Recentemente ci sono state numero novità in Dungeons & Dragons, in primis l’entrata in squadra della Wizard of the Coast della youtuber Kate Welch come game designer per D&D. Inoltre, l’espansione “Mordenkainen’s Tome of Foes” ha introdotto una caratteristica unica, permettendo a certi elfi benedetti dalla propria divinità di cambiare sesso una volta al giorno. Queste novità hanno scatenato discussioni intense e dibattiti vivaci all’interno della comunità online, compresi gruppi e pagine italiane. Il movimento nelle acque del panorama ludico ha portato alla luce alcuni tesori, come le prime ricerche accademiche su temi legati all’identità di genere e all’orientamento sessuale nel gioco di ruolo, raccolte nel volume “Role-Playing Game Studies” di Transmedia Foundations. Tuttavia, sono anche emerse alcune problematiche, facendo emergere il bisogno di una maggiore consapevolezza e riflessione su questi temi.
È in questo contesto che nasce il gruppo di ricerca “Donne, Dadi & Dati” (DD&D) nell’aprile 2018.
Il gruppo ha cercato di delineare una fotografia accurata della comunità italiana di giocatori e giocatrici di ruolo, creando una pagina Facebook intorno a cui si sono raccolte persone di diverse età, generi, origini e competenze. Il gruppo è composto da persone provenienti da vari background, tra cui attivisti per i diritti delle minoranze, studenti di materie umanistiche, divulgatori di gioco di ruolo e appassionati.
Il principale obiettivo di DD&D è stato quello di raccogliere dati reali e testimonianze per fornire una base concreta al dibattito sulla discriminazione delle minoranze, che è sempre più rilevante in questo periodo di cambiamenti sociali. L’indagine ha cercato di capire se esistono discriminazioni all’interno delle comunità di gioco di ruolo in Italia e di valutare la loro entità. Nel corso della ricerca, si è posta una particolare attenzione alle discriminazioni basate sul genere e sull’orientamento sessuale, denunciate ripetutamente sui social media e nei gruppi di gioco di ruolo.
È importante sottolineare che il gruppo di ricerca non ha iniziato con un presupposto specifico da dimostrare, ma piuttosto con l’intenzione di offrire una descrizione completa della situazione attuale. La base di dati raccolti verrà utilizzata per sviluppare ricerche e analisi più specifiche in futuro. Questa indagine non pretende di esaurire il tema, ma mira a fornire una prima panoramica della situazione per stimolare ulteriori studi sul gioco di ruolo nel contesto italiano.
Per condurre l’indagine, si sono utilizzati strumenti di ricerca statistica come sondaggi e questionari anonimi online, cercando di raggiungere un campione il più ampio e variegato possibile. I risultati principali dell’indagine sono presentati in questo documento, insieme a riflessioni critiche sui temi emersi dai dati raccolti.