La notte tra il 5 e il 6 gennaio 2025 ha visto il grande ritorno dei Golden Globes, l’82ª edizione dei premi più ambiti nel mondo del cinema e della televisione. La cerimonia, che si è svolta come sempre in diretta sulla rete CBS, è stata presentata dalla comica Nikki Glaser, portando un tocco di leggerezza e ironia a un evento che ogni anno celebra l’eccellenza cinematografica e televisiva. La serata ha confermato ancora una volta la sua capacità di unire attori, registi, sceneggiatori e appassionati di cinema in un tripudio di emozioni e sorprese.
Le candidature, annunciate il 9 dicembre 2024, avevano già suscitato molta attesa e curiosità. I riflettori erano puntati soprattutto su Emilia Pérez, il musical che ha fatto il suo debutto su Netflix, e su Shōgun, il remake della celebre serie degli anni Ottanta ambientato nel Giappone del XVII secolo. E non c’è da sorprendersi se questi due titoli sono emersi come i grandi protagonisti della serata. Emilia Pérez, infatti, è stato il film più premiato, trionfando in ben quattro categorie, inclusi miglior film commedia o musicale, miglior attrice non protagonista (Zoe Saldaña), miglior canzone originale e miglior film non in lingua inglese. Una vittoria che ha consacrato definitivamente questo titolo come uno dei più apprezzati dal pubblico e dalla critica.
Ma anche Shōgun non è stato da meno, conquistando anch’esso quattro premi. La serie, che ha saputo portare sul piccolo schermo una storia avvincente e ricca di spunti storici, ha ottenuto il riconoscimento come miglior serie drammatica, con i premi per miglior attore e attrice in una serie drammatica a Hiroyuki Sanada e Anna Sawai, e il premio come miglior attore non protagonista in una serie a Tadanobu Asano. Un trionfo che ha sottolineato la forza della narrazione e la qualità delle interpretazioni, con il cast che ha saputo dare vita a personaggi indimenticabili.
Tra i film, un altro grande vincitore è stato The Brutalist, una pellicola che racconta la storia di Laszlo Toth (interpretato da Adrien Brody), un architetto ebreo ungherese sopravvissuto ai campi di concentramento e diventato immigrato negli Stati Uniti. Il film ha vinto tre premi: miglior film drammatico, miglior attore per Adrien Brody e miglior regista per Brady Corbet. Un riconoscimento che ha celebrato non solo la potenza della storia, ma anche l’intensità della performance di Brody, capace di dare voce a un personaggio tormentato e pieno di sfumature.
Un’altra vittoria di grande rilievo è arrivata per Challengers, il film di Luca Guadagnino che, seppur non riuscendo a conquistare il premio come miglior film musicale o commedia, si è aggiudicato il Golden Globe per la miglior colonna sonora, con Trent Reznor e Atticus Ross protagonisti della vittoria. La loro composizione, che accompagna le immagini del film con maestria, ha contribuito a creare un’atmosfera unica e coinvolgente, rendendo la pellicola ancora più memorabile.
Nella categoria delle miniserie, Baby Reindeer, basato su una storia vera di stalking, è stato premiato come miglior miniserie. La serie, disponibile su Netflix, ha conquistato il pubblico e la giuria grazie a una trama inquietante e una performance intensa. Un altro trionfo è stato per Hacks, che ha vinto il premio come miglior serie commedia o musicale, consolidando la sua posizione come una delle produzioni più brillanti e apprezzate nel panorama televisivo.
La cerimonia ha visto anche il trionfo di attori come Kieran Culkin, premiato come miglior attore per A Real Pain, e Demi Moore, che ha vinto come miglior attrice in un film musicale o commedia per The Substance. Questi premi sono la testimonianza del talento e della versatilità di un cast che, con la sua energia e passione, ha saputo lasciare il segno in pellicole di grande valore.
Sul fronte italiano, Vermiglio, un film diretto dalla regista Maura Delpero, già candidato all’Oscar come miglior film internazionale, ha ricevuto la nomination come miglior film straniero. Anche Challengers, diretto da Luca Guadagnino, ha ricevuto diverse nomination, dimostrando la forza del cinema italiano, seppur senza portare a casa il premio principale.
Un altro aspetto interessante di questa edizione dei Golden Globes è il fatto che si trattava della seconda cerimonia organizzata dalla fondazione non profit Golden Globe, dopo il passaggio di consegne dalla Hollywood Foreign Press Association (HFPA), che era stata al centro di numerosi scandali che ne avevano compromesso la reputazione. Questo cambiamento ha portato una ventata di freschezza, contribuendo a un evento che ha saputo riflettere le evoluzioni del panorama cinematografico e televisivo contemporaneo.
Tutti i vincitori dei Golden Globe:
Miglior film drammatico
The Brutalist
Miglior film musical o commedia,
Emilia Pérez
Miglior regista
Brady Corbet, The Brutalist
Miglior attore in un film drammatico
Adrien Brody, The Brutalist
Miglior attrice in un film drammatico
Fernanda Torres, Io sono ancora qui
Miglior attore in un film musical o commedia
Sebastian Stan, A Different Man
Miglior attrice in un film musical o commedia
Demi Moore, The Substance
Migliore attore non protagonista
Kieran Culkin, A Real Pain
Migliore attrice non protagonista
Zoe Saldaña, Emilia Pérez
Miglior attore in una serie drammatica
Hiroyuki Sanada, Shōgun
Miglior attrice in una serie drammatica
Anna Sawai, Shōgun
Miglior attore in una serie commedia
Jeremy Allen White, The Bear
Miglior attrice in una serie commedia o musical
Jean Smart, Hacks
Miglior film straniero,
Emilia Pérez
Miglior sceneggiatura
Peter Straughan, Conclave
Miglior film d’animazione
Flow
Miglior serie drammatica
Shōgun
Miglior serie commedia o musical
Hacks
Miglior colonna sonora
Trent Reznor, Atticus Ross, Challengers
Miglior canzone originale
“El Mal”, Emilia Pérez
Miglior miniserie o film televisivo
Baby Reindeer
Miglior attore in una miniserie o un film televisivo
Colin Farrell, The Penguin
Miglior attrice in una miniserie o un film televisivo
Jodie Foster, True Detective: Night Country
Miglior attore non protagonista in una serie, una miniserie o un film televisivo
Tadanobu Asano, Shōgun
Miglior attrice non protagonista in una serie, una miniserie o un film televisivo
Jessica Gunning, Baby Reindeer
Miglior performance di Stand-Up Comedy
Ali Wong, Single Lady
Miglior film per incassi
Wicked
La a 82ª edizione dei Golden Globes ha confermato la sua importanza nel panorama delle premiazioni internazionali, celebrando il meglio del cinema e della televisione con una serata di grande fascino e riconoscimenti. Titoli come Emilia Pérez, Shōgun e The Brutalist hanno brillato sotto i riflettori, portando a casa premi importanti e segnando una tappa fondamentale nella carriera di registi e attori. Con l’attenzione rivolta al futuro, questi Golden Globes hanno offerto uno spunto di riflessione sulla qualità e sull’evoluzione delle produzioni artistiche che continueranno a lasciare il segno nelle nostre vite.
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