“Oddio, Google è diventato arancione!” Non preoccupatevi, non è uno scherzo, e non è nemmeno un errore tecnico. Se avete aperto Google in modalità scura sul vostro telefono e vi siete trovati davanti a titoli di ricerca che sembrano… più arancioni del solito, tranquilli, non state impazzendo. È una novità voluta da Google, che ha deciso di rinnovare l’aspetto della sua interfaccia e ha scelto l’arancione per i titoli dei risultati di ricerca. Sembra che questa sorpresa cromatica abbia colto alla sprovvista molti utenti, ma c’è un motivo ben preciso dietro questa scelta.
Iniziamo con il perché dell’arancione: Google, fino ad oggi, ci ha sempre abituati al suo rassicurante blu. Un blu che ci ha accompagnato nelle nostre ricerche per anni, senza troppi cambiamenti. Ma ora, con la modalità scura attivata, il gigante di Mountain View ha scelto un colore più caldo, decisamente più visibile e leggibile. Ma perché proprio arancione? Semplice: la leggibilità! In un mondo dove la chiarezza visiva è fondamentale, l’arancione si distingue meglio rispetto ad altri colori. Il bianco sarebbe stato troppo luminoso, il rosso troppo aggressivo, e il giallo troppo “emoji-style”. Il verde, sebbene molto associato ad Android, non sarebbe stato abbastanza. Quindi, alla fine, è toccato all’arancione, che ha trovato il suo posto per rendere i titoli dei risultati di ricerca più facili da leggere, soprattutto nelle ore serali.
E a proposito di tempismo, questa mossa cromatica arriva proprio in prossimità del Black Friday. Coincidenza? Forse no. L’arancione, che in questo periodo dell’anno è decisamente nel suo elemento, sembra un’ottima scelta per attirare l’attenzione sui titoli dei prodotti in promozione. Dato che molti di noi navigano di sera, la nuova modalità scura ottimizzata per l’occasione potrebbe davvero fare la differenza, rendendo le ricerche molto più comode.
Infine, non dimentichiamoci di quello che Google ha in serbo per il futuro. Se vi sembra che l’introduzione dell’arancione sia solo la punta dell’iceberg, beh, potrebbe esserlo. Google sta lavorando su una nuova esperienza di ricerca, ispirata a Gemini Live, il suo chatbot AI. Questo potrebbe segnare l’inizio di una rivoluzione nella ricerca online, trasformando Google in un assistente virtuale ancora più potente, capace di rispondere alle nostre domande senza farci passare da un link all’altro. È un’idea che sembra uscita direttamente da un film di fantascienza, ma più ci pensiamo, più sembra che il futuro sia già qui.
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