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Quarant’anni di Giochi Stellari: The Last Starfighter

“Congratulazioni Starfighter!  Sei stato reclutato dalla Lega Stellare per difendere la frontiera contro Xur e l’armata di Ko-dan!” 

Per chi ha visto questo film, al cinema o alla televisione, questa frase non può che suscitare tanti ricordi, infatti era la frase di apertura del videogioco preferito del protagonista, oltre ad essere il motto del corpo spaziale degli Starfighter.

Uscito nel quarant’anni fa, The Last Starfighter, fu uno dei primi film ad utilizzare interamente la CGI (grafica computerizzata) per gli effetti speciali, un altro film che utilizzò precedentemente tale sistema fu Tron (1982); di cui parleremo in seguito. Infatti sono spettacolari le scene di battaglia nello spazio, in quanto utilizzando la CGI gli autori degli effetti speciali hanno potuto sbizzarrirsi per renderle uniche e mozzafiato; oggi ci farebbero ridere, ma pensate che era il 1984 trent’anni non sono pochi per la tecnologia cinematografia degli effetti speciali. Ottenne fin da subito una grande accoglienza di pubblico, diventando in breve un successo commerciale, incassando quasi 30 milioni di dollari, su una spesa stimata per la produzione del film di circa 15 milioni di dollari. Cercando di cavalcare l’onda del successo la Atari cercò di ricreare il cabinato arcade del film e anche una versione per le sue console, però visto i costi di produzione che avrebbero fatto lievitare i prezzi di vendita del prodotto finito ad un importo troppo elevato per l’epoca, visto anche il periodo di crisi dei videogiochi che c’era in quel periodo, e quindi il progetto venne cancellato; fecero negli anni successivi altre versioni di Last Starfighter rinominandoli con titoli come Star Raiders e Solaris, che ricalcavano l’idea originale del gioco. Per la distribuzione in Italia il titolo venne tradotto in “Giochi Stellari”  così che il suono fonetico del titolo ricordasse il famoso “Guerre Stellari”.

Stati Uniti, uno dei tanti agglomerati composto, da case prefabbricate o da camper, collocate in zone periferiche delle grandi città, immerse quasi completamente nella natura lacustre, qui in una di questi preffabbricati vive Alex Rogan un ragazzo adolescente assieme a sua madre Jane e suo fratello minore Louis. Il sogno di Alex e di poter andare al College e avere una vita migliore, invece di stare in quel luogo dove tutte le giornate trascorrono uguali e noiose.Per passare il tempo Alex oltre ad essere il “tuttofare” e aiutare i suoi vicini per alcune riparazioni, come l’antenna da rdadrizzare, la staccionata da riparare e cose simili, il suo passatempo preferito, quando non può trascorrerlo con la sua ragazza Maggie, è passare alcuni momenti giocando ad un videogioco cabinato intitolato “Star Fighter”, un simulatore di volo 3D spara tutto ambientato nello spazio. Le giornate di Alex trascorrono sempre più lente e noise tanto che dopo l’ennesimo rifiuto per una borsa di studio e il fatto che non sembrano esserci sbocchi per il futuro, pian piano sembra rassegnarsi al suo destino, ma una sera mentre stà passeggindo pensando ai fatti suoi, nota che il cabinato è acceso e decide di fare una partita. Prima che inizi la partita come di consueto si sente la voce del gioco che decanta il messaggio di apertura:

Congratulazioni Starfighter! Sei stato reclutato dalla Lega Stellare per difendere la frontiera contro Xur e l’armata di Ko-dan!

Inizia così la Alex ci mette tutto il suo impegno, tanto che l’entusiasmo di Alex e la prolungata durata della partita raccoglie intorno al cabinato un piccolo campanello di persone, arrivato al momento cruciale del gioco, Alex riesce a sconfiggere l’astronave ammiraglia dell’ultimo livello, vincendo la partita e facendo il record assoluto.Prendendolo come una specie di  buon auspicio per il futuro, Alex ritorna a casa con il fratello Louis ancora entusiasta per il record fatto dal fratellone. Dopo poco tempo, Alex viene avvicinato da un tale che gli dice di essere il produttore e realizzatore del gioco e di chiamarsi Centauri, e che avendo saputo che Alex è l’unico ad avere superato l’ultimo livello e aver battuto il record finale, ha un interessante proposta di lavoro per lui. Alex accetta, e sale sll’auto di Centauri, ma prima che possano partire, Centauri fa scendere un suo collaboratore di nome Beta, che prima di congedarsi stringe la mano di Alex in segno di saluto, ma durante la stretta Alex sente una specie di scossa, mentre Alex cerca di chiedere spiegazioni per questo curioso fatto, Centauri gli dice che ci sarà tempo per le spiegazioni e che la sua presenza è riechiesta altrove con estrema urgenza. Appena partiti, Alex nota che Centauri stà andando ad una velocità un po’ troppo elevata per una auto anche se sportiva, ma ad un certo punto rimane sbalordito, infatti, l’auto si trasforma in una Starcar e ad ali spiegate si dirige nello spazio.Dopo un tragitto  che per Alex sembra infinito, giungono alla loro meta, infatti la Starcar si dirige verso una base orbitale, e dopo aver  attraccato, Alex fa una sconvolgente scoperta, non solo si trova nello spazio a bordo di una stazione spaziale, ma si trova anche al di  fuori del Sistema Solare, infatti tutto intorno a lui vi sono alieni di varie specie, dagli umanoidi, a esseri tentacolati o con la forma di insetto gigante. Mentre è ancora affascinato da quanto gli circonda, alcuni operatori della base danno ad Alex una specie di uniforme e un traduttore, così egli comincia a comprendere quello che gli sta accadendo intorno. Alex così va in Cerca di Cenaturi e si imbatte in un umanoide di nome Grig un astronavigatore di Gunstar che dopo avergli fatto il saluto come si conviene davanti ad uno Starfighters,decide vedendo  lo stupore dipinto sulla faccia di Alex di dargli delle spiegazioni; apprende così che in quella parte di spazio vi è in corso una grande “Guerra Spaziale”, proprio come nel videogioco, infatti il messaggio inizale del gioco, altri non è che il benvenuto dei piloti di Gunstar l’elitè chiamata a difendere la frontiera, una sorta di barriera ad energia impenetrabile creata per proteggere i sistemi liberi contro le schiere armate dell’Impero di Ko-dan e del traditore Xur.

Apprende anche che il gioco Starfighter non è altro che un test di valutazione per l’idoneità all’arruolamento nei corpi degli starfighters e che Centauri non è l’ideatore del gioco, ma uno dei tanti reclutatori sparsi nella galassia in cerca di piloti di Gunstar, ovviamente sotto ricompensa. Appreso tutto ciò Alex insieme a Grig, raggiungono Centauri e dopo alcune vivaci discussioni Alex convince Cenatauri a riportalo sulla Terra, in quanto lui di quella guerra non vuole avere nulla a che fare e che non era per niente preparato a tutto ciò, visto che Centauri lo ha tenuto all’oscuro di tutto. Intanto vicino ad un punto della frontiera un ammiraglia Ko-dan, con al comando lo stesso Xur, riesce a fare una breccia e da essa fanno partire alcuni missili contro la base degli Starfighter; appena i missili vengono intercettati dai radar della base, si attivano le difese, ma un membro dell’equipaggio al soldo di Xur, sabota il sistema di difesa, rendendo la base inerme dall’attacco, così i missili giungono sul bersaglio colpendo la base danneggiandola gravemente. Intanto ignari di quanto accaduto, Alex e Centauri giungono sulla Terra, e a malincuore Centauri si congeda da Alex, ma non prima di dargli un comunicatore, che se in caso cambiasse idea gli basterebbe premere il pulsante perché Centauri venga a prenderlo e a riportarlo alla base, Alex gli risponde che non cambierà mai idea e che non si sente quel “guerriero spaziale” che egli crede, Centauri parte ma non senza dirgli che a volte il destino si manifesta in modo misterioso, Alex saluta Centauri e si dirige a casa alla sua solita vita di tutti i giorni senza alieni e guerre. Intanto sull’astronave Ko-dan, Xur apprende che non tutti gli Starfighter si trovavano alla base, ma che uno di loro si è salvato dall’attacco e si era diretto sul suo pianeta, infatti parlano di Alex; appresa la notizia Xur per far si che il suo piano per invadere la Frontiera deve prima eliminare Alex, così ordina che vengano inviati dei sicari per ucciderlo. Giunto a casa Alex, pensa cosa inventarsi per giustificare a tutti la sua assenza, e qui fa un altra scoperta, infatti mentre entra nella sua stanza si ritrova davanti il suo sosia, egli si presenta ad Alex come Beta, un unità biosintetica che grazie alla stretta di mano che si erano dati prima che Alex partisse con Centauri, egli si era trasformato in una copia perfetta di Alex, voce compresa, così che nessuno si accorgesse della sua assenza; saputo ciò Alex richiama Centauri perchè porti via Beta; mentre  aspetta Alex viene attaccato da una creatura aliena, e quando stà per dargli il colpo di grazia, sopraggiunge Centauri che elimina la creatura, non prima che egli riesca a ferirlo gravemente. Mentre gli presta soccorso, Centauri dice ad Alex che la base è stata attaccata e che Xur sa che lui è uno Starfighter e non si darà pace finche non saranno tutti eliminati; Centauri suggerisce ad Alex di tornare alla base con lui, mentre Beta farà da esca ad altri eventuali sicari mandati da Xur. Arrivati alla base, sopraggiunge Grig ad aiutare Alex a curare le ferite di Centauri, ma egli e troppo grave e muore davanti ad Alex facendogli promettere di prendere in mano il suo destino. Convinto da Grig, Alex sale su una Gunstar nuova fiammante, che è scampata all’attacco perchè Grig le stava facendo delle migliorie e quindi è rimasta intatta ed ora è pronta alla battaglia; mentre decollano Alex chiede quanti Starfighter sono rimasti compreso lui stesso e Grig gli rivela proprio al momento del decollo che lui è l’ultimo Starfighter. Sulla Terra intanto un altro sicario di Xur è in cerca di Alex, e lo trova mentre è in compagnia di Maggie, qui la donna sente che il suo amato si sente a disagio e non sapendo più che scusa inventarsi, Alex rivela che in realtà lui è Beta, una specie di “Clone” di Alex e che lui in realtà si trova nello spazio per fronteggiare le armate di Ko-dan, Maggie rimane sconvolta dalla rivelazione, anche il sicario alieno che colpito Alex/Beta, dalla ferita inflittagli conferma il racconto fatto da Beta, il sicario cerca di raggiungere la sua navetta per avvertire Xur che lo Starfighter è ancora vivo, ma Beta a bordo di un furgoncino si sacrifica andandogli addosso distruggendo sia il furgone che la navetta lasciando Maggie davanti ai resti di entrambi i veicoli, augurandoi buona fortuna ad Alex; intanto il messaggio del sicario arriva incompleto a bordo dell’ammiraglia Ko-dan, pensando che la parte finale riveli che Alex sia morto, Xur ordina l’attacco attraverso la spaccattura ingrandita nella frontiera e si dirigono verso il cuore della Lega Stellare. Intanto Alex appreso di essere the Last Starfighetr cade nello sconforto, mentre Grig è sempre più entusiasta “una sola Gunstar contro un intera Flotta! Sarà eroico”, mentre Alex pensa che sia un suicidio e che vuole tornare a casa dai suoi cari, Grig capisce Alex e afferma così che gli Starfighter sono morti; ma mentre stanno rimuginando vengono sorpresi da alcuni caccia in esplorazione dell’armata Ko-dan, e dopo un roccambolesco inseguimento attraverso alcuni asteroidi riescono ad abbattere il nemico; dopo la battaglia Alex fa notare a Grig che se venissero usati quegli asteroidi come nascondigli, si potrebbe fare un attacco a sorpresa, Grig è d’accordo, ma ricorda ad Alex che gli Starfighter non esistono più; ma Alex con un rinnovato coraggio e un fuoco nelle vene ancora vivo per la battaglia precedente, con risolutezza rivela a Grig “no gli Starfighter  non sono ancora morti, c’è ne ancora uno!” e con rinnovato entusiasmo Grig e Alex si preparano alla battaglia. Dopo poco tempo sopraggiunge la flotta nemica seguita dall’ammiraglia di Xur, e appena superano l’asteroide dove sono nascosti Alex e Grig, i due partono immediatamente all’attacco, il nemico è preso completamente di sorpresa, così la Gunstar riesce a colpire l’ammiraglia nella centrale di controllo e nei sistemi di navigazione mandandola fuori controllo, e utilizzando le ultime risorse di energia utilizzando un invenzione di Grig, Alex ultilizza il “Fiore della Morte” e convogliando l’energia rimasta con un sol colpo elimina i resti della flotta nemica, così assistono alla distruzione dell’ammiraglia Ko-dan che si schianta sull’asteroide, non prima che Xur riesca a fuggire. La Lega Stellare è salva, ma il nemico è ben lontano dall’essere definitivamente sconfitto, e così il capo della Lega Stellare offre ad Alex e Grig di riformare il corpo degli Starfighter e addestrare una nuova generazione di piloti, ad aiutarli nel loro arduo compito si avvicina un rinnovato Centauri, che Alex e Grig credevano morto, in realtà era entrato in una specie di stasi permettendo così che le sue ferite potessero essere guarite; Alex accetta, ma prima vuole andare sulla Terra perchè al sua famiglia sappia che lui stà bene, appena atterano Maggie, Louis la madre Jane e tutti i vicini di Alex si avvicinano all’atronave, dopo un primo spavento vedendo Grig, vedono anche Alex che li informa che lui per un po’ dovrà stare lontano perchè è stato chiamato ad un compito molto più importante e chiede a Maggie di venire con lui, che dopo un primo momento di incertezza lei accetta di seguirlo. Il film si chiude con la Gunstar che decolla nello spazio, e con Louis il fratello di Alex che si avvicina al cabinato del gioco e si sente: “Congratulazioni Starfighter! Sei stato reclutato dalla Lega Stellare per difendere la frontiera contro Xur e l’armata di Ko-dan!

Un film con una trama semplice ma ricca di scene di azione mozzafiato, anche se la maggior parte sono state fatte in CGI, è stata utilizzata con sapiente maestria, uno dei pochissimi film dell’epoca con scene di battaglie spaziali così dettagliate e ricche di spettacolari evoluzioni; anche l’idea di essere reclutati in un corpo d’élite di piloti spaziali grazie ad un videogioco, io già all’epoca la trovavo davvero geniale e divertente, diciamoci la verità, chi di voi compreso me, ogni volta che era in sala giochi e stava ai comandi di un veicolo spaziale non sognava poi di esserci veramente alla guida? Io avrei fatto carte false al posto del protagonista di Last Starfighter. Come mio parere trovo questo film bello sotto ogni aspetto, trama effetti speciali e anche scelta degli interpreti, ovviamente visto la differenza tecnologica nel campo della CGI e defli effetti speciali, e  che se dovessero mai fare un reboot di questo film, l’unica cosa a cui dovrebbero fare attenzione gli sceneggiatori e i registi sono solo per la scelta degli interpreti e la giusta trama, però io direi che non devono sottovalutare anche come utilizzare la tecnologia per gli effetti speciali. Però in attesa di un fantomatico rifacimento, possiamo per chi na ha la possibilità gustarci questo capolavoro di fantascienza degli anni 80, e perderci per quelli della mia generazione perdersi piacevolmente nei ricordi ricordando ancora la frase di benvenuto:  “Congratulazioni Starfighter! Sei stato reclutato dalla Lega Stellare per difendere la frontiera contro Xur e l’armata di Ko-dan!

Marco Giovanni Lupani

Marco Giovanni Lupani

grande appassionato di cinema di fantascienza, fantasy, horror e Trash. Interessato anche ai fumetti di ogni genere dai comics ai manga a quelli d'autore. Cosplayer della vecchia guardia dagli anni 90
intrigato da ogni cosa che possa stimolare la sua curiosità

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