Avvistamenti di elfi, gnomi e fate dunque, che provengono anche da fonti ritenute attendibili, come la testimonianza di un banchiere, che fermo a montare catene da neve, intravede un essere dall’aspetto riconducibile a un elfo dei boschi. Si passa dai racconti popolari al vero e proprio marketing, con pacchetti turistici disegnati ad hoc come accade anche in alcuni paesi della Scozia, dove sono organizzati veri e propri tour dei fantasmi, in questo caso si aprirebbe una sorta di caccia allo gnomo dei boschi o simili.
Il capo ufficio stampa della Forestale, Stefano Cazora, è anche autore di un libro che tratta questo tema: “Luoghi della meraviglia”, un testo che descrive gli itinerari del fantastico. Quindi si tende davvero a identificare lo gnomo come una vera e propria rappresentazione dello spirito dei boschi e la questione è da prendere seriamente, non come uno scherzo.
Che queste magiche creature esistano o meno, questo sarebbe un valido modo per portare alla riscoperta dei boschi, del loro mistero e far tornare l’antico rispetto per questi luoghi che purtroppo l’uomo talvolta tende a dimenticare. Per cercare di scovarli, secondo gli esperti, bisognerebbe immedesimarsi col territorio e imparare a guardare in basso, liberandosi di sciocche convinzioni culturali. Fateci sapere se ne avvistate uno!