Il Carnevale del 2025 sta per arrivare, e con esso anche il tanto atteso Giovedì Grasso, che quest’anno cadrà il 27 febbraio. Ma cos’è esattamente il Giovedì Grasso e perché si chiama così? E soprattutto, come si inserisce nell’ambito delle tradizioni carnevalesche? Il Giovedì Grasso segna l’inizio della settimana culminante del Carnevale, un periodo di festeggiamenti che culmina nel Martedì Grasso, e rappresenta il momento in cui inizia l’ultima grande ondata di allegria e indulgenza prima dell’inizio della Quaresima. Questo giorno è tradizionalmente associato all’eccesso di cibo, soprattutto carne e dolci, che saranno banditi durante i 40 giorni di digiuno che iniziano con il Mercoledì delle Ceneri, il giorno che segue il Martedì Grasso.
Il termine “grasso” ha una spiegazione ben radicata nella tradizione cristiana: durante questo periodo dell’anno, era consentito mangiare cibi considerati “grassi”, come carne e dolci, prima che la Quaresima imponesse un periodo di digiuno e penitenza. Un vero e proprio banchetto di abbondanza, in cui la carne, che sarebbe stata eliminata durante la Quaresima (da cui il termine “carne levare”), veniva consumata in abbondanza.
Nel 2025, Giovedì Grasso sarà il 27 febbraio, e questo segnerà l’inizio della settimana più vivace del Carnevale. Non a caso, il Carnevale è una festa mobile, che dipende dalla data in cui cade la Pasqua, che a sua volta può variare tra il 22 marzo e il 25 aprile. Quindi, ogni anno, la data del Carnevale cambia, ma i giorni centrali della festa, come il Giovedì Grasso e il Martedì Grasso, rimangono invariati nel loro significato: un periodo di follia e trasgressione prima del rigore della Quaresima.
Come molti sanno, il Carnevale è una festa che ha radici antiche, risalenti già ai tempi dell’Antica Roma, con eventi simili come i Saturnali, durante i quali gli schiavi venivano liberati e i ruoli sociali si invertivano. Questa tradizione è poi evoluta nel Medioevo, periodo in cui il Carnevale è diventato un’occasione di indulgenza e divertimento prima dei 40 giorni di austerità della Quaresima. Il Giovedì Grasso, dunque, diventa il primo giorno di questa grande esuberanza, con l’inizio dei festeggiamenti che proseguiranno fino al Martedì Grasso, quando si raggiungerà l’apice dell’allegria.
In Italia, il Carnevale è celebrato con molte varianti regionali, e il Giovedì Grasso non fa eccezione. A Venezia, ad esempio, il Giovedì Grasso è particolarmente significativo: il giorno è legato alla commemorazione della vittoria della Serenissima Repubblica di Venezia contro il Patriarca Ulrico di Aquileia. Durante i festeggiamenti, i macellai e i fabbri della città simboleggiavano l’eliminazione degli ostacoli, proprio come la carne che veniva “eliminata” durante la Quaresima.
In Toscana, il Giovedì Grasso è conosciuto come “Berlingaccio”, un termine che deriva dal tedesco “bretling” e dal latino “per ligere” (leccare con insistenza). A Firenze, è tradizione mangiare il berlingozzo, un dolce a forma di ciambella che segna l’abbondanza di cibo che caratterizza questo periodo. Ogni regione ha le proprie tradizioni, i propri costumi e le proprie usanze, ma il concetto di “divertimento sfrenato” prima del periodo di penitenza è un filo conduttore che unisce tutta Italia.
Giovedì Grasso 2025 non sarà solo un’occasione per festeggiare, ma segnerà anche l’inizio di una settimana di eventi, maschere, balli e parate che porteranno alla fine del Carnevale e all’inizio della Quaresima. Per molte scuole italiane, questo sarà anche il momento di una breve pausa, con diverse regioni che prevedono la chiusura delle scuole il 3 e 4 marzo 2025, per consentire agli studenti di godersi il Carnevale. In altre zone, la pausa si estenderà dal 1 al 5 marzo, offrendo un po’ di respiro prima della lunga attesa delle vacanze pasquali.
Il Giovedì Grasso è molto più di una data sul calendario: è l’inizio di una delle tradizioni più vivaci e radicate nella cultura europea, un’occasione per lasciarsi andare al piacere prima dei sacrifici che seguiranno. Con il Carnevale 2025 che si avvicina, l’attesa per il 27 febbraio cresce, e con essa l’opportunità di vivere, ancora una volta, la magia del Carnevale in tutte le sue forme.
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