Una mattina del 1970, Giorgio De Gaspari – tra gli illustratori più stimati di quel tempo – sparisce da Milano senza lasciare traccia. Qualche mese dopo, in una sperduta isoletta della laguna veneta, un barbone chiede di poter dormire nella barca di un pescatore: si fa chiamare “Giorgio Foresto”. Cominciano così le avventure strampalate di una delle figure artistiche più sfuggenti del ventesimo secolo. Una vita custodita da un mistero non ancora del tutto svelato.
Dopo una brillante carriera artistica negli studi del Corriere, alla Fabbri e alla Mondadori, Foresto scelse di ritirarsi nell’isola di Pellestrina sospinto da un radicale desiderio di nascondimento. Qui, indisturbato e libero da vincoli lavorativi, realizzò opere maestose, coraggiose, visionarie, molte delle quali sono tuttora “nascoste” nelle case dei privati. L’autore milanese è considerato uno dei maggiori illustratori del Novecento alla stregua di Walter Molino, Hugo Pratt e Aldo Di Gennaro.
Il volume-catalogo «Giorgio Foresto – Avventure a colori di un pittore fuggiasco» a cura di Giovanni Scarpa, pubblicato da Edizioni NPE, riscopre la storia e le opere dell’artista. Numerosi gli approfondimenti biografici e ben trenta le opere inedite raccolte tra le pagine. In libreria dal 9 gennaio.