A partire dal 1989, l’emittente Nihon Terebi, che aveva trasmesso la seconda serie TV, si dichiarò pronta a trasmettere nuovi episodi inediti del ladro gentiluomo nipponico. Non c’era però probabilmente la convinzione (…ed il budget) per realizzare una quarta serie TV, tanto più che la terza era andata così così. Si decise allora di programmare uno special, ogni anno, cioè un episodio lungo (circa 1 ora e 30), da trasmettere in prima serata, la cui qualità è cresciuta nel tempo. Sono passati 10 anni da allora ed ancor’oggi puntualmente, ogni estate, viene trasmesso uno special di Lupin III, che si conferma così resistentissimo alle mode ed ai cambiamenti come un classico impareggiabile.
IL VIRUS BETA (1989)
Il primo special TV di Lupin non si può considerare di certo una pietra miliare nella saga del ladro gentiluomo. L’Arsenico qui riprodotto, pur indossando la mitica giacca rossa, è uscito pari pari dalla terza serie del cartone animato possedendo un disegno che lo rende molto, troppo magro, troppo alto e con le orecchie enormi. Nel lungometraggio Lupin cerca di rubare addirittura il simbolo di New York, La statua della Libertà, ma lo svolgimento della trama assomiglia più ad un bmovie americano che alle gesta eroiche e demenziali alle quali abbiamo assistito nella serie animata. In Italia è stato censurato due volte, sia nella produzione homevideo (che di solito evita di togliere scene) che nella messa in onda televisiva nella quale non ha avuto un gran successo tanto che il pubblico italiano ha dovuto aspettare mesi per vedere le altre pellicole visto il flop del primo episodio.
IL MISTERO HEMINGWAY (1990)
questo special ed i 2 successivi vedono la stessa caratterizzazione del primo (regia affidata sempre a Osamu Dezaki – un veterano dell’anime che ritornerà nel quinto special). La storia è appena migliore (il recupero sulla fantastica isola di Colcaca di un tesoro nascosto narrato da Ernst Hemingway in carte perdute – che si rivelerà alla fine un deposito di uranio); certo non si tratta di un capitolo memorabile, comunque leggermente meglio del precedente.
IL TESORO DEGLI AVI (1991)
La trama di questo lungometraggio a descriverla sembra davvero assurda: i potenti della Terra, dopo la Guerra del Golfo, decidono che per risanare gli enormi debiti bellici, devono ritrovare il bottino che tre generazioni di Lupin hanno accumulato. L’unico modo però di ritrovare il frutto di cent’anni di furti è racchiuso nel “Dizionario di Napoleone”, che è diventa il premio di un corsa automobilistica tra Madrid e Parigi. Sinceramente ho visto di meglio soprattutto è deludente la regia di Dezaki.
LUPIN III ED IL TESORO DEGLI ZAR (1992)
Pur soffrendo dei limiti per visibili nei lungometraggi televisivi precedenti, questo film del 1992 spicca fra gli altri per la storia intrigante a metà fra il film di spionaggio e quelli di mafia. Lupin è alla ricerca del tesoro della famiglia Romanoff, l’ultimi Zar Russi, a fianco di una bella discendente di Anastasia, contro i sotterfugi del santone Rasputon (ovvia citazione del monaco Rasputin che fece sentire la sua influenza presso la corte dell’ultimo zar). Il tesoro è in realtà nascosto in una sperduta banca negli Stati Uniti in un contro della mafia. Piuttosto vario, soffre però di un’animazione per l’ennesima volta non all’altezza, ed, in Italia, di un R. Del Giudice che inizia a doppiare Lupin con toni davvero troppo farseschi, aggiungendo gridolini inutili.
VIAGGIO NEL PERICOLO (LUPIN III: IL PERICOLO E’ IL MIO MESTIERE) (1993)
Special trasmesso anche da Italia Uno in prima serata nel maggio di del 2006, con il secondo titolo (e con qualche censura…). Quello originale è “Ordine di uccidere Lupin III”, infatti il caso Lupin è tolto a Zenigata ed affidato ad un killer professionista (come avviene una volta anche nella serie TV); tale storia si intreccia con quella del furto del denaro della Shotshell, una potente organizzazione di trafficanti d’armi, attuata tramite il furto dell’Ivanov, un sommergibile della marina sovietica, furto avvenuto grazie a Karen, giovane scienziata, il cui padre è stato ucciso da Jigen, di cui lei vuole vendicarsi. La trama è abbastanza complessa, ma il film è davvero piacevole: finalmente una caratterizzazione all’altezza, tra l’altro, merito dell’intervento alla regia di Masaaki Osumi, direttore storico del film pilota e delle prime puntate della prima serie, che impose un designer dei personaggi simile a quello di tale serie. Il prodotto finale è più che buono, distribuito finalmente anche in Italia con la garanzia dell’assenza di censure.
IL MISTERO DEL DRAGONE (1994)
Questo lungometraggio segna un decisivo passo in avanti rispetto ad altri film di Lupin, ottima storia e un’animazione curata e dinamica accompagnano questa trama basata unicamente su Goemon e sulla sua invincibile satana.
La mafia di Hong Kong cerca di ottenere il segreto del metallo indistruttibile da cui è forgiata la lama del samurai. Goemon, a costo della sua vita, deve difendere il Dragone custode del segreto, affondato insieme al Titanic. Lo stesso Lupin si prodigherà in un’avventura subaquea da cardiopalma per recuperarlo.
IL TESORO DI ARIMAO (1995)
Ritorna il rande Dezaki alla regia di questo lungometraggio del ’95 dopo i primi episodi speciali televisivi riproducendone purtroppo anche gli stessi limiti. Più che un film di avventura questa avventura di Lupin ricorda un film demeniaziale: epica la scena in cui il ladro supera un blocco di soldati donando loro vhs a luci rosse!.
La trama vede l’incontro tra il giovane ladro ed un anziano agente segreto (che ricorda moltissimo 007) che, nostante l’età si dimostra audace quanto arzillo soprattutto nei commenti lascivi che riserva a Fujiko. La strana accoppiata si getta in una rocambolesca avventura per recuperara il tesoro del pirata Arimao per ripagare la distruzione del Tunnel che collega la Francia all’Inghilterra. Ad ostacolare Lupin ci penserà un gruppo di neonazisti capitanati da un singolare personaggio chiaramente Omosessuale.
Questo film rappresenta davvero un punto di svolta nelle trame di Lupin, abbandonato lo stile “morbido” di Miyazaki, le avventure del ladro si fanno più “adulte” con scene di azione violente e palesi ammiccamenti sessuali.
THE SECRET OF TWILIGHT GEMINI (1996)
Un film indubbiamente piccante, con diverse scene di nudo e d’amore. Fujiko, bionda, e il suo amante Lupin (con giacca bianca) si gettano alla ricerca del gioiello sacro custodito nelle sabbie del Marocco. Il tratto ritorna molto tondo, come quello del “Castello di Cagliostro” ma con una sceneggiatura adulta e ben congeniata.
WALTER P-38 (1997)
Questo Special tv fa luce sulla storia che lega il ladro gentiluomo alla sua pistola, una Walther modello P-38. L’arma apparteneva in origine ad una vecchia conoscenza di Lupin, un ladro che lo aveva tradito durante una delle sue prime avventure. Qualche anno più tardi, in una rapina nella quale viene gravemente ferito Zenigata, Lupin riconosce la pistola e decide di seguire il misterioso ladro fino al suo nascondiglio. Viene cosi a scontrarsi con una società segreta di assassini che si fa chiamare “Tarantola”. Da qui nasceranno rocambolesche avventure che appassionano il telespettatore fino all’ultimo minuto.
TOKYO CRISIS (1999)
Questa volta Lupin e Jigen sono sulle tracce dell’antico tesoro della dinastia Toguwava che, a loro insaputa, contiene anche un codice di DNA capace di creare supersoldati. Il codice segreto fa gola a molti, tra cui Michael Suzuki, potente direttore di un parco divertimenti a Tokyo. Nel frattempo, all’insaputa di Lupin, Fujiko e Gaemon sono interessati alla faccenda perchè la spada del samurai è stata trafugata, ed è in mano proprio del signor Suzuki. In un alternarsi continuo di colpi di scena non manca spazio per l’ispettore Zenigata che incontra una bella e giovane giornalista di nome Marya, dotata di strani poteri mentali, a cui rivela la storia della propria vita, e gli avvenimenti che lo hanno portato a dare la caccia a Lupin. Insomma, tanti piccoli particolari che fanno di questo special un’opera imperdibile per ogni vero appassionato di Lupin III.
Lupin e l’uovo di Colombo (1999)
Lupin III offre una cena alla sua amata Fujiko dopo aver svaligiato per lei la Swiss Bank. Il nostro eroe non sa che il vero obbiettivo della sua compagna è in realtà un singolo file nel quale è nascosta l’ubicazione esatta di un nuovo favoloso tesoro. Si tratta del leggendario “Uovo di Colombo” in grado di manipolare l’energia, il tempo e gli stessi essere umani. Fujiko per non avere Lupin tra i piedi nella sua ricerca impara a memoria il contenuto del documento e ne cancella ogni traccia. Sulle tracce del manufatto si gettano anche pericolosi nemici che avendo scoperto che l’unica fonte attendibile per il recupero è la stessa Fujiko, cercano in ogni modo di impossessarsi della giovane. Lupin cercherà di salvarla ma si troverà di fronte la donna amata che avendo perso la memoria, non si fiderà neanche più di lui …
Lupin – Per un dollaro in più (2000)
Il direttore della BowBank si impossessa di un apparente insignificante anello in una asta, battendo per un solo dollaro un vecchietto molto interessato al manufatto. Ma proprio alla fine della compravendita nella sala irrompe l’ispettore Zenigata smascherando proprio il vecchietto come Lupin travestito. Il ladro gentiluomo, approfittando della baraonda cerca di fuggire con l’anello, un potente amuleto che tutti gli uomini più potenti del mondo hanno indossato nel passato. Ma il segretario della BowBank non esita a puntare la sua pistola verso Lupin e a premere il grilletto. Lupin giace a terra con un proiettile nel petto … è veramente morto?
Lupin – Fuga da Alcatraz (2001)
L’isola di Alcatraz nella baia di San Francisco, una delle prigioni più inespugnabili della storia, un luogo segreto dove tutti i grandi gangster hanno passato gli ultimi anni della loro vita, celando all’interno i loro favolosi bottini. La mafia americana vuole ottenere questi segreti e comincia a sondare le acque poco profonde intorno all’isola. Naturalmente Lupin non si lascia sfuggire questa occasione e inseguito dal omnipresente Zenigata, si getta nell’avventura. Lo stesso Zenigata, coinvolto in un caso di corruzione all’interno della polizia, dovrà scoprire che Lupin non è il peggiore dei suo nemici.
C’era una volta Lupin (2002)
Come si sono conosciuti Lupin e Jigen? Quando è entrata Fujiko nella vita del nostro ladro gentiluomo? A questi interrogativo da risposta questo film. Siamo all’inizio della saga, i nostri quattro protagonisti si incontrano, anzi si scontrano, per la prima volta. Forse il miglior film delle serie degli Special TV: le quattro storie si intrecciano fra loro e si pongono ottimamente nel timeline originale della prima serie (vi ricordo che il team come lo conosciamo si forma dal quinto episodio della serie). Non c’è nessun bottino da rubare, ne un tesoro da scoprire se non la creazione della band e l’arrivo del detective Zenigata che all’inizio NON era interessato a Lupin …
Lupin III – Operation: Return the Treasure (2003)
Lupin III sfugge alle grinfie dell’ispettore Zenigata dopo un ennesimo furto. Il ladro però non è soddisfatto delle recenti avventure e desidera impadronirsi di un favoloso diamante in possesso di Mark Williams un suo anziano “collega”. Quando però Lupin si reca nell’abitazione dell’anziano ladro, scopre che il suo predecessore è defunto e che la sua amata Fujiko è l’erede del suo tesoro e depositaria delle sue ultime volontà. Il vecchio Ladro desiderava che Lupin restituisse tutto il bottino da lui accumulato in vita ai legittimi proprietari, lo stesso Diamante sarebbe stata la sua ricompensa. Lupin non se lo fa ripeterà due volte, ma sulla sua avventurà calerà come al solito lo spettro dell’ispettore Zenigata e dovrà affrontare nientemeno che la Mafia Russa.
Lupin III – Stolen Lupin (2004)
Un losco figuro, Malchovich, decide che è ormai venuto il tempo che qualcuno derubi il ladro più famoso del mondo … questà è in poche linee la trama di questo lungometraggio. Come tratto ricorda moltissimo la II serie e si vedono le citazioni al lavoro di Miyazaki: le auto usate dai nostri eroi sono di orgine europea, la Citroen ZX della polizia, la fiat 127 di Jigen e la mitica SSK di Lupin (breve apparizione anche di una Panda …). Notevole la scelta degli antagonisti per tutti i componenti della nota banda e i duelli “uno ad uno” che ne scaturiscono. Manca la visione della versione Italiana
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