Il 20 luglio si celebra in tutto il mondo la Giornata mondiale degli scacchi, voluta dall’Unesco nel 1966. La data è stata scelta per celebrare la fondazione della Fide, la Fédération Internationale des Échecs, avvenuta appunto il 20 luglio del 1924, e serve a ricordare il valore educativo e sociale del gioco, la cui Federazione non a caso ha come motto “gens una sumus”, vale a dire “siamo un’unica famiglia”. La data del 20 luglio 1924 ha alle spalle una storia particolare: all’epoca si stavano svolgendo le Olimpiadi di Parigi, e gli scacchi facevano parte del programma olimpico (da cui furono esclusi negli anni successivi perché troppi giocatori erano professionisti). In quell’edizione giocava, nella squadra francese, anche il famoso artista Marcel Duchamp. La vittoria individuale fu ottenuta dal lettone Hermannis Mattison, mentre nel torneo a squadre trionfò la Cecoslovacchia. Ebbene, 15 esponenti delle Federazioni nazionali più importanti decisero di associarsi per creare appunto una Federazione mondiale.
Nati in India intorno al VI secolo d.C., gli scacchi giunsero in Europa verso l’anno 1000, con ogni probabilità grazie alla mediazione degli Arabi; diffusisi nell’intero continente, raggiunsero una forma pressoché moderna nel XV secolo in Italia e in Spagna, seppure per arrivare al regolamento completo attuale si deve attendere il XIX secolo. Successivamente, a partire dalla metà dell’Ottocento, per merito di Paul Morphy e Wilhelm Steinitz iniziarono a codificarsi i fondamenti strategici del gioco; nel 1886 lo stesso Steinitz, dopo una sfida contro Johannes Zukertort, si proclamò primo campione del mondo.
Oggi, gli scacchi sono uno sport straordinariamente diffuso in tutto il mondo, con circa 1 miliardo di praticanti, molto esercitato anche in Italia, dove si tende ad apprenderlo in giovanissima età, in famiglia o nella scuola. Sono una Disciplina Sportiva associata al CONI la cui Federazione Italiana è stata costituita nel 1920 ed eretta a Ente Morale nel 1930. Il numero dei tesserati della Federazione scacchistica italiana (la Fsi): circa 10mila, a cui vanno aggiunti 1.000 istruttori e 300 arbitri. I giocatori occasionali sono diversi milioni, molti dei quali giocano a tempo breve on line, come il Presidente del Consiglio Mario Draghi.
Gli aspetti valoriali legati alla pratica di tale disciplina sono inerenti al rispetto delle regole, dell’ambiente, dei compagni e degli avversari, nonché alla cultura del confronto finalizzato alla crescita del senso sociale e l’aspirazione al benessere psico-fisico, all’approccio scientifico e metodologico per la soluzione dei problemi attraverso l’uso sistematico delle tecniche logiche e matematiche. La Dichiarazione del Parlamento Europeo del 15 marzo 2012 ha invitato i Paesi dell’Unione Europea a inserire gli scacchi tra le materie curriculari nella scuola dell’obbligo e in Italia sono insegnati in molte scuole, anche se per ora tra le materie facoltative, per questo è intenzione dell’Amministrazione capitolina diffondere la conoscenza di questo sport.
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