Giornata internazionale del volo spaziale umano

L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, ha dichiarato il 12 aprile “Giornata internazionale del volo spaziale umano” per celebrare a livello internazionale l’inizio dell’era spaziale per l’umanità, ribadendo la importante contributo della scienza e della tecnologia spaziale nel raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile e nell’aumento del benessere degli Stati e dei popoli. Il 12 aprile 1961 fu la data del primo volo spaziale umano, effettuato da Yuri Gagarin, cittadino sovietico. Questo evento storico ha aperto la strada all’esplorazione dello spazio a beneficio di tutta l’umanità. L’Assemblea Generale ha espresso la sua profonda convinzione del comune interesse dell’umanità nel promuovere ed espandere l’esplorazione e l’uso dello spazio esterno, come provincia di tutta l’umanità, per scopi pacifici e nei continui sforzi per estendere a tutti gli Stati i benefici che ne derivano.

Jurij (Yuri) Gagarin, il primo uomo nello spazio, è stato l’eroe russo più popolare e amato al mondo. Nato in una famiglia povera, ha lavorato come operaio prima di realizzare il sogno di diventare pilota e cosmonauta. Il 12 aprile 1961 Gagarin è uno dei due passeggeri della prima navicella mai lanciata in orbita con degli esseri umani a bordo. Gagarin compie un’orbita completa intorno al pianeta Terra: il suo viaggio dura ottantotto minuti a una velocità media di 27400 chilometri orari. Da lassù sorvola la Siberia, l’oceano Pacifico, l’Africa. Mentre ancora è in orbita, sulla Terra riecheggia il suo grido di entusiasmo

“La Terra è blu. Che meraviglia”.

Una frase che andrà ad imprimersi nella memoria delle generazioni a venire. Alle 10.55 del 12 aprile 1961, dopo 108 minuti dal lancio, Gagarin tocca il suolo di una fattoria collettiva nella provincia di Saratov, nella Russia occidentale. Le prime persone che incontra una volta atterrato sono una contadina terrorizzata e la figlia, accompagnate da un vitellino. L’orbita ellittica attorno alla Terra compiuta a bordo del Vostok sarà l’unica missione nello spazio del cosmonauta sovietico, morto sette anni dopo la grande impresa, a soli 34 anni.

Fin dall’inizio dell’era spaziale, le Nazioni Unite hanno riconosciuto che lo spazio esterno aggiungeva una nuova dimensione all’esistenza dell’umanità sforzandosi continuamente di utilizzare i vantaggi unici dello spazio esterno per il miglioramento dell’umanità. Riconoscendo l’interesse comune dell’umanità nello spazio e cercando di rispondere alle domande su come lo spazio esterno può aiutare a beneficiare i popoli della Terra, l’Assemblea generale ha adottato la sua prima risoluzione relativa allo spazio, risoluzione 1348 (XIII). Il 10 ottobre 1967 entrò in vigore la ”Magna Carta dello spazio“, noto anche come Trattato sui principi che governano le attività degli Stati nell’esplorazione e nell’uso dello spazio esterno, inclusa la Luna e altri corpi celesti.

Oggi, l’Ufficio delle Nazioni Unite per gli affari dello spazio esterno (UNOOSA) si occupa della promozione della cooperazione internazionale negli usi pacifici dello spazio. UNOOSA funge da segretariato per l’unico comitato dell’Assemblea generale che si occupa esclusivamente della cooperazione internazionale negli usi pacifici dello spazio esterno: il Comitato delle Nazioni Unite per gli usi pacifici dello spazio esterno (COPUOS). L’UNOOSA è anche responsabile dell’attuazione delle responsabilità del Segretario generale ai sensi del diritto spaziale internazionale e del mantenimento del Registro degli oggetti lanciati nello spazio esterno delle Nazioni Unite.

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