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70 anni di Godzilla: tra storia, mito e paura del Nucleare

Il 27 ottobre 1954, esattamente 70 anni fa, una creatura emerse dall’oceano e cambiò per sempre la storia del cinema e della cultura pop: Godzilla, il Re dei Kaiju. La sua apparizione fu sul grande schermo in un cinema di Nagoya, ma fu solo dal 3 novembre dello stesso anno che il mostro giapponese conquistò il resto del paese, dando inizio a una saga cinematografica che non solo ha definito un intero genere, ma ha anche segnato profondamente il Giappone. Oggi, Godzilla non è solo un personaggio cinematografico, ma un simbolo culturale che ha accompagnato il Giappone nella sua evoluzione storica, adattandosi ai cambiamenti dei tempi con una serie di film che continuano ad uscire ancora oggi.

Ma chi è davvero Godzilla?

Si tratta di un gigantesco rettile mutante, capace di emettere un raggio atomico dalla bocca e distruggere tutto ciò che incontra. La sua storia, però, è ben più complessa di quella di un semplice mostro distruttore. Le sue origini sono legate alla paura e alla devastazione delle bombe atomiche, un tema che non poteva essere più attuale per il Giappone del 1954. L’idea per il film di Godzilla nacque infatti dal produttore Tomoyuki Tanaka, che voleva affrontare il dramma delle armi nucleari, ancora fresco nella memoria collettiva del paese, dopo i bombardamenti di Hiroshima e Nagasaki del 1945. A questo si aggiunse l’incidente del peschereccio giapponese Lucky Dragon 5, contaminato dalle radiazioni di un test nucleare statunitense nell’atollo di Bikini, che ispirò Tanaka a pensare a un mostro creato dalle radiazioni, che vendicasse il Giappone distruggendo tutto a suo passaggio.

La creazione di Godzilla non fu un processo lineare: inizialmente, il mostro doveva essere una sorta di ibrido tra un gorilla e una balena, ma ben presto gli sceneggiatori, tra cui il regista Ishiro Honda, si orientarono verso una figura che unisse caratteristiche di diversi dinosauri, dando vita a una creatura simile a un iguanodonte, un tirannosauro e uno stegosauro, con una pelle rugosa che richiamava le cicatrici lasciate dalle esplosioni atomiche. Il nome “Godzilla” (Gojira in giapponese) nasce dall’unione delle parole gorira (gorilla) e kujira (balena), che erano i soprannomi di due membri della troupe. Da quel momento, Godzilla divenne il simbolo di una paura collettiva, ma anche di una resilienza, e il film che lo introdusse nel 1954 fu un successo travolgente, dando il via a una saga che conta oggi 29 film giapponesi, tre americani e numerosi adattamenti.

Nel corso dei decenni, Godzilla ha cambiato più volte volto e carattere. Da simbolo di distruzione atomica, è diventato anche un eroe che difende l’umanità da minacce ancora più gravi, come il drago a tre teste King Ghidorah, o mostri meccanici come Mechagodzilla. Le sue trasformazioni hanno rispecchiato le preoccupazioni e i cambiamenti sociali e politici del Giappone, ma anche l’evoluzione del genere kaiju stesso. Godzilla ha affrontato nemici storici come King Kong, Mothra, Rodan, e Mechagodzilla, creature che non solo rappresentano l’apice dell’immaginazione cinematografica, ma sono anche ispirate a miti, leggende e figure mitologiche provenienti da varie culture.

Il nome Godzilla è stato messo in relazione con il demone marino della mitologia Ainu, un popolo indigeno del Giappone settentrionale. Inoltre, la sua figura è stata paragonata a quella di Ryujin, il dio drago del mare che controlla le maree e le tempeste, secondo la religione shintoista. La connessione con altre leggende giapponesi è altrettanto forte: ad esempio, Godzilla è stato visto come una versione moderna di Yamata no Orochi, il leggendario serpente a otto teste, simbolo di caos e distruzione. Anche gli altri mostri che popolano l’universo di Godzilla sono legati a leggende. Mothra, la falena gigante, è ispirata a una divinità che protegge i raccolti, mentre Rodan, il pterosauro volante, richiama un mostro della mitologia celtica capace di scatenare tempeste. King Ghidorah, il drago a tre teste, ha un legame con il Leviatano biblico, simbolo di potenza distruttiva, mentre Mechagodzilla è il tributo alla tradizione dei mecha, i robot giganti che hanno segnato la cultura giapponese.

Oggi, Godzilla è più che un semplice mostro. È un simbolo di adattamento, di resistenza e di riflessione sulle paure e i progressi del mondo moderno. Con 70 anni di storia, ha attraversato epoche e generazioni, diventando una delle icone cinematografiche più importanti di tutti i tempi. E chissà, tra 70 anni, dove lo troveremo ancora? Probabilmente a lottare per la nostra salvezza… o per distruggerci di nuovo.

Satyr GPT

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