Ogni giorno, milioni di persone in tutto il mondo si concedono una piccola bontà fritta, croccante e irresistibile: le patatine fritte. E per celebrare questa delizia culinaria è nata la ghiotta ricorrenza della “Giornata mondiale delle patatine fritte” che si celebra il 13 luglio negli Usa e in molti altri stati, Italia inclusa!
Le patatine fritte sono un classico intramontabile che si trova sulle tavole di qualsiasi paese, dalla piccola rosticceria di strada alle cucine raffinate dei grandi ristoranti. Sono un contorno perfetto per un hamburger o un hot dog, ma si possono anche gustare da sole, accompagnate da una salsa o semplicemente salate. La storia delle patatine fritte risale al XVII secolo, quando si dice che i pescatori dell’Olanda abbiano iniziato a friggere delle fette di patate come modo per sostituire il pesce durante la stagione di pesca scarsa. Da qui, le patatine fritte si sono diffuse in tutto il mondo, diventando un alimento fondamentale nella cucina di molti paesi.
Le varianti di patatine fritte sono infinite: sottili o spesse, lisce o ondulate, speziate o naturali. Ogni paese ha la sua versione di patatine fritte, offrendo una ricchezza di sapori e gusti da scoprire. Ma come ogni cibo gustoso, c’è bisogno di una moderazione nell’approccio al suo consumo. Le patatine fritte, infatti, sono alimenti ad alto contenuto calorico e di solito vengono fritte in olio che può essere poco salutare se consumato in eccesso.
Patatine Fritte da Record!
Una patatina fritta non vale l’altra. Le più elaborate e costose al mondo le potete gustare nel ristorante newyorkese Serendipity3: patate della varietà Chipperbec scottate in aceto di Champagne, fritte per ben tre volte, e servite con pecorino senese e tartufo nero italiano e una Salsa Mornay con latte, burro al tartufo nero e raclette di gruviera al tartufo e persino un tocco di polvere d’oro alimentare. Il tutto per la modica cifra di 200 dollari a porzione. Si spera più abbondante di quella suggerita come ideale da un nutrizionista dell’Università di Harvard, secondo cui il piatto principale dovrebbe essere accompagnato da un’insalata e sole sei patatine. Ma nemmeno così generosa come quella cucinata in occasione di un evento organizzato a Gujarat, in India, nel 2018, che con i suoi 659 kg detiene il primato di piatto più grande mai realizzato di patatine fritte.
Una quantità che sarebbe degna della padella più grande del mondo, 20 quintali di peso per 4,30 metri di diametro, 13,50 metri di circonferenza, 7 metri di manico, 11,30 metri di lunghezza totale. Realizzata con il contributo di Friol, permette di friggere due quintali di pesce all’ora, per questo è la protagonista delle sagre del pesce più famose d’Italia, sempre in tour da nord a sud (Friol – Fritto in piazza). Chissà invece qual è l’alleato segreto di Zohaib Hussain che è riuscito a confezionare ben cinque porzioni di patatine fritte nel fast food di famiglia a Cardiff in soli 40,13 secondi, entrando a pieno diritto nel Guinness World Record?
Quale miglior circostanza della giornata mondiale delle patatine fritte per mettervi alla prova e cucinare una frittura da veri chef?
Le patatine fritte sono un’arte a sé stante. La loro preparazione richiede cura e attenzione per ottenere quel perfetto equilibrio tra croccantezza esterna e morbidezza interna. Dal taglio delle patate alla scelta dell’olio di frittura, ogni passaggio è fondamentale per garantire una patatina fritta di qualità. Per un fritto a regola d’arte non si può lasciare nulla al caso: innanzitutto, per un successo assicurato, puntate sull’olio giusto. Ci raccomandiamo, deve essere in grado di resistere alle alte temperature sino a 230° senza rilasciare cattivi odori e conservando tutto il sapore originale dei cibi. Cambiatelo ad ogni nuova frittura e siate generosi nelle quantità: l’olio deve ricoprire totalmente i cibi. Usate una padella possibilmente in ferro puro al 99%, aspettate che l’olio raggiunga una temperatura di circa 180 °C e poi immergete pochi cibi per volta, in modo che siano liberi di “nuotare” comodamente. L’ultimo irrinunciabile passaggio? Scolate il fritto, salatelo quando è ancora caldo e… buon appetito!