalità potrebbe anche influire sui risultati di ricerca organica, deviando potenzialmente fino al 30% dei clic organici verso frammenti generati dall’IA. L’impatto di SGE sul SEO è ancora incerto, ma le attività locali, i venditori di prodotti, i siti di recensioni e i siti informativi potrebbero trarre vantaggio dalla tecnologia, mentre i siti informativi potrebbero perdere traffico per le query comuni. Google ha dichiarato che i risultati di SGE non sono attualmente personalizzati, sebbene il contesto recente sia considerato per migliorare il flusso di conversazione. SGE non monetizzerà inizialmente i risultati di ricerca, ma gli annunci potrebbero apparire successivamente sopra o sotto i frammenti di SGE, e i link sponsorizzati appaiono ancora per le ricerche standard. Man mano che SGE si sviluppa ulteriormente, potrebbero apparire annunci nativi integrati. Ci sono ancora alcuni problemi di bug documentati dagli utenti, come informazioni errate, fattori di ranking inconsistenti, credibilità dell’autore o della fonte e standard di affidabilità. L’arrivo di SGE potrebbe potenzialmente influire sull’accessibilità dei risultati di ricerca organica per alcuni siti web.
Inteligenza artificiale generativa
Google ha annunciato nuove funzionalità per la ricerca basate sull’intelligenza artificiale generativa. Le novità fanno parte della Search Experience basata sull’IA generativa (SGE), la visione di Google per il futuro della ricerca, in cui le richieste dell’utente vengono elaborate per fornire risposte sintetiche anziché semplici elenchi di siti web.
Generazione Immagini
Con la nuova funzionalità di generazione di immagini, gli utenti possono descrivere ciò che hanno in mente e l’intelligenza artificiale genererà fino a 4 opzioni tra cui scegliere. Ad esempio, con la richiesta “disegna un’immagine di un capibara che indossa un cappello da chef e prepara la colazione”, l’algoritmo produrrà dei simpatici ritratti del roditore ai fornelli. Le immagini possono essere poi modificate ed esportate.
La generazione di immagini è possibile anche all’interno di Google Immagini, anche in questo caso solo per gli utenti che hanno abilitato la “SGE”. Ad esempio, per ricerche come “allestimenti minimalisti per la tavola di Halloween” oppure “idee spettrali per la casetta del cane”. Interessante, inoltre, la possibilità di attivare Google Lens sulle immagini generate per trovare prodotti reali simili in modo da concretizzare l’idea iniziale nella realtà.
Generazione Testi
Con la funzionalità di generazione di testi, gli utenti potranno richiedere la stesura di brevi bozze da usare come punto di partenza. Ad esempio, dopo aver raccolto online idee per trasformare un garage in ufficio, sarà possibile chiedere “Scrivi una mail a un’impresa per richiedere un preventivo”. Il testo generato potrà poi essere esportato e modificato.